Capitolo I

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-"Pronti per la prossima canzone?!".
La voce del cantante/chitarrista mi risuonava nella testa. Erano ormai passate le 23:30, ciò significava che era almeno da due ore che ero chiuso in quel posto. Lo sapevo, non avrei mai dovuto farmi trascinare da Alicia in quel lurido pub. La gente ballava freneticamente e fuori tempo, inoltre le luci psicadeliche iniziavano a darmi sui nervi. Dannazione, dov'era mia sorella?! Ad un tratto qualcuno mi prese per la spalla, mi girai incuriosito.
-"Alicia! Eccoti! Possiamo tornare a casa? Non mi sento a mio agio qui...". dissi in tono rassegnato. Mia sorella rise a crepapelle.
-"ma certo Dorian! Appena finisco questa birra!"
Sollevò la bottiglia per farmi vedere. Non era birra era Vodka. Era ubriaca senza dubbio.
-"No non c'è tempo. E tu sei sbronza, torniamo a casa".
Si mise a ridere. La guidai verso l'uscita di quel posto. Finalmente.
In seguito la caricai sul sedile del passeggero e io mi accomodai al posto di guida.
-"possiamo partire?" Chiesi.
-"Ma che domande! Vai! Partiamo!"
A quel punto si mise a ridere nuovamente.
Il resto del viaggio fu davvero movimentato, Alicia all'inizio raccontò qualcosa riguardo a degli unicorni che volevano derubarla. Poi iniziò a salutare dei passanti a caso, talvolta lanciando loro cose tipo i suoi stivali, dei CD e persino un cartone di pizza dimenticato sul cruscotto.
Finalmente arrivammo all'istituto. Si trovava in Oregon, nella zona costiera vicino a Portland, e in quel momento era quasi completamente buio.
Aiutai Alicia a scendere dall'auto e l'accompagnai all'entrata. Era da quando avevo 15 anni che vivevo qui, Alicia a quel tempo ne aveva da poco 14. Mio padre era morto durante la guerra oscura, 2 anni fa, ucciso da una fata, mentre mia madre era morta anni prima; poco dopo aver dato alla luce mia sorella. Dopo quel giorno erano stati i signori Verlac a prendersi cura di noi.
Quest'ultimi avevano, (e hanno tuttora) due figli, Ruben e Caroline, due gemelli che hanno un anno in più di me, quindi 18. E io li ho sempre odiati profondamente.
Entrammo dalla porta principale dell'istituto e venimmo accolti da Ruben.
-"Ecco chi si vede! I Waterbow! Ve la siete spassata in discoteca?"
-"Taci Ruben, avevamo avvisato via telefono i tuoi genitori ".
Infatti i signori Verlac erano in Francia, da alcuni parenti o giù di lì. -"E hanno detto che per una sera potevamo uscire. Quindi non rompere"
Ruben mi trafisse con lo sguardo. Ma poco m'importava.
Accompagnai Alicia nella sua camera e dopo averla fatta sdraiare sul letto feci per uscire dalla stanza.
-"dove vai Dorian?".
-"Sto andando a dormire, sai com'è, sono quasi le 2:00 di notte!"
Detto questo lei chiuse gli occhi. Decisi di non perder tempo a scoprire se stava dormendo o no. E mi recai su per la rampa di scale che mi avrebbe condotto alla mia stanza. Aprii la porta in modo poco delicato e me la richiusi alle spalle. Quando alzai la testa fu un miracolo se non mi venne un colpo al cuore.
-"Eledhwen?" Chiesi. E per poco non svenni.

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