Josie's Pov
-Shawn...-sentii il calore familiare della mano del mio ragazzo. Era lui,era Shawn. Perche sta piangendo? Misi a fuoco tutti i ricordi del perchè mi trovai stese su in letto. La macchina. L'autista. Non potevo crederci. Non potevo crederci che Cameron mi avesse investita.-Josie.-le sue mani calde mi sfiorarono le guance e gli diedi un bacio.
-Chi è stato?- mi chiese.
-Come sarebbe...- fui perplessa.
-Chi è stato a farti questo?-
-Cameron. Cameron mi ha investita.- gli ammisi e a quel punto lo sguardo di Shawn fu arrabbiato. Era su tutti i nervi,diede un calcio al tiretto che si trovava accanto al mio letto e resistette all' urlo per non sentire il dolore.
-Non posso credere che quel coglione ti abbia fatto questo. Giuro che lo prendo a pugni.- si strinse i pugni con il suo sguardo rabbioso.
-No,Shawn. Non voglio che combini casini per me. Non voglio che il preside ti nomina espulso.- gli sfiorai una mano. Non volevo che lui lottasse per me,aveva già fatto e risultato? Rimase ancora la bella persona che conoscevo. Shawn Peter Raul Mendes era il ragazzo più dolce e leale che io avessi mai conosciuto.
-Ma lui ti ha fatto questo e non deve
averla vinta!- non si arrese. Questa era il Shawn che mi venne incontro alla mensa,nonostante io mi sentissi disperata e confusa.Dopo due settimane mi avevano dimesso e rimasi a casa per due giorni. Il giorno seguente ritornai a scuola,la mia orrenda vecchia scuola. Varcai la porta e ritrovai la solita folla che cambiava classe continuamente. I bisbigli,i sussurri che si scambiavano erano il tipico suono della scuola e non la campanella con il suo tintinnio.
Entrai in classe e le ragazze risero di me,forse dei miei piccoli lividi in volto. Una mano mi accarezzò la schiena,era Shawn. A un tratto le ragazze smisero di ridere e osservarono lui, osservarono le nostre mani incrociate e compresero tutto. Io e lui eravamo fidanzati.
Qualcuno urtò la spalla di Shawn e notai bene chi fosse: capelli castani,pelle ambrata e alto quanto lui. Era Cameron. Ero spaventata dalla sua presenza,temendo che in classe ci sarebbe stato un altro attacco.
Shawn serrò le mascelle e le sue mani si formarono in stretti pugni. Gli accarezzai la spalla e lui si tranquillizzò e incrociò il suo sguardo verso il mio. Improvvisamente il viso era come quello di un cucciolo ferito,troppo innocente e io gli stampai un bacio veloce. Ci dividemmo alle nostre posizioni e attendemmo che il prof arrivasse.
-Ah! Bentornata Webber, vedo che ti sei ripresa.- mi fece un sorriso il prof Williams. E io ricambiai.
Le lezioni volarono velocemente fino a quando non si arrivò alla mensa e lì nasceva la mia paura peggiore, il fatto di veder Cameron tra i paraggi.
Cameron si sedette al mio tavolo e cercai con lo sguardo quello di Shawn,ma non era in giro,forse era in ritardo.
-Ben ritornata Josie,la mia fidanzatina preferita.-alzò un sopracciglio e io rimasi paralizzata,non seppi cosa dire o fare,così mi alzai ma lui mi fermò e mi rimise a sedere.
-Non scappare così presto. Non ti farò mica del male.- mi sfiorò un braccio.
-Togli quelle schifose mani da lei!- Shawn era arrivato in tempo,ma non desideravo che tra lui e Cameron ci fosse lotta.
-E perchè? Potrei anche fare di più...- gli sussurrò all'orecchio, e il ragazzo moro si fece prendere da uno scatto d'ira e gli sferrò un pugno e lo spintonò. Cameron cadde a terra,facendo una capriola sul mio tavolo. Shawn salì sul tavolo e lo raggiunse per sferrargli altri pugni.
-Basta Shawn!-'mi avvicinai per allontanarlo,ma la rabbia prese il sopravvento. Continuò a picchiarlo fino a farlo sanguinare.
-Basta! Mendes di nuovo?! Veramente basta! Sei espulso per tre giorni per la tua condotta aggressiva.- intervenì il preside e riafferrò Cameron e lo portò in infermeria.
-Ti avevo detto basta.- gli sussurrai,la sua mano si posò sulla mia guancia e le nostre fronti erano unite. Chiudemmo entrambi gli occhi e la vicinanza fece il suo effetto.
-Come trascorrerai le tue piccole vacanze?- eravamo usciti da scuola e ci incamminato verso casa.
-Penso che resterò a casa.- disse tenendo le mani nascoste nelle tasche dei suo jeans.
-Capito. Siamo arrivati.- mi avvicinai verso casa mia,lui superò la sua,ma si era offerto gentilmente di accompagnarmi.
-Come farai con la tua condotta?- chiesi.
-Non m'importa.- disse alla fine.
-Perchè tutto quello di cui hai bisogno sono io.- la sua testa inclinata verso il basso si alzò e mi sorrise contento. Lui ritornò indietro lasciandomi soddisfatta della sua presenza,sperai di vederlo durante la domenica. I suoi giorni da espulso erano venerdì,sabato e domenica.
To be continued...
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Bad Reputation » Shawn Mendes
FanfictionLa vita fa schifo. Non ha senso. E poi arrivi tu. E tutto ha un senso. "Non mi importa cosa gli altri dicono di te,tutto quello di cui ho bisogno sei tu." "Shawn,ti prego,sono troppo per te!" "Non sei troppo per me, e se non ti ho,non lo sarai mai...