Passai il pomeriggio in camera a fissare il soffitto. Tra il fianco, il labbro e qualunque altra parte del mio corpo dolorante, non ho voglia di fare niente. Voglio solo ritrovare mio fratello, non so né che fine ha fatto né dove sia in questo preciso istante. Successe tutto così, per caso. Mike un giorno venne a casa e cominciò a minacciarmi dicendo che Christian gli doveva dei soldi, e visto che lui non c'era dovevo ridarglieli io. Non avevo un lavoro, quindi quando gli e lo dissi lui mi propose... più o meno... cioè diciamo che più che proporre mi costrinse a lavorare nel suo locale. Ed è da quel preciso e maledetto giorno che la mia vita è fatta di lividi. A proposito di Mike, come faceva a sapere che abito qui? Cioè, io non gli ho mai detto dov'è il mio nuovo lavoro. Strano, davvero molto strano. Comunque non è questo il problema principale, so solo che ora devo andare ogni maledetta sera a 'lavoro', se così lo si può definire. Raggiunto il locale, mi dirigo nei camerini passando dalla porta posteriore. Odio cambiarmi, odio trasformarmi e diventare un essere, per me, orribile. E se poi ripenso a stamattina, la rabbia mi assale come un vulcano. Non è corretto che lui possa fare tutto quello che vuole con me solo perché utilizza la forza. Non so neanche se io lavori realmente qua perché devo saldare un debito oppure è un'insulsa scusa. Ma in fondo so che preferisco credere che sia vero, è come se avessi almeno una speranza nel rivedere mio fratello un giorno. Indosso la parrucca senza truccarmi. Non mi cambiai neanche, rimasi con i miei panni. Mike si deve accontentare, non è serata. È colpa sua se non ho voglia di truccarmi o mettere maglie di pizzo. Poco dopo sentii dei passi avvicinarsi ai camerini, successivamente bussò qualcuno alla porta. Mike non è mai entrato prima d'ora nei camerini, sarà successo qualcosa.
<< A quanto pare la signorina si è degnata di presentarsi stasera. Brava cagnolina. >> Non devi risponderlo, conta. Uno, Due, Tre, Quattro... Sentì qualcosa colpirmi il viso, cosa mi ha lanciato?
<< Cos'è? >>
<< Indossalo. >> Lo guardai con più attenzione, capì subito di cosa si trattasse. È una specie di brasiera di pizzo rossa. Ma dico, è pazzo?
<< Non indosserò mai una cosa del genere, lo sai. >>
<< Non mi importa, così impari a portarmi rispetto. >>
<< Mike, lo sai ch- >>
<< Scarlett. Sono stato fin troppo gentile stamattina, cambiati e truccati che sei orrenda, sembri uno zombie. >>
<< Non metterò questo però. >> Si avvicino pericolosamente a me afferrandomi per il colletto della maglia.
<< Non ho capito, cosa hai detto? >>
<< È inutile che vieni qui tutte le volte minacciandomi di picchiarmi. Potrai continuare a farmi cadere, a farmi sentire uno schifo, ma io saprò sempre come rialzarmi. >> Okay, si, me la sto facendo sotto, ma non posso uscire con questo coso. Lasciò il colletto della maglia fissandomi in cagnesco.
<< Ti conviene indossarlo. >> Uscì dalla stanza sbattendo la porta. Tirai un sospiro di sollievo. Talmente che avevo paura del suo sguardo quando si è avvicinato che ho cominciato a trattenere il respiro. Devo giocare d'astuzia. Indossai questo coso maledetto con sopra una giacca nera, ovviamente chiudendo tutti i bottoni. Non si nota più di tanto sotto la giacca. Lascio i pantaloni neri di tuta ed indosso degli stivaletti neri con una leggera punta di tacco. Mi truccai nel modo più semplice possibile, un rossetto rosa carne con un po' di mascara. Sono pronta, più o meno... cioè mentalmente no, ma fisicamente sì, credo. Esco da quella stanza e mi fermo un momento davanti la porta di ingresso del locale. Ho molta vergogna ad uscire così, cercai di aggiustare la giacca per coprirmi il più possibile. Uscì tirando un sospiro per cercare di tranquillizzarmi. Mi avvicinai al bancone per prendere il block-notes e dirigermi fra i tavoli. Poco dopo sentì due occhi osservarmi, mi girai di scatto e riconobbi subito quelle due sfere glaciali, freddi ma allo stesso tempo intensi. Mi sistemai meglio la giacca dirigendomi nella sua direzione. Devo camuffare la voce.
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Hope In The Moon
عاطفيةHope In The Moon, non è una frase come tutte le altre, ma un messaggio di vita. È una frase che ha accompagnato la giovane Hope davanti ad ogni avversità. Una ragazza semplice, dai sani principi, ma con un oscuro segreto alle spalle che la metterà c...