Capitolo 5

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Sgranai gli occhi e mi fu istintivo urlare in preda al panico...
Iniziai a scalciare per cercare di liberarmi, col cuore in gola e gli occhi lucidi. Incominciai a respirare affannosamente e le lacrime iniziarono a scendere lungo il mio viso,  dando inizio a un pianto isterico.
All'improvviso la presa si mollò e vidi una sagoma correre verso la porta. Pensai volesse scappare, che fosse un serial killer o peggio, ma mi sbagliai e i miei occhi gonfi furono colpiti improvvisamente dalla luce che venne accesa. Quando riuscii a non vedere solo bianco, notai la faccia sconvolta di Lou guardarmi dall'angolo che facevano la porta e il muro della camera.
Non mi ci volle molto per capire che quello ad avermi causato un attacco di panico era lui.
Mi alzai in piedi e con violenza asciugai il mio volto, tenendo gli occhi puntati su Lou e gettando a terra le lenzuola che mi erano rimaste addosso. Mi avvicinai lentamente e gli tirai una bella sberla spingendolo a terra. Prima che potesse anche solo aprire bocca, gli lanciai uno sguardo di disprezzo e collassai a terra iniziando a piangere come una fontana.
<Yah! Chohee! C-Che ti prende?!> Domandò preoccupato, strisciandomi in contro e prendendomi il viso fra le mani. Continuai a far scendere lacrime su lacrime, singhiozzando come una bambina a cui era stato appena portato via un gioco. Spinsi nuovamente via Lou e mi alzai per andarmene in bagno (odiavo mostrare il mio viso in lacrime), ma quando mi diedi la spinta per tirarmi su, Lou mi tirò nuovamente giù, facendomi sedere sulle sue gambe.
<SEI SOLO UNO STRONZO.> Singhiozzai tirandogli un'altra sberla. Lui si paralizzò e sul suo viso apparve una smorfia di dispiacere. Si morse il labbro e si passò, nervosamente, la mano fra i capelli.
<Scusami...ho esagerato...> Sospirò con tono afflitto. Mi asciugai le ultime lacrime e lo guardai con tutto il disprezzo del mondo.
<Esagerato?! Tu volevi uccidermi! Un conto è fare uno scherzo, un altro è terrorizzare a morte una persona! Non sai quante sberle io abbia voglia di tirarti in questo istante.> Dissi alzando la mano destra all'altezza della sua guancia e trattenendomi dal mollargliene tante.
<Guarda, avrei preferito trovarti nel mio letto piuttosto di questo.> Borbottai tenendo gli occhi ricolmi di rabbia puntati sui suoi.
Non mi accorsi subito del fatto che ciò che avevo appena detto potesse suonare strano alle orecchie di Lou. Ci feci caso solamente quando lo vidi alzare le sopracciglia, sorpreso da ciò che aveva sentito uscire dalla mia bocca. Impallidii e mi immobilizzai all'istante, sbattendo le palpebre e sperando che lui non avesse davvero frainteso.
<Se vuoi possiamo darci da fare adesso> Disse sorridendo maliziosamente e indicando col pollice il mio letto. Corrucciai la fronte e lo guardai disgustata.
<Non voglio neanche essere sfiorata da te.>  Borbottai continuando a tenere lo sguardo fisso sui suoi occhi. Sorrise dolcemente, ma con un accenno di sarcasmo, appoggiò le mani sul pavimento e inclinò la testa.
<Beh? Perché mi guardi così? Se è per il bacio di prima, quello non conta.>
<No, non è per il bacio di prima> Sospirò sorridendo e abbassando lo sguardo sulle sue gambe. Seguii la sua occhiata e notai di essere seduta su di lui.
<Oh...Ecco perché ero scomoda...mi sembrava strano...> Esclamai con un'espressione sorpresa e annuendo leggermente col capo.
<Purtroppo ti sto toccando, cosa farai ora?>  Chiese Lou sfidandomi con lo sguardo. Alzai gli occhi al cielo e facendo finta di non averlo sentito mi alzai per andare a prendere un fazzoletto.
<Chohee>
<Che vuoi ora?>
<Secondo te, St.Van e tua sorella stanno dormendo?> Domandò standosene ancora seduto a terra, appoggiando gli avambracci sulle ginocchia e fissando la porta. Mi voltai verso di lui con un'espressione disgustata, rimasi così per qualche secondo, poi facendo spallucce dissi:
<Molto probabilmente St.Van sì, mia sorella sarà sveglia fissandolo come un appetitoso pezzo di manzo...>
Lou rimase scandalizzato e sgranò gli occhi mentre si immaginò la scena.
<Mh alquanto inquietante...- Sospirò alzandosi con cautela. Stiracchiandosi si avvicinò a me e mi appoggiò una mano sulla spalla- Cambiando discorso...Non era mia intenzione farti piangere...avevi detto che credevi all'esistenza di Johnny e ho voluto farti uno scherzo...ma è finito male e ci tenevo a chiederti di nuovo scusa> Sorrise e abbassò lo sguardo, mi diede delle pacchette sulla spalla e, con rassegnazione, si avvicinò al sacco a pelo per ritornare a dormire.
<Yah! Che fai?> Domandai gettandomi sul letto a carponi, fissandolo mentre si rannicchiava dentro al sacco.
<Vado a dormire, no?>
<Oooh no no no. Come puoi minimamente pensare che io ora possa addormentarmi?!>
Si mise sul fianco e appoggiò la testa sulla mano, fissandomi senza fiatare per almeno cinque secondi.
<Ahhhh...non ho intenzione di spaventarti di nuovo, quindi puoi dormire tranquillamente, notte>
<No tu non hai capito. Io ho...paura del buio...E TU MI HAI FATTO PERDERE 10 ANNI DI VITA. Non riuscirò ad addormentarmi!> Protestai gesticolando nervosamente. Lou rimase in silenzio di nuovo, poi, improvvisamente, uscì dal sacco a pelo e si avvicinò al mio letto, raccolse le coperte da terra e si sedette al mio fianco, coprendo entrambi con il lenzuolo.
<Che stai facendo?> Domandai guardandolo storto e cercando di allontanarmi da lui il più possibile. Lou sbuffò, allungò il braccio e lo posò sulla mia spalla, costringendomi ad avvicinarmi a lui.
<Hai detto di aver paura del buio, no? Dormi, ti proteggo io> La sua espressione e il tono di voce erano seri. Non stava assolutamente scherzando. Tentai di resistere, ma no ce la feci e scoppiai a ridere come una iena.
<HAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAHAHAHahhhhhh io vado in salotto> Dissi alzandomi dal letto e scuotendo la testa con un enorme sorriso stampato in volto.
Solitamente quando non riuscivo a dormire andavo in salotto a guardarmi un po' di tv, aspettando che arrivassere le 7:00 per andare a lavarmi e prepararmi per scuola.
Lou aggrottò la fronte e appoggiò le braccia sui fianchi, si alzò dal letto e mi seguì per tutto il corridoio, ma si fermò improvvisamente poco prima delle scale, davanti alla camera di mia sorella. Continuai per la mia strada, ignorando quel idiota e gettandomi a capofitto sul divano, afferrando il telecomando e cercando qualche film da poter guardare.
Dopo pochi istanti Lou corse giù dalle scale, si posizionò davanti al televisore e mi guardò con aria autoritaria.
<Senti Chohee.>
<Mh che vuoi? Hai sentito qualcosa?> Domandai con disinteresse, sporgendomi per riuscire a vedere la tv.
<No. Voglio che tu ora alzi quel culone e lo porti in camera da letto, una studentessa dell'ultimo anno non può permettersi di perdere ore di sonno! Forza.>
<Culone?! Ohu culone a chi!?> Esclamai alzandomi di scatto in piedi e cercando di farmi più grande di lui, mettendomi sulle punte e gonfiando il petto.
<Dai vieni.> Lou mi afferrò brutalmente per un orecchio, trascinandomi al piano di sopra con forza. Cercai di dimenarmi per riuscire a sfuggirgli, ma non ce la feci e mi lascia trasportare come un sacco di patate.
<Sdraiati.> Ordinò poi con tono basso una volta arrivati in camera, chiudendo immediatamente la porta in modo da evitare la mia evasione. Gli lanciai un'occhiataccia e sbuffai, ma ubbidii immeditatamente e, trascinando i piedi, mi gettai sul letto a peso morto.
<Va bene così?> Borbottai appoggiando le mani sul mio ventre e tenendo gli occhi puntati sul bianco soffitto. Lou annuì trattenendosi dallo sbadigliare e si incamminò verso il sacco a pelo.
Girai il capo in cerca dell'orologio che tenevo sul comodino e diedi un'occhiata all'ora... 2:40...
<Scusami Lou, non volevo tenerti sveglio fini a tardi> Dissi seguendolo con lo sguardo.
<Fa nulla, tanto di solito dormo due ore, se mi va bene...>
<Mh...Beh in ogni caso è colpa tua.>
<Sì, lo so...ne sono consapevole...> Mugugnò rannicchiandosi al calduccio e pronto a crollare in un sonno profondo.
Anche se era tutto perfettamente tranquillo, anche se ero perfettamente consapevole del fatto che nulla sarebbe venuto a uccidermi quella notte, non riuscivo comunque a tranquillizzarmi... Il cuore mi batteva a mille e il sudore iniziò a colare dal mio viso non appena Lou spense la luce. Feci un respiro profondo e chiusi gli occhi, ma li riaprii neanche due secondi più tardi.
<... Lou...> Bisbigliai, sperando non fosse già nel mondo dei sogni. Dopo qualche attimo di silenzio ebbi una sua risposta.
<Che vuoi? ...> Sbiascicò quelle due parole, rigirandosi nel sacco a pelo e mugugnando cose a caso. Ci pensai su, forse era meglio non disturbarlo e cercare di addormentarmi da sola...
<No, nulla, lascia stare...>
Sospirai e mi feci coraggio, mettendomi sul fianco destro e serrando gli occhi. Per tranquillizzarmi iniziai a cantare sigle di cartoni animati nella mia mente e a pensare a cose felici, ma non stava funzionando, anzi, mi stava tenendo ancora più sveglia...
Improvvisamente udii come un movimento di lenzuola, feci finta di non aver sentito nulla e mi chiusi a riccio, ma un secondo più tardi, percepii un fiato caldo sul mio collo e un braccio cingermi la vita. Fu così improvviso che mi fece sussultare, aprii gli occhi di scatto, ma quando realizzai che si trattava solamente di Lou, mi tranquillizzai...
<Ti proteggo io...>
Fu l'ultima cosa che sentii, la sua roca e assonnata voce che tentava di tranquillizzarmi... Pochi attimi dopo chiusi gli occhi e mi abbandonai fra le sue braccia.

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