"But piece
By piece
I'll take each
Stolen Moments."E poi fu il nostro turno, Connor mi guardò e mi sorrise. Non riuscivo davvero a vederlo in quel modo nonostante lo avessi conosciuto poco, ora però aveva bisogno di tutto l'affetto del mondo. Forse Bradley poteva aiutarlo, o forse era semplicemente indaffarato in qualcos'altro.
Ci prendemmo per mano, tutte e tre. Come un'unica cosa, una cosa sola.
Eravamo tutte in balia delle emozioni e dei rimorsi, ma oramai non potevamo fare nulla, solo salutare Clarissa per un ultima volta, salutarla come lei avrebbe voluto.La prima fu Anna.
-Buon pomeriggio a tutti. Davvero, non avrei mai e poi mai pensato di ritrovarmi qui ora a dare un ultimo saluto alla mia migliore amica- tirò fuori un bigliettino -ora vorrei leggervi la lettera che ho scritto per lei, la sera stessa in cui... in cui ho saputo tutto ciò- si schiarì la voce.Cara Clarissa,
Ora tu non ci sei più, ora tu hai deciso di lasciare perdere, di mollare. Ed io sono ancora qui, a scrivere di te. Sai, quando l'ho saputo ho pensato si trattasse di uno scherzo. Uno scherzo di cattivo gusto. Ma al tempo d'oggi si può scherzare sulla morte? Ora ognuno decide quando e come andarsene, purtroppo. E tu hai deciso di chiuderla qui. Eri e sei una ragazza stupenda, ed io ho un un'unica domanda: perché? Perché farlo? Io e le altre ci siamo sempre state per te.
"Aiutiamoci sempre", te la ricordavi quella promessa? Te la ricordavi in quel momento in cui ti sei detta "basta, finiamo quì"? Sei una ragazza stupenda, e non dovevi farlo. Non si può tornare indietro, ma i nostri ricordi resteranno nel mio cuore per sempre. Come vivrò io con il rimorso di non averti aiutato quando eri in difficoltà? Come potremmo vivere tutti noi, con il ricordo di te... di quei capelli biondi e del tuo sorriso splendente... Come potremmo dimenticare? Come potremmo dimenticarti? Non lo faremo mai. Perché ti terremo sempre con noi.
Ti voglio bene. Scusa.
Tua, Anna.Anna mi abbracciò, ed io piansi. Forse più di quanto avevo pianto per Bradley, per tutto.
Perché faceva tutto così male? Perché?
Poi fu il turno di Jenny.
-Buon pomeriggio a tutto, io sono Jenny. Volevo solamente dire che non sono brava con le parole, ma per Clarissa avrei fatto di tutto. Voi tutti non avete mai avuto un'amica o un amico speciale? Qualcuno con cui parlare di tutto e potersi confidare sempre? Ecco, quella era Clarissa. Volevo solo parlare di un episodio che mi è rimasto sempre impresso nella mente: era un'inverno di due anni fa. Ero triste, molto triste. Avevo quasi voglia di mollare, così chiamai Clarissa, e lei arrivò dopo poco. "Non ce la faccio più" le avevo detto. "Jenny? Davvero? Tu sei una ragazza forte. Non puoi stare male per questo. Datti forza, io ci sono" mi aveva risposto semplicemente, ma con quella piccola frase mi aveva cambiato, mi aveva dato la forza di ricominciare, soltanto perché sapevo di potermi fidare di lei. La cosa che fa più male é proprio questa: perché mollare quando si é i primi a dire di continuare? Davvero non lo so. Volevo solamente dirvi che mi manca, da impazzire- le parole di ognuna di loro mi avevano colpito fino in fondo, semplici o complesse che siano.E poi fu il mio turno.
-Io invece sono Joanna. Inizio col dire che Clary é sempre stata una ragazza stupenda, davvero. Non voglio essere ripetitiva, ma lei é stata davvero una ragazza d'oro. La ragazza che tutti vorrebbero avere come amica. Ora vorrei rivolgermi direttamente a lei, perché è comunque quì con noi, no? Clary io ti voglio bene fino all'infinito. Te ne ho sempre voluto. Però mi piacerebbe ricordarti in modo felice, anche se è difficile; mi piacerebbe ripensare a te e sorridere, ricordando dei momenti speciali che abbiamo passato insieme. Ma fa tutto così dannatamente male. Sapere della tua perdita, sapere che ora non ci sarai più con me ad aiutarmi nei momenti più tristi. Nei momenti in cui anche io vorrò lasciarmi andare. Fa male, davvero. Non hai voluto essere aiutata, e ne hai subito le conseguenze. Mi dispiace così tanto... non poterti più vedere, non poterti più parlare. Niente. Ne abbiamo passate tante e le abbiamo superate tutte. Ma perché lasciare andare così presto? Perché? Questo lo sai solo tu. E purtroppo non potrai mai dirmelo. O forse si. Sono fiduciosa che un giorno ci incontreremo di nuovo, e sono sicura che ti vedrò mano nella mano con Ryan. Almeno lui è con te, e questo mi rassicura.
Scusa- conclusi, avevo gli occhi ovattati di lacrime e quasi non riuscivo a respirare.E poi Connor. Connor era ferito nel profondo del cuore.
Dopo poco ce ne andammo tutti, così salutai Connor.
-Connor- disse mia madre -mi dispiace, ragazzo- lo abbracciò.
-Mamma...- dissi io, avevo paura che si sentisse in imbarazzo.
-É tutto okay- disse lui.
-Ora devi farti così tante ore di viaggio? Caro... fermati da noi... almeno per stasera...-
-Ma...- dissi io. Mamma mi guardò in tono arrabbiato. Evidentemente voleva solo aiutare.
-Oh... Non so... Non vorrei creare disturbo-
-No di certo...- concluse mamma.
-Beh... allora grazie mille- sospirò.
Salutai le altre e andai a casa. Durante tutta la cena nessuno parlò, e Connor era sempre con le lacrime agli occhi. Per la sera mamma gli preparò un pigiama di papà, così gli prepararono il divano in salotto.
-O dio! Sul serio vuoi far dormire questo ragazzo su un divano duro come un sasso?- gridò mamma quando lo seppe.
-Oh... per me non c'é problema- disse Connor.
-Connor... potresti andare sul divano in camera di Jo-
Papà fece per parlare, ma io lo azzittii.
-É il ragazzo della mia migliore amica- gli dissi, non doveva insinuare proprio nulla.
Lui annuì e andammo a letto. Provai a dormire. Ma nulla. Il viso di Clarissa era nella mia testa, la sua voce, le sue mosse... Non ci potevo ancora credere che non l'avrei rivista mai più.
-Con, ti prego vieni qua. Non riesco a dormire- gli dissi di scatto.
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He was the one // Bradley Simpson (The Vamps)
Fanfic•SECONDO LIBRO: IN CORSO• Mi aveva chiesto di non dimenticarlo, mi aveva detto di non innamorarmi di nuovo, di tenerlo sempre con me; di aspettare, perchè sarebbe tornato. Lui mi amava. Ma mi amava davvero dopo quello che avevo visto? Cosa ero diven...