Capitolo 3

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"Ciao, Mar :)"

E mo' chi cazzo è?! Un messaggio da un numero non salvato, senza firma o riconoscimento , la furbizia, pensai, ma decisi di rispondere ugualmente.

"Ciao, sconosciuto, son davvero felice di messaggiare con te :*"

Per messaggio non ero timida, nessuno poteva vedermi o sentirmi.

"Anche io sono molto felice di messaggiare con te, dovrei ringraziare Paolo a questo punto"

Paolo!? Mio fratello?! Era impossibile che uno dei suoi amici mi scrivesse, loro erano tutti così belli e irraggiungibili. Sicuramente si trattava di uno scherzo.

"Ah si, dovresti ringraziare Paolo, e chi sarebbe questo Paolo? Sai ne conosco un paio"

"Aveva ragione tuo fratello però, sei un po tonta eh ahah"

"Sentì ciccio, se io sono tonta allora non hai idea di cosa è mio fratello, l'altra sera s'è portata una biondina a casa e dopo aver finito le sue porcate ha lanciato il preservativo dalla finestra, e se l'è visto ritornare su, in casa, con tanto di sberla di mio padre!"

"Ahahah Mar Mar, se leggesse tuo fratello..."

"A proposito, tu chi sei?"

Non mi accorsi dell'ora, erano le 02.17 ed io non avevo minimamente sonno, ma l'indomani sarei dovuta andare a scuola e se mi fossi svegliata tardi Lara e Maik mi avrebbero ammazzata così spensi l'iphone e provai a dormire.

Mi svegliai di soprassalto alle 06 presi il cellulare e lo accessi, dopo qualche minuti si illuminò lo schermo:

"Davvero lo vuoi sapere? O ti serve per aggiungerlo alla lista delle persone da ignorare?"

Non avevo idea di chi poteva essere, ma mi incuriosiva, mi piaceva.

Decisi di tornare a dormire, gli avrei risposto l'indomani.

-Marissa, Paolo svegliatevi!-

Balzai dal letto non appena sentii Paolo parlare, dovevo assolutamente chiedergli a chi sei suoi amici avesse dato il mio numero.

-Paul a chi hai dato il mio numero? Ti ammazzo!-

-Pensi davvero che qualcun voglia il tuo numero? Sfigata!-

Ma se lui non aveva dato il mio numero a nessuno, allora chi poteva averlo?!

Come ogni mattina ero in ritardo così preso dall'armadio un jeans, una magliettina e una felpona e andai in bagno per preparami. Non c'era uno specifico motivo, ma quella mattina mi feci più bella del solito.

Scesi di casa ma ad aspettarmi questa mattina c'era solo Lara, Maik si era ammalato.

Le raccontai velocemente quel che era successo la sera prima e mi tirò una pacca sulla spalla perché mi dimenticai di rispondere, così digitai velocemente :

"Se non m'interessasse non ti scriverei nemmeno.." E subito ricevetti risposta

"Sei davvero carina questa mattina, è un peccato che tu sia seduta su questo pullman, ti avrei preferita in piedi"

Guardai Lara con faccia imbarazzata:

-Non capisco il senso di questo messaggio-

-Stupida voleva guardarti il culo!-

-Oh mio dioo! Lara devo sapere chi è. Sono curiosa, aiutami!-

Al finire di queste mie parole si alzò e come niente fosse iniziò ad urlare:

- RAGAZZI LA MIA AMICA MARISSA VUOLE SAPERE CHI È IL SUO AMMIRATORE SEGRETO!-

Diventai fucsia, anzi no rossa, o rossa fluo, insomma mi vergognavo da morire.

"Non penso sia questo il modo giusto per farmi svelare la mia identità sai?"

"Scusa davvero..."

Finalmente quel viaggio finì ed entrammo a scuola.

Le prime due ore passarono in un batter d'occhio.

*driin*

-Mar mi accompagni in cortile? Voglio fumare una sigaretta-

-Da quando fumi Lara!?-

-Oh quante storie, manco fossi mia madre! Vieni o no?-

La seguii in cortile e si accese la Marlboro, notai che fissava un ragazzo, uno di quelli belli che si possono permettere di stare nel gruppo di mio fratello, così per farglielo vedere più da vicino gli dissi:- Vieni con me, devo chiedere una cosa a mio fratello-

Ci incamminammo e mi tornò in mente il ragazzo dei messaggi, chi poteva mai essere?!

-Paolo devo chiederti una cosa!-

-Dimmi rompicoglioni-

-Cosa vuoi che ci cucini mamma stasera?- dissi la prima cosa che mi venne in mente e notai che Lara parlava con Tom, il ragazzo che fissava. Non ascoltai nemmeno la risposta di Paolo perchè il mio sguardo si era perso in quello del nuovo componente del gruppo di mio fratello e per un attimo sperai che quello dei messaggi fosse proprio lui. Fece un passo verso di me ma non appena mi convinsi di non comportarmi da acida psicopatica suonò la fine dell'intervallo!

-Mar.. psss... mar!-

-Oi La, dimmi!-

-Mi ha chiesto il numero, quello figo la', Tom!-

-Ottimo! Io mi sono persa negli occhi del nuovo 'fighetto'- li chiamavamo così quelli del gruppo di Paolo.

-Beh non è niente male! E potrebbe essere lui quello la dei messaggi, pure perchè stamattina-

-MILLO FUORI DALLA CLASSE!-

Il professore mi rimproverò sbattendomi fuori... Decisi di andare nel mio posto, il ripostiglio, mi incamminai tranquillamente ma non appena aprii la porta la richiusi immediatamente. Dentro c'era il fighetto con la stronza della scuola. Mi sentivo un'illusa.

Il fighetto uscì velocemente dal ripostiglio e caccio' via la ragazza che scappo' piangendo!

-Scusa Marissa per averti rubato il posto nel quale stai, scusa non pensavo venissi-

Non volevo parlarci, lui era stronzo come tutti gli amici di mio fratello, ed avevo imparato dalle elementari a non averci nulla a che fare così velocemente andai via ma inciampai e vidi tutto nero.

Danzeremo a luci spenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora