Chapter 7- That pub again

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"So I try
And drink
My emotions."

19 febbraio 2020.
BRAD'S POV
Ero incazzato nero. Come si era permesso Connor di fermarsi a dormire da Joanna? Dio, quanto ero invidioso. Certo, mi dispiaceva per Clarissa, ma non la conoscevo e non sapevo praticamente nulla di lei. Potevo scrivere a Joanna, di sicuro ci stava malissimo, ma tanto non mi avrebbe risposto. Che fare? Potevo solo aspettare. Gli avevo rovinato completamente la vita, era incazzata con me e in più é morta la sua migliore amica era morta.

Oh, Jo, quanto vorrei essere con te. Dirti che andrà tutto bene, perché ci sono io al tuo fianco. Dirti che supereremo tutto, insieme. Dirti tutto quello che avrei voluto dirti in questo mese senza di te. Ed io non reggo. Sto esplodendo poco a poco.
La cosa buffa, pensai, era che non mi sarei mai aspettato di essere così melodrammatico, così disperato e così dannatamente fragile.
Aprii il telefono e controllai l'ultimo accesso di Jo, ultimamente non entrava quasi mai. Chissà cosa sta passando. Ma qualcosa di positivo c'era, Joe mi aveva detto che all'ottanta per cento saremmo andati in tour europeo, e anche se non ci sarebbe venuta, io avrei fatto di tutto per rivederla. Almeno chiedere spiegazioni per l'incazzatura apparentemente senza motivo. Erano settimane che facevo mente locale sul motivo del suo distaccamento, ma non riuscivo a trovare una risposta. Forse mi era sfuggito qualche piccolo particolare.
Ad un certo punto la serratura scattò, era Connor ed aveva una faccia completamente distrutta.

-Ciao Connor- dissi in tono beffardo.

-Ciao...- disse lui. Evidentemente non aveva voglia di litigare, ma io volevo spiegazioni. Non doveva fermarsi a dormire sapendo che io ero in tipo geloso, in più innamorato perso.

-Bella dormita in casa di Joanna?-

-Brad.. dai non puoi pensare che abbia fatto qualcosa con lei... non litighiamo, non ora-

-Dove hai dormito?- feci finta di non aver afferrato il discorso.

-Nel divanetto in camera sua, se proprio vuoi saperlo- sorrise malvagiamente, ora sembrava arrabbiato.

Come cazzo si era permesso? Immaginarlo a pochi metri da lei mi faceva venire letteralmente il volta stomaco. Mi faceva contorcere le viscere, davvero.

-Connor, cazzo! Cosa gli hai fatto?-

-Abbiamo parlato. Cosa pensavi?- disse mentre appoggiava il lungo giaccone sul porta abiti.

-Non ti credo, ti conosco da otto anni, non dimenticartelo-

-Nulla Brad, cazzo! Lei non ti vuole- sapevo che bluffava, e lo conoscevo bene. Quando era incazzato diceva un mucchio di stronzate, in più era anche molto triste dentro di se.

-Questo lo dici tu! Ora che la tua ragazza é morta non puoi andare dalla mia ragazza!- avevo esagerato, ma non mi importava, non era nemmeno la mia ragazza.

-Come cazzo ti permetti! Figlio di puttana!- avventò le mani su di me, ma lo bloccai di scatto.

-Vuoi sapere cosa é successo? Eh? Siamo andati a letto insieme!- gridò, poi se ne andò in camera. Non risposi.

No, non era vero. Ero sicuro al cento per cento che non era vero, lei non era quel tipo di persona. Motivo in più per parlargli, per chiarire tutto quel casino.
Una parte di me (quella pessimista) però, ci stava credendo. E se invece avesse lasciato perdere con me e avesse provato sul serio a conquistare Connor? No... no. Impossibile.

Non avevo voglia di chiarire con quell'imbecille, così presi la giacca e uscii di casa.
Avevo solo bisogno di un po' di aria aperta, un po' di tranquillità in quell'uragano che avevo dentro. Mi immaginavo Connor a letto con Joanna, e oddio, non potevo pensarci. Non potevo pensarla con nessuno eccetto me.

Non potevamo perderci così.

Dopo poco il telefono squillò, era Tristan.

"Brad?"

"Dimmi"

"Ho un idea"

"Spara" dovevo sembrare almeno un po' euforico.

"Stasera. Edmond's. Tanto il gruppo di O'neil ha cambiato quartiere"

"Non credo sia una buona idea" non volevo assolutamente andare li per stare con qualche ragazza.

"Niente ragazze"

Ci pensai. "E niente alcool"

"Andata"

"James é d'accordo?" chiesi.

"Si. Connor?"

"Non parlarmi di quel coglione perfavore"

"Che ha fatto ora?"

"Ha detto che ieri sera si é fatto Joanna"

"Oddio"

"E ci credi? Lo sai che quando dice così é perché é incazzato"

"Beh si. Neanche io ci credo sinceramente"

"E poi non credo che verrà"

"Okay. Ci vediamo a casa"

"A dopo, Tris" e riattaccai.

Riflettei parecchio sul fatto di Connor e Joanna, ma poi conclusi che Connor stava passando un momento difficile e non avevo la minima voglia di chiarirci in quel momento, tanto ero convinto che non fosse successo niente. Così feci la cosa giusta, ovvero lasciarmi quella situazione alle spalle e pensare a cosa sarebbe potuto succedere in futuro.

Dopo un breve e tranquillo giro tornai a casa.
Era vuota come sempre.
Connor non c'era.
Meglio.
Andai in camera mia e mi stesi sul letto. Pronto a entrare di nuovo da Edmond's senza di lei.

He was the one // Bradley Simpson (The Vamps) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora