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Era domenica. Il sole era tramontato lasciando delle scie di colore giallo e arancione,cadeva sul crepuscolo. Dopo aver terminato le mie faccende scolastiche,mi affrettai per cogliere l'occasione di andare a correre. Era passato un sacco di tempo dall'ultima volta che praticai stretching e sinceramente mi mancava.

Mi vestii con qualcosa di comodo: dei pantaloncini neri e una maglia a maniche corte nera. Afferrai il cellulare e gli auricolari e mi incamminai. Iniziai con passi lenti e decisi,quando poteva salirmi la carica,correvo.

Infatti mi misi a correre a per di fiato,desideravo praticare qualsiasi cosa pur di dimagrire. Mi sentivo grassa e in sovrappeso. Maiale. Stupida grassona. I pensieri iniziarono a invadermi la testa,ma pensai che la corsa era la soluzione migliore,così dicevano tutti. Invece no. Per me non era così. Correndo più forte,sentivo solo mancarmi l'aria e ciò provocava un affanno. Le gambe iniziavo a modellarsi e a sentire i muscoli quasi uscire fuori e quella sensazione di libertà,di respirare l'aria della natura.

Correvo ma ad un certo punto scorgevo da una certa distanza una figura e mentre mi avvicinai sempre di più,si faceva più visibile. Era Shawn.

-Josie!- appena mi vide subito arrivò da me,la felicità era davanti ai miei occhi e l'idea di vederlo sempre più ardente. Ci abbraccio,di quell'abbraccio caldo,appassionante, da togliere il respiro. Il nostro amore non era esagerato,eravamo soddisfatti solo stando insieme.

-Che cosa ci fai qui?- gli chiesi.

-Sto facendo una passeggiata e tu? Vedo che ti sei vestita in modo sportivo. Pratichi corsa?- mi chiese perplesso.

-Era da tanto che non la praticavo.-

-Allora permettimi di accompagnarti.-si offrì e io accettai. Percorremmo entrambi l'intero viale per tre volte di seguito fino a scioglierci dal sudore. Gli alberi erano colmi di foglie di un verde poco acceso,il crepuscolo era quasi in vicinanza. Il marciapiede era un pò frastagliato. Il fruscio delle foglie era causato dall'impetuoso vento. Così forte e rumoroso provocò in me brividi lungo le spalle.

Shawn era al mio stesso passo,nè troppo veloce,nè troppo lento

-Come stai trascorrendo queste vacanza da ragazzo espulso?- scherzai.

-Insomma,mia madre ha saputo che sono stato espulso e non ha reagito molto bene. Mi ha messo in punizione. Sono rimasto a casa per quattro giorni e mi ha concesso un'uscita solo l'ultimo giorno. Non sapevo di trovarti qui e mi fa piacere. Ti va se dopo la corsa andiamo a berci un drink? Magari al Rowling's,che è uscio da poco e alcuni miei vecchi amici mi hanno assicurato che è una bomba. Le birre sono di grande qualità,ma ti consiglio di non bere troppo,non vorrei vederti sfinita.-

-Ora ti giuro che non lo sarò. Bene,portami a questo bar,sono curiosa.- posai una mano sotto il suo braccio e lui sorrise conducendomi.

Ci allontanammo  dal viale e lui mi condusse verso una strada ripiena di alberi e mi accorsi che questo bar era nascosto nel bosco. Per quanto il terreno fosse arido e polveroso,le mie adidas bianche si sporcano ugualmente.

Il Rowling's era un edificio composto di legno e l'insegna era di una grandezza devastante e scritta in carattere corsivo rosso peperoncino. All'interno i tavoli erano di legno bianco candido e lo stesso valeva per le sedie. Il bancone era illuminato da piccoli neon intorno. Ci avvicinammo e ordinammo due shot,li portammo velocemente alla bocca per assaporarne l'acido.

Accanto vi erano delle piste da bowling in beige e davanti numerosi scaffali che contenevano le palle forate da tre buchi.

-Ti va se giochiamo a bowling?- chiesi a Shawn guardando la pista.

-Ok. Ti sfido.- ammiccò e ci distanziammo dal bancone per arrivare davanti agli scaffali.

Lui prese la prima palla di color nero,l'afferrò e con un movimento del braccio si tirò indietro e poi portò il grande masso rotondo avanti lungo la scia,inclinando un piede contro l'altro.

La palla fece il suo percorso e mirò dritta verso i birilli urtandoli solo 5 su 10.
Si voltò,ammiccò ancora e si fece indietro. Era il mio turno,lo imitai e ne colpii solo 3,fui imbarazzata da quanto fossi scarsa e notai la sua risata incrociando le braccia. Toccò a lui.

-Ammira il professionista.-la rilanciò e ne colpì 1,scoppiai in una sonora risata,mentre lui si grattò la fronte arrossendo,la superiorità si fece beffe di lui. 

-Bravo,grande capacità.- applaudii. Toccò a me. Mi passò la palla facendola cadere,ma la afferrai in tempo dandogli un colpetto al braccio. Ne centrai 10. Tutti i birilli erano a terra,senza che nessuno rimasse diritto. Impossibile avevo battuto mister vincitore.

-Non ci credo.- rimase a bocca aperta. Credevi di essere il migliore eh? Ti sbagliavi.

-Ammira la professionista.-lo urtai con la spalla ma le sue braccia mi cingevano la vita e mi prese in braccio girando su sè stesso.

-Sei una furbetta.- mi sussurrò e io risi. Ci baciammo e ci allontanammo dalla pista. Lo afferrai per una mano e lo condussi fuori dal bar.

-Posso venire a casa tua?- gli chiesi.

-C'è mia madre. Se tu venissi non potremo avere privacy.- mi afferrò per le mani e ce le incrociammo,mi regalò un bacio casto e mi salutò. Per l'ennesima volta avrei voluto restare ancora con lui da soli fuori da tutto e da tutti,perchè solo gli altri potevano allontanarci ed ero contenta che Shawn non era d'accordo. Tutto quel dolore sparì,quei pensieri,quelle difficoltà con i compagni diminuirono.  Ora mi sentivo positiva e tutto questo grazie a lui.

To be continued...

Bad Reputation » Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora