Chapter 8- Hi, Melanie

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"She don't wanna say,
Where she's gone away,
But she's on replay
In my, in my brain."

BRAD'S POV.
Ripensai un po' ad Edmond's, quel pub. Era un bel posto, chissà quante ragazze mi sono fatto li dentro, però che schifo. L'idea di essere con un altra ragazza ora come ora mi faceva venire il voltastomaco.

Mi immaginai di nuovo il nostro primo ballo, lei era ubriaca fradicia e non capiva nulla, io lo stesso. Mi ricordo che avevo avvolto le mie mani sui suoi esili fianchi, e mi ero sentito bene. Dapprima avevo solamente una fottuta voglia di dirgli qualche cosa spinta e portarla a casa mia. Ma poi... non so quello che é successo. Lei era semplicemente ma amaramente diversa, aveva uno sguardo troppo dolce, i suoi occhi erano troppo profondi ed io non riuscivo a pensare solo al sesso. Forse il momento in cui c'é stato il colpo di fulmine era stato il modo in cui ballava. Era esilarante, davvero. Era completamente ubriaca e goffa ma cercava comunque di provocarmi. E ci era riuscita. Da quel momento la mia mente aveva iniziato a pensare solo e soltanto a lei, il desiderio di stare con altre ragazze era scomparso ed ora c'era solamente un grande desiderio di provare cosa fosse l'amore. Volevo essere amato, per una volta. Lei mi aveva dimostrato perfettamente cosa era questo sentimento, era come se mi avesse preso per mano e mi avesse chiesto di amarla a gran voce. Ed io lo avevo fatto. Avevo anche iniziato a fare caso alle piccole cose. Amavo il suo modo di guardarmi, il modo in cui si mordeva il labbro quando era imbarazzata oppure il suo sguardo quando le prendevo i fianchi e la baciavo. Era maledettamente timida ma con me era tutta un'altra storia. Solo con me lo era. Io ero stato il primo per lei in tutto, purtroppo lei non lo era stata per me.
L'idea che lei mi conosceva da tantissimo tempo attraverso lo schermo e non ci eravamo mai parlati mi faceva male. Ma grazie Edmond's, grazie infinite, grazie di averci fatto incontrare. Di aver fatto posare il mio sguardo su di lei, in mezzo a centinaia di persone.
Ricordo ancora come mi ero sentito quando era uscita il settimo giorno dalla porta di casa, ed era la stessa identica sensazione che provavo in quel momento. Vuoto, solo voglia di rivederla di nuovo negli occhi, abbracciarla e poi baciarla. Ma mi odia, mi odia e non potevo accettarlo.

Cenai da solo, come sempre. Gli altri erano sempre in giro a godersi la vita, solo io ero ridotto in quel modo.
Dopo poco uscii di casa, andai da Edmond's ed in mezzo alle decine di persone trovai James e Tris davanti all'entrata. Oramai non avevamo paura del gruppo di O'neil, le voci giravano in fretta e tutti sapevano che se ne erano andati da quel quartiere.

-Ciao Brad- James mi sorrise -pronto a divertiti?-

-Prontissimo guarda- dissi in tono sarcastico.

Dinnanzi la porta esitai un po', avevo paura di farmi trascinare da qualche ragazza e tradire Jo, ma no, non potevo farlo. Io rispettavo sempre le promesse: niente alcool e niente ragazze, solo divertimento. Ma come potevo divertirmi senza di lei?
Entrammo nel pub, ed era tutto relativamente normale, solita gente, soliti drogati e solite cattive ragazze. La serata trascorse noiosamente, erano tutti impegnati a parlare con qualche amico eccetto me, ero maledettamente triste e non riuscivo a fare nulla.

-Brad!- gridò una voce, io mi girai ma non vidi nulla -Brad sono quì, sono Melanie!-

Quando mi girai vidi mia sorella. Beh, sorella per modo di dire. Diciamo una sorella "acquisita". Era la figlia di mio padre, ma avevamo una madre diversa. Non ne avevo mai parlato con nessuno di mia sorella, non perché me ne vergognassi, le volevo un mondo di bene; solo perché non volevo che fosse assalita da centinaia di fan accanite per colpa del "lavoro" che facevo.
Anche lei ne aveva passate tante, proprio tante. Mio padre (se si può definire padre) aveva picchiato anche lei, facendole subire anche molestie sessuali. Dopo il suo primo arresto aveva lasciato perdere, e si era concentrato sulla mia famiglia. Ora Melanie sembrava stare bene, non pensando alla sua gamba un po' più fragile dell'altra colpa di una caduta "accidentale" dal balcone di casa sua. Tutti sapevano che era stato nostro padre, ma nessuno aveva voluto parlare, per paura. Ora, però, tutto sembrava essersi risolto, ora mio padre é in prigione e lì resterà.

-Ciao Mel! Ci stiamo vedendo un po' troppo spesso negli ultimi tempi- scherzai -l'ultima volta che ci siamo visti é stata... quel pomeriggio del 14 gennaio-

E poi tutto mi fu chiaro, tutto il senso di smarrimento che avevo subito scomparve.
Ecco che aveva visto Joanna, ecco perché si era incazzata. Ecco perché.
Aveva semplicemente visto me e mia sorella abbracciati o cos'altro, e lei aveva pensato che mi fossi dimenticato subito di lei per provarci con un'altra ragazza. Come poteva sapere che lei era mia sorella? Non poteva.

-Eh già, fratellino mio- mi disse, poi mi abbracciò -tutto bene? Sembra che hai appena visto un essere mitologico-

-Mel, devo andare di corsa, scusami. Scrivimi su Whatsapp!- dissi mentre me ne andavo di corsa.

Non avvertii ne James ne Tris, ora dovevo fare mente locale e riflettere su come spiegare tutto a Joanna. Questa poteva essere la svolta, questo poteva essere il momento giusto. Il momento per chiarire tutto quel casino, il momento in cui trovare un modo per stare insieme.

Finalmente.

He was the one // Bradley Simpson (The Vamps) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora