Non riesco ancora a credere a cosa sia successo quella sera. Voglio dire, mi sveglio da un incubo e mi ritrovo Adam ad un centimetro dal mio volto. La cosa più buffa fu il mio modo di rispondere su chi è Christian. Non riuscivo ad unire due parole, balbettavo come un'imbranata. Che vergogna, sembra come se io ancora dovessi imparare a parlare, peggio di una neonata alle prime armi. Ma la cosa più strana è stato il comportamento di Adam, non mi ha più rivolto la parola. Prima di andarsene mi scrutò a fondo, poi da quella sera non mi ha neanche dato il buongiorno, o chiesto come stavo, o mi ha richiesto chi è Christian, niente di niente. Prendo il telefono, sono le sette del mattino, devo alzarmi. Le lezioni cominciano per le nove, quindi nessuno mi vieta di farmi un bel bagno rilassante. Prendo un pantalone nero ed una felpa verde insieme all'intimo. Questa felpa l'ho indossata la prima volta che venni qua, secondo me sembravo un alieno. Mi dirigo verso il bagno per poi immergermi completamente nella vasca. Passo alcuni secondi sott'acqua, è rilassante, mi aiuta a pensare. Cosa sto facendo? Insomma, avevo dei propositi e non sono riuscita a portarne a termine neanche uno. Dovevo abbandonare il RoxyBlues, cominciare una nuova vita, trovare Christian, costruirmi un futuro. Invece... lavoro al RoxyBlues, la mia vita non è affatto cambiata, ho solo un nuovo lavoro, non ho il coraggio di affrontare Mike, di Christian neanche una notizia, e il mio futuro... Davvero ho ancora un futuro? Okay sono giovanissima, ma non ho un'istruzione, non ho una famiglia e neanche il denaro per andare al college. O forse è proprio questo il mio errore, pensare al futuro dimenticandomi dell'amaro presente. Riemergo dall'acqua frettolosamente indossando l'intimo insieme ai miei vestiti e esco dal bagno. Mi sono completamente scordata di portarmi dei calzini o le scarpe, poco importa. Adoro sentire il pavimento gelido sotto i piedi. Mi dirigo in cucina e comincio a preparare una bella colazione sostanziosa, ho bisogno di distrarmi. Uova strapazzate, bacon e pancake al cioccolato.
<< Buongiorno! >> Urlarono all'unisono Carl e Lucas. È così buffo Lucas di prima mattina, sembra un cucciolo sperduto.
<< Venite a mangiare, il piatto è ancora caldo. >> Affermai mentre finivo di prepara gli ultimi pancake. Ne misi una fetta nel mio piatto e cominciai a mangiare insieme a loro. Pian piano scesero tutti. Daniel mi salutò con un enorme sorriso, chissà perché è così contento di prima mattina, beato lui. Mentre quegli altri due mangiarono in silenzio.
<< Allora ragazzi, avete saputo la bella notizia? >> Affermo euforico Daniel. Che notizia?
<< Piantala, solo a te può piacere una cosa così macabra. Tanto non serve a molto. >> Sbottò Lucas.
<< Dai, tre giorni all'aria aperta. Che sogno. >>
<< Vorrai dire tre giorni di insetti, formiche, litigi, Adam che picchia chi non gli va a genio, noi ad allontanarlo mentre Jake lo prende in giro. Si che questo è un sogno Daniel. >>
<< Sei il solito bambinone, Lucas il piccolino. >>
<< Piantatela. Piuttosto la festa? >>Peccato, Jake ha parlato. Erano giorni che non parlava, speravo gli avessero tagliato la lingua.
<< Tocca a noi, quest'anno qui. >> Affermò Carl con nonchalance.
<< Aspettate, che mi sono persa? >> Comincio a non capirci niente. Voglio dire tre giorni all'aria aperta e la festa, a parte il caratterino di Adam che è l'unica cosa chiara, del resto non ho capito proprio niente. Ma che cavolo, eppure vivo con loro.
<< Allora, noi ogni anni facciamo un ritiro di tre giorni in campeggio per riunire la squadra, sai fra poco comincia il campionato. E prima di ogni partenza facciamo una festa, quest'anno la si farà da noi. >> Carl sembra annoiargli questa questione. Sulla sua voce sentivo una punta di scocciatura.
STAI LEGGENDO
Hope In The Moon
RomanceHope In The Moon, non è una frase come tutte le altre, ma un messaggio di vita. È una frase che ha accompagnato la giovane Hope davanti ad ogni avversità. Una ragazza semplice, dai sani principi, ma con un oscuro segreto alle spalle che la metterà c...