Capitolo IX

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Mi svegliai disorientato e con il corpo tutto indolenzito, il pavimento grigio di cemento grezzo era gelato, mi trovavo in uno stabilimento. Non avevo le forze di muovermi, rimasi per qualche secondo sdraiato, a fissare il soffitto, in una sorta di dormi-veglia, ci misi un attimo ad elaborare tutto. I demoni mantide, lo stilo perso, la voce, il dolore all'occhio...il dolore all'occhio; non se n'era andato. Sentivo un bruciore insopportabile nell'area tra la tempia destra e il naso, come se qualcuno mi stesse premendo un ferro bollente sul viso, mossi la mano per toccare la zona così terribilmente dolorante.
-"Se fossi in te non lo farei". Quella voce, la voce che per due mesi interi avevo sognato. La voce a cui tanto ero affezionato. La voce che mi risuonava così familiare. La voce che sentivo apparteneva anche un po' a me.
Mi bloccai con la mano a mezz'aria, poi con tutta la forza che avevo in corpo mi misi a sedere, un dolore lancinante mi colpì la gamba, ma non ci feci caso. Eledhwen era seduto di fronte a me. Il viso e il corpo ricoperti interamente di sangue, non capivo se suo, mio o di chissà chi, una manica della sua camicia ocra sbiadito era interamente strappata e sulla guancia sinistra spiccava un profondo taglio. Mi guardò per qualche secondo prima di tornare a fissare il pugnale incrostato di sangue che reggeva in una mano.
-"Co-cosa ci fai qui?"'
-"Ti salvo la vita"'
-"Aspetta cosa...". Mi ricordai perfettamente lo scontro con i demoni, ci misi un attimo a realizzare -"aspetta...mi stavi pedinando?".
-"Diciamo che ti stavo tenendo d'occhio a tua insaputa". Sorrise malizioso. E nonostante fosse ricoperto di sangue e pus demoniaco era dannatamente, disastrosamente ed irrimediabilmente bello.
Tentai con tutte le mie forze di alzarmi in piedi e piantargli un ceffone, ma qualcosa mi bloccava. Del resto, io gli ero debitore, mi aveva salvato la vita da un branco di mantidi mutanti. Inoltre il dolore all'occhio era diventato insopportabile, impedendomi di fare qualsiasi cosa.
-"Grazie". Dissi con un filo di voce. Lui si limitò a sorridere.
-"Senti, c'è una cosa che devi sapere".
Rivolsi il mio sguardo a lui, che tuttavia continuava a guardare il pugnale sporco.
-"Ho...ho fatto il possibile per salvarti e portarti sano a casa, ma in parte ho fallito...".
-"Cosa vuoi dire?". L'occhio mi bruciava in modo assurdo. Non sapevo quanto ancora avrei resistito.
-"Guarda tu stesso, ho provato a medicare, ma non avevo con me abbastanza piante curative...tutto ciò che avevo l'ho usato per uccidere le mantidi". Mi porse un pesante specchio d'ottone, decorato con tanti ghirigoro.
Lo portai esitante all'altezza del viso e guardai.
Un urlo uscì dalla mia gola.
La parte destra del mio viso era solcata da un profondo squarcio sanguinante, che partiva dal sopracciglio per poi arrivare alla bocca; l'occhio destro, come il resto del viso, era intriso di sangue. Lo sfregio mi rendeva irriconoscibile.
-"Mi...mi dispiace, ho fatto del mio meglio per proteggerti, avrei dovuto essere più...".
-"No". Lo interruppi. Eravamo ad un metro di distanza, riuscivo a vedere gli occhi verdi seminascosti da un ciuffo di capelli intriso di sangue fuori posto.
-"non è colpa tua, se sono...sono diventato quel che sono, un essere inguardabile, che probabilmente spaventerà tutti i bambini in cui si imbatte e...".
-"Tu sei arte".
Non feci tempo a ribattere che le sue labbra erano premute sulle mie. Sentivo il sapore metallico del sangue, mischiato a quel sapore roseo che aveva sempre avuto Eledhwen.
Il cuore mi batteva all'impazzata, scordai addirittura il dolore all'occhio. Nonostante ce la stessi mettendo tutta non riuscivo a rompere quel contatto.
Lo presi dietro la nuca e lo premetti ancora più forte a me.
Passò qualche istante, poi lui si staccò bruscamente.
-"Scusa non avrei dovuto, è stato chiaramente un errore, me ne vado...".
-"No aspetta". Si fermò all'improvviso. I suoi occhi incollati ai miei.
-"Raccontami". Presi un profondo respiro "Raccontami della morte di mio padre, ti prego".
Mi fissò a lungo. Poi si sedette difronte a me a gambe incrociate sul pavimento freddo e mi guardò dritto negli occhi.
-"Va bene".

-SPAZIO AUTRICE-
Salve a tutti❤
Finalmente mi sono decisa a postare il capitolo 9❤probabilmente il 10 uscirà a breve, non so di preciso quando.
Se la storia vi è piaciuta lasciate un voto e ditemi che ne pensate nei commenti❤

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