Fiamma di speranza.

251 17 5
                                    

Sabri's POV
Perché?
Questa è l'unica domanda che rimbomba nella testa.
Perché questa sera?
Perché io?
Ritiro le lacrime.
Ma quel nodo alla gola si sta facendo più forte.
Vedo Sascha allontanarsi, prendere un bicchiere di non so quale sostanza e berlo tutto d'un sorso.
Chiudo gli occhi.
E quando gli riapro vedo tutto troppo sfuocato.
Sento dei giramenti di testa,e delle fitte lancinanti allo stomaco non riescono a farmi respirare.
Mi sento cadere dentro ad un vuoto.
Grande quanto quello che ho dentro me.
Tanti puntini neri coprono la mia vista e non riesco a capacitarmene.
Nero.
Non vedo più nulla.
Non mi sento più le ossa, e come un palloncino sgonfio mi accascio a terra pian piano.
Lasciando i dubbi nella testa e....quel maledetto nodo alla gola.

Sascha's POV
"Questo rum è fantastico!"
Non vorrei pensarlo ma credo di essermi unito alla combriccola di ubriaconi.
Stefano mi batte il cinque ed io scoppio a ridere, senza un motivo preciso.
"Ragazzi...maa...chi ci accompagnerà alla casetta?"
Salvatore questa sera sembra essersi particolarmente divertito e noto che non può far a meno di trasformare qualsiasi parola al vezzeggiativo.
Ma ciò che dice effettivamente è un grande problema.
L'effetto dell'alcool mi fa dimenticare che ho portato anche Sabrina, e per questa ragione, al momento non penso neanche ad un possibile passaggio da parte sua.
Essendo l'unica che è in buone condizione per guidare.
Perciò rimango con un punto interrogativo sospeso, e proprio mentre rispondo che non saprei proprio, un tonfo accompagnato da un'urlo decisamente acuto ci fa risvegliare da qualsiasi preoccupazione o dubbio.
Riesco quasi subito ad intuire di chi si tratta.
Marina.
"Cosa è successo?"grida in preda al panico più totale Stefano.
Sinceramente anche io non riesco a stare tranquillo e mi precipito, seguito dagli altri verso Marina.
Ha gli occhi sgranati, le mani che le coprono la bocca e un'espressione pietrificata.
"Cosa è succ-?"
Mi blocco.
Seguo il suo sguardo e quasi non cado a terra.
Sabrina è distesa sul prato, con gli occhi chiusi come anche la sua bocca, inerme.
Imito l'espressione di Marina, ma senza farlo apposta.
Non riesco a trovare le parole, perché sento un blocco che mi porta a non parlare.
Mi avvicino sotto lo sguardo paralizzato degli altri, le sposto una ciocca di capelli dal viso e la fisso.
Sospiro e cerco di tirare fuori tutto ciò che voglio dirle, che sento di doverle chiedere.
"Sabrina....mi senti?"
Credo di stare per piangere, me ne accorgo solo dal mio flebile tono di voce che va man mano a diminuire.
Marina mi raggiunge, prende la sua mano e cerca di risvegliarla.
Ma è tutto inutile.
"CHIAMO SUBITO UN'AMBULANZA!"
urla Salvatore.
E dopo aver aspettato ben 4 squilli, sentiamo una voce roca dall'altra parte del cellulare.
"Il mio nome è Salvatore Cinquegrana, mi trovo nella Pizzeria4Stagioni* con dei miei amici...emh...purtroppo siamo un pò ubriachi, o almeno credo...una nostra amica si è sentita male.."
La sua voce è ancora ridotta abbastanza male, e gli occhi sono diventati rossi.
Devo dire che lo shock che stiamo vivendo, un misto tra terrore e preoccupazione, mi ha fatto passare quasi del tutto la sbronza.
Sento ancora la testa girare, ma credo che in parte sia anche causa del malessere che sto momentaneamente provando.
"Dicono che arrivano tra 5 minutini."
E ancora questo strano omportamento;
Insomma, si è mai sentito un ubriaco definire aggettivi e nomi in questo modo, dopo tutta questa situazione?
Scaccio questi inutili pensieri, e mi pento per aver sprecato tempo prezioso a pensare a queste cose piuttosto che a cercare una soluzione a tutto questo.
Mi giro subito verso Sabrina.
"Prendete un bicchiere d'acqua!"
Marina si alza di scatto, prende il suo bicchiere e me lo porge.
Lancio tutta l'acqua in faccia a Sabrina, cercando di rianimarla.
Ma noto che non cambia niente.
Sono costretto a lasciarle qualche schiaffo.
Ho ancora una fiammella di speranza dentro me.
Ma quando vedo che non si riprende, essa si spegne prosciugandomi.
Abbasso la testa.
Come è successo?
Perché questa sera?
Perché io?
"Dalle il baccettino."
Salvatore mi fa scattare.
Possibile che un'ubriaco fradicio come lui riesca ad avere certe idee in certe occasioni?
"Sei un genio."mi complimento, avvicinandomi con cautela a Sabrina.
Le lascio con furtivita un bacio che dura diversi secondi, pieno di terrore. Forse il più brutto bacio nella più brutta situazione.
Poi lascio le sue labbra delicate e respiro con calma.
Non devo farmi prendere dal panico, mi ripeto dentro la mia testa.
La osservo e mi sento rabbrividire.
Giro il capo verso gli altri.
Marina ha ancora gli occhi spalancati, Stefano sta cercando di contattare un pronto intervento di soccorso, e Salvatore fa spallucce ancora evidentemente su di giri.
Mi accascio, ma in un nano secondo sento la fiammella di speranza rinascere.
Un gemito.
Quello di Sabrina.
Alzo la testa e con fretta noto una scena che continua ad ardere nel petto.
Che alimenta la fiamma.
"Sabrina?"
Sta aprendo con cautela i suoi occhi così belli e emozionanti.
Si gira verso di me, confusa.
La vedo aggrottare la fronte.
"Sascha?"
Poi apre la bocca.
"Violet?"
Distorce le labbra.
"Bacio?"

Spazio autrice yippy;
*=dovete ammettere che ho un'originalitá nell'inventare nomi che commuove AHAHAHAH.
(Capitolo DECISAMENTE di passaggio, ma importante. Tutti i capitoli di passaggio sono fondamentali.)
P.s=Sto cambiando nome...quando troverò un nome decente lo lascerò....volevo solo farvelo sapere;-)

Sei tutto ciò di cui ho bisogno (Saschina) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora