Capitolo 9

258 12 0
                                    

"Ehi piccola.. ti va di vederci oggi"

Era Ale, che mi scrisse come se niente fosse, come se fra noi fosse sempre andato tutto bene, come se dopo ciò che era successo avevamo continuato a sentirci, a scriverci, a vederci anzi ancor peggio, come se non fosse mai accaduto nulla. Non capivo veramente cosa ci fosse di sbagliato in me, ma comunque sia avevo deciso di non farmi mettere più i piedi in testa da nessuno tantomeno da uno che si frede un figo catastrofico quando non è altro che uno stronzo. Ho sempre cercato di savlare gli altri senza mai accorgermi che quella da salvare ero io.

"NON SONO PICCOLA E NON MI VA DI VEDERTI E NEMMENO DI SENTIRTI, CANCELLA IL MIO NUMERO, NON VOGLIO PIU' SAPERNE DI TE E DELLE TUE STUPIDE PAROLE."

Era facile comportarsi in quel modo, cercarmi solo nel week-end e durante la settimana farsene chissà quante altre. Quel pomeriggio sarei uscita con Carlo e fanculo al resto.

-Ma come siamo belle, mio fiore.-

-Carlo non esagerare, ho solo una minigonna e non un fisico che me lo possa permettere, nulla di speciale appunto.-

-Come osi disprezzare il mio fiore?-

Mi rincorse per due lunghi minuti, poi mi lasciai prendere, avevo bisogno di quelle braccia. Mi accolse dentro di lui, mi guardò negli occhi, mi diede un bacio sulla fronte e mi sussurrò all'orecchio:

-Sei la mia salvezza.-

Ancora una volta avevo salvato qualcuno, ma sentivo che quella volta quel qualcuno stava salvando me.

Spinta da non so quale forza presi il suo viso fra le mie esili mani e gli stampai un bacio dopo il quale divenni rossa.

-Scusami io non vole..-

E mi baciò, questa volta più prepotentemente, mi sentivo sua. Ci avrei passato una vita fra le sue braccia, con le mie labbra incollate alle sue, ma ahimè il tempo scorre sempre troppo in fretta quando si sta bene e a malincuore mi feci riaccompagnare a casa.

Arrivati a destinazione ci baciammo a lungo e non appena Carlo andò via spuntò da non so quale punto Ale.

-Ora ho capito perchè non vuoi vedermi, chi è quello stronzetto la?- 

-Non voglio vederti perchè lo stronzo qua sei tu. Non sono una fottutissima ruota di scorta okkei? Non puoi prendermi e lasciarmi quando vuoi tu, l'amore si ama, si vive, si respira ogni cazzo di giorno. Io non sono un vestito che indossi fino a quando ti piace, non sono una stagione che ogni quattro mesi passa. Io sono una persona, una ragazza con dei fottutissimi sentimenti dei quali tu hai tirato fuori i peggiori e ora levati dalla mia vista perchè la rovini solo.-

Mi guardava, assorto nelle mie parole, mi guardava con uno sguardo da bambino al quale è appena caduto il gelato dai suoi gusti preferiti. Ma quello sguardo non mi faceva male, o almeno non pià del dolore che mi aveva fatto non cercandomi. Poi si fece più serio e i suoi occhi s'aprirono un pò di più per permettermi di perdermici ancora una volta. Mi si avvicinò lentamente, mi sfiorò il viso e mi disse:

-Piccola, quante cose che non sai, non puoi capire....-

Si staccò un attimo dal mio viso, poi si riavvicinò..

Danzeremo a luci spenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora