25.

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Aspettai accanto alla porta della presidenza e cercai di origliare,ma invano. Non si sentiva nulla. La porta si aprì e comparvero entrambi i ragazzi e si dirigevano verso direzioni diverse. Shawn venne nella mia e mi afferrò per un braccio trascinandomi via dal corridoio.

-Che ha detto il preside?- chiesi perplessa e desiderai che lui non fosse sospeso. Lo desiderai con tutto il cuore,quella rissa non doveva essere provocata a causa mia. Non sarebbe servito a nulla. Non per le mie critiche,in fondo ci convivevo sempre.

-Ha detto che sospenderà Dallas per una settimana,mentre per me tre giorni,solo perchè non hanno notato che sono stato io a provocarlo. Da sempre Cameron era stato mandato in presidenza per via delle sue continue lotte contro gli altri studenti. Non fa altro che picchiare come se per lui fosse un divertimento. Aveva persino picchiato i suoi amici perché non lo ascoltavano ai suoi ordini. È uno stronzo totale.- raccontò la breve vicenda delle lotte furiose del ragazzo che lo aveva sfidato.

-Mendes!- una voce familiare lo richiamò dietro di lui e scoprii che era Cameron Dallas. Stranamente lo vidi tranquillo,serio e deciso, non più arrabbiato come un'ora fa.

Arrivò di fronte a lui e i suoi occhi si puntarono su quelli di Shawn colmi di serietà.

-Perchè ci stai facendo questo?- chiese senza guardarmi,solamente Shawn era al suo primo piano. -Perchè ci rifiuti per stare con quella?- mi indicò con un cenno della mano, e allora il mio mondo crollò. Shawn si sarebbe fidato di lui,si sarebbe lasciato condizionare dalle parole del moro,gli avrebbe dato retta. E quello che mi era rimasto tra me e lui sarebbe stato solo il ricordo di un piccolo bacio fugace,ma straordinariamente intenso. Me ne andai lasciando i due ragazzi nella loro discussione,tra me e Shawn non potevano esserci rapporti. Lui era popolare insieme al gruppo di Cameron e io ero la solita sfigata che subiva ingiustizie.

-Josie aspetta!- udii la voce di Shawn dietro le mie spalle e corsi sempre di più. Non volevo vederlo davanti ai miei occhi e alla sola presenza mi abbatterebbe il cuore. Corri. Scappa sempre più lontano. Non farti vedere. Stupida. Durante la mia corsa le lacrime scesero calde lungo le guancie e la mia vista si sbiadì. Non riuscii a notare visibilmente il corridoio. Una mano mi afferrò prontamente il polso e mi girò verso l'altra parte. Oh no.

-Ascoltami...-era la voce soave di Shawn,non appena vide il mio pianto silenzioso le sue sopracciglia si strinsero e rimase a bocca aperta solo alla mia vista.

-Shawn,ti prego,sono troppo per te!- cercai di liberarmi dalla presa ma lui era più potente di me,tutta la sua forza era nei muscoli. Quei possenti muscoli.

-Non sei troppo per me, e se non ti ho,non lo sarai mai abbastanza.- E mi baciò follemente,come se avesse fretta di baciarmi e allora mi abbandonai a lui,incredibile e perfetto. Quel bacio caldo e ardente mi riscaldò il corpo e così il mio cuore in preda al panico,si rilassò. Era un senso di libertà e mi aggrappai alle sue braccia e lui mi circondò con le sue mani lungo i fianchi.

-Non m'importa cosa gli altri dicono di te,tutto quello di cui ho bisogno sei tu.- il cuore ebbe un tuffo,martellò ancor di più ed ebbi il timore che sarebbe esploso davanti ai suoi occhi e ciò sarebbe disgustoso. La campanella suonò e diede inizio all'ultima ora.

L'ora di matematica finì e io e lui decidemmo di ritornare a casa insieme come tutti i giorni. La sua compagnia non fece altro che rendermi estremamente felice. Sfilai dalla tasca dei miei jeans un pacchetto di sigarette,ne portai una alla bocca, l'accesi con il mio piccolo strumento e avvertii ancora quel profumo roseo che mi soddisfaceva ogni istante.

-Quella roba ti uccide.- replicò Shawn. Ormai non poteva fermarmi,questo eccitante mi calmava per il mio nervosismo. Ero constantemente nervosa e cessare i forti impulsi era uno dei miei scopi.

-Non sono affari tuoi.- mi difesi,anche se usare gli artigli contro di lui non era nelle mie preferenze, ma non volevo che improvvisamente mi eliminasse il vizio,perchè senza la calma non saprei come avrei gestito la situazione.

-Ribelle la ragazza.- mi circondò le spalle con un braccio e mi lasciò un bacio sulla fronte,mentre io aspiravo sentendo la calma trapassare sui miei nervi e allora tutto era più rilassante e tranquillo. Una volta terminata la gettai per strada. Sì non ero molto rispettosa nei confronti dell'ambiente perchè non credevo che prima o poi la natura sarebbe stata più pulita e accogliente. Io presumetti che l'ambiente sarebbe stato distrutto dalle costruzioni degli edifici,niente di più.

To be continued...

Bad Reputation » Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora