Sascha's memories...p.t.2

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Nero.E solo nero.
Dopo minuti che mi parvero interminabili,mi svegliai.
Mi trovavo in un lettino,disteso,in un ambiente a me familiare.
Poi capii.
Ero in un ospedale.E....non mi ricordavo nulla.
È questo ciò che mi fa più male....io non mi ricordavo del "Giorno più brutto"...avevo cancellato quei momenti per sempre.O forse era meglio così.
Fu mia madre che mi venne a fare visita e mi spiegò tutto.
Dopo le sue parole,mi sono ricordato.Il suo viso,i pomeriggi passati a guardare le partite di football in TV,le sue promesse,la sua voce sempre calma,il suo profumo inconfondibile che riconoscerei a metri di distanza.
Papà.
Era la mia vita,era l'unico che non riusciva a dirmi di no,mi stava accanto quando le cose andavano male,quando le mie crisi si facevano sentire.Riusciva a trovare sempre una soluzione o un rimedio.Perché molte volte non c'è una soluzione,ma un rimedio,un qualcosa per andare avanti,una persona speciale che riesce sempre a strapparti un sorriso e a tirarti su,quando stai sprofondando nel buio più totale.
Il mio angelo custode.
Come può una persona svanire così da un momento all'altro?E come posso fare ad andare avanti,se il "rimedio"era lui?
Mentre ero disteso sul mio lettino e le lacrime scorrevano silenziose per non farsi sentire,mi venne in mente un'altra domanda.
Chi e sopratutto come,era riuscito a trovarmi e a portarmi fin qui?
Mia madre mi disse che non ne aveva idea,perché lei stessa mi stava cercando,quando le è arrivata la telefonata dall'ospedale.
Le parole di quella telefonata mia madre me le aveva riferite e ancora restano sigillate dentro al cuore;
<Sascha,mi hanno chiamato e mi hanno avvisato che qualcuno ti aveva trasportato fino a lì.
I medici mi hanno detto che avevi perso i sensi e non ricordavi nulla di tutto ciò che era successo.
Eri svenuto perché avevi sbattuto la testa.Prima di perdere i sensi definitivamente avevi detto questo;
Perché quell'uomo era lì?Lasciami andare...>
Forse mi riferivo all'uomo che mi ha salvato?L'avevo visto in faccia?Era un viso familiare...
Ci fu silenzio per minuti nella sala dove mi ritrovavo.
Si fece notte.
Quando appoggiai la testa sul cuscino,mi feci male.
Sotto di esso,si trovava una scatolina verde molto piccola.
Che cosa era?!
La aprii subito.Dentro c'era un anello e un pezzo di carta straccia.
Mi incuriosì l'anello ma passai subito a leggere cosa era scritto sul foglietto.
<Sascha,mi dispiace immensamente.Sono distrutta.Tutto ciò non doveva capitare a te.So,quanto per te era importante.Ma ti prego,di non piangere più.Lui sarà sempre lì,vicino a te.Sentirai ancora il suo profumo,ti ricorderai di lui con gioia quando te ne parlerò mano a mano.Un'ultima cosa;l'anello che ho lasciato qui nella scatola ha un significato molto importante per me.È l'anello di fidanzamento,che tuo padre mi ha dato.Te lo lascio,perché spero che un giorno quando incontrerai la tua anima gemella,riuscirai con questo anello in mano a dirle questo,ciò che tuo padre ha detto a me.."Dubita che le stelle siano fatte di fuoco,dubita che il sole si muova,dubita che la verità sia bugiarda,ma del mio amore non dubitare affatto>
Questa volta non lasciai che le lacrime presero il sopravvento,decisi di essere più forte.
Apprezzai finalmente il significato di amore.E ricordai l'amore che lui provava verso di me.
Quella notte mi addormentai sereno e con tanta fiducia in me.
Sarai sempre nel mio cuore,papà.

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