Capitolo 11

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Mi sveglia di soprassalto dopo un incubo ma non ero sola. Trovai Ale sveglio a coccolarmi ed accudirmi come faceva mia mamma quando ero piccola. Mi sentivo protetta in quel momento. E lui era ciò che mi difendeva da tutto quel che avrebbe potuto ferirmi. Mi girai e lo baciai delicatamente, si mise sopra di me è si accanì sulle mie labbra creando atmosfera di passione. Non ne ero sicura, lui non si era fatto vivo per una settimana intera ed ora gli dimostravo che poteva comportarsi come voleva.. No Mar, non sei così. Mi staccai dal suo dolce bacio lasciando con esso un'irrefrenabile voglia di lui. Vedevo la delusione nei suoi occhi, ma non avevo voglia di star male.. Stavo bene con Carlo e non volevo complicare il tutto ancora una volta. Mi alzai dal letto e gli chiesi gentilmente di accompagnarmi a casa. Così fece ed arrivati sotto corsi in camera mia scappando dalle urla isteriche dei miei genitori.

"Ei Carl, oggi ci vediamo?"

"Certo fiorellino!"

Quel giorno ci fidanzammo. Stavamo bene insieme, nonostante le occhiatacce con Ale e il suo cercare di parlarmi e rapirmi ogni istante stavamo bene. Scoprii molte cose di lui senza mai mostrare tutta me stessa temendo che una volta scopertami si sarebbe stufato. Con Lara andava sempre tutto bene, lei stava con Tom da oramai una vita, Maik un giorno arrivò di fine estate arrivò da me con il labbro rotto, l'occhio viola e il sopracciglio gonfio.

-Maik che cazzo ti è successo?- mi guardò e scoppiò a piangere.

-Ero al parchetto che aspettavo Taylor, sono arrivati Carlo e il suo gruppetto ed hanno iniziato a scagliarmi contro i soliti insulti lo sai quelli abitudinali...- non reggeva, sembrava volesse morire dal dolore che lo stava lacerando dentro

-Ma....Maik v-vai avanti...-

-Poi, poi non lo so.. Io non me lo ricordo... So che sentivo calci e pugni e il gusto del sangue in bocca e e..-

-No no no Maik sh, tranquillo, è tutto okkei.- lo accoccolai sotto il mio braccio. Il mio mondo stava crollando. Non potevo credere che Carlo, il mio ragazzo potesse fare una cosa simile.. Ho sempre odiato le discriminazione. Che cazzo gli hanno fatto le persone con gusti diversi da loro? Avevo dentro una rabbia e se avessi avuto Carlo davanti lo avrei ammazzato io di botte. Chiamai Lara per non lasciar Carlo solo, ma era con Tom e staccò la chiamata senza nemmeno chiedermi spiegazioni ... Vedevo nero, tutto nero. Ma mi hanno sempre insegnato di non far così, la vita è come lo ying-yang. Nulla è tutto nero o tutto bianco, nessuno è solo male o solo bene, tutto e tutti ciò che ci circondano hanno un lato di bontà e di cattiveria ed anche le situazioni, tutte, possono risolversi, anche se ci sembra impossibile, anche se siamo sommersi dalla merda ci sarà sempre una mano pronta a salvarci, un piccolo spiraglio di luce. Poi vidi un'ombra dietro di noi. La mia luce.

-Tutto ok?- io quella voce la conoscevo, la conoscevo fin troppo bene. Non l'avrei mai dimenticata.

Danzeremo a luci spenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora