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Shawn Peter Raul Mendes era uno degli studenti più brillanti alla high school delle medie. Era abile soprattutto a basket e a football. Era nato a Toronto,in Canada e i suoi genitori erano sempre orgogliosi di lui. Shawn conobbe Cameron Dallas all'età di 13 anni,prima non si parlavano,ma col tempo divennero ottimi amici. Lui era il ragazzo più tranquillo del gruppo e ad essere sincera non era complice degli scherzi che i ragazzi architettavano su di me. Colui che se ne stava in disparte a fissare,senza contribuire a nulla. Era forse il ragazzo più silenzioso che abbia mai conosciuto.

Mi alzai la mattina e mi sbrigai per andare a scuola. Al corridoio tutti risero di me e della mia figuraccia dell'altra sera. Le mie spalle si strinsero e non volevo guardare nessuno,scorsi l'entrata della classe e mi immersi.

Durante l'intervallo alcuni si girarono verso di me e desidero. Altri mi facevano segni disgustosi e mi girai. Pensavo a tutto ciò che dovevo mangiare, ma a quel punto smisi assolutamente e decisi di buttare giù il vassoio nel cestino. Perchè dovevo mangiare? Non ha senso vivere così.

Smisi di fare gli appunti,di seguire il professore,smisi persino di studiare e i miei voti si abbassarono. Non me importava più nulla. Pensavo a me stessa e di quanto volessi morire.

Odiavo quando mia madre mi chiedeva come stavo. Vuoi sapere la verità? Male. Non ero mai stata male come tutt'ora. Volevo non essere mai esistita. Stupida! E senza cervello!

Probabilmente nessuno mi avrebbe aiutato,tutti quelli che tentarono di provarci finivano col farmi del male. Ero comunque l'essere più depravante della terra.

Corsi dalla scuola alla fine delle lezioni. Percorsi un piccolo tratto di giardino,formato da file distaccate di alberi,l'uno fianco all'altra apparivano come spettatori della mia sfilata. Seguivo il tratto di strada,ero sempre più distante dall'edificio. Le foglie verdi degli alberi cadevano leggermente,l'aria era più cupa.

Il cielo era più nuvoloso,grigio direi. Sentii dei passi che seguivano il mio stesso percorso.

-Perchè mi segui?- mi girai e vidi l'immagine timida di Shawn Mendes con una mano che afferrava il suo zaino.

-Abito da questi parti.- disse con una voce lieve.

-Bhe non seguirmi.-mi lamentai con lui,era l'unica persona che mi trasmetteva superiorità nei suoi confronti.

-Non ti sto seguendo,te l ho appena detto.- ripetè.

-E allora che vuoi?- continuai a lamentai fino ad adirare.

-Starti accanto.- disse e questo mi provocò un tuffo al cuore.

-Non posso starti accanto visto che seguiamo lo stesso percorso?- annunciò la sua motivazione.

-Va bene.- mi arresi con un filo di voce.

-Tu dove abiti?- mi chiese perplesso.

-Lontano da qui.-

-E allora perchè non hai preso l'autobus?-

-Perchè volevo semplicemente camminare.-

-D'accordo.-

-Tu ,Mendes,non dovresti trovarti con Dallas e gli altri?-

-Sei così presa da Dallas?- chiese come se niente fosse. Certo che sono presa da Dallas.

-No,perchè?- chiesi sconvolta.

-Lo vedo dal modo in cui lo guardi.-

-Fatti gli affari tuoi Mendes!- sbraitai.

-Oh ma dai! Non puoi trattarmi così,sono l'unico che può capirti.-

-Non credo proprio,sei come gli altri...- Bugia. Sapevo che non era come gli altri,ma avevo comunque paura.

-Ti ho mai toccata o semplicemente sfiorata o insultata? No e spero che tu sappia accogliere bene una persona che cerca di parlarti.- mi superò e se ne andò velocemente fino a diventare piccolo e immerso nei boschi.

Ad essere sincero provavo un senso di colpa nei suoi confronti e non capivo perchè mi atteggiai in quel modo. Ero una ragazza normale in cerca di affetto,non una stronza.

Mi era uscito naturale il comportamento e  senza riflettere le probabili conseguenze,feci tutti d'istinto. Che stupida! Veramente stupida!

To be continued...

Bad Reputation » Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora