-Dove credi che ci sistemeremo per approfondire il tema sulla musica?- mi chiese Shawn. Io pensavo di entrare in biblioteca.
-Io pensavo...beh nella biblioteca.- gli risposi e lui fece il muso pensando che non fosse male come idea,che forse lui avrebbe trovato di meglio.
-Si...ma ho una sorpresa per te.-mi prese per il polso ed ebbi un sussulto,mi fece correre per i corridoi. Shawn stai oltrepassando le regole,pensai.
-Shawn non si corre a scuola!- gli gridai ma continuammo a correre,ignorando ciò gli avevo urlato contro.
Mi portò in fondo alle scale ed ebbi timore che con tutta questa velocità,avrei potuto cedere e cadere. Arrivammo sempre più fino ai piccoli magazzini,verso un corridoio oscuro,privo di luce,pieno di sedie ingarbugliate e accanto c'era una porta.
Si affrettò ad aprirla e vidi che la luce filtrò da una piccola finestra e invadeva l'intera stanza.
Era un angolo stretto e all'interno erano presenti vari strumenti,attaccati e incasinati gli uni con gli altri. Ci sedemmo su due sgabelli davanti a un banco di legno bianco e sopra posammo gli astucci e i quaderni.
Tema: Musica che offre amore al cuore
Era il titolo del tema. Ci impegnammo a leggere sui nostri testi letterari scolastici alcuni brani dedicati all'amore rivolto alla musica,ma nulla che potesse offrirci aiuto.
-Aspetta. Ho un idea migliore. Il professore ha detto di suonare uno strumento per avvertire la sensazione che si prova.- trombe. Chitarre. Violini. Tutti disposti in modo disordinato.
-E perchè non siamo andati nella stanza della musica?- gli chiesi lamentandomi.
-Perchè qui c'è più privacy. Un tempo era questa la stanza della musica ed era il luogo più silenzioso e accogliente che io abbia mai conosciuto. Qui suonavo spesso.- si girò intorno e continuò il discorso. - Io e molti miei amici della musica creavamo una specie di gruppo musicale,una piccola associazione. Mi trovavo bene. Poi è arrivato il caos e ci siamo dovuti trasferire sempre,un luogo disturbante con tutte le voci dei ragazzi che chiacchieravano... ho mollato tutto per un piccolo disturbo d'orecchio. Che idiota.- toccò il legno del violino seguendo le linee delle sue curve rimembrando i suoi vecchi momenti trascorsi con gli amici.
-È per questo che ti ho portata qui. È il luogo più adatto.-afferrò una chitarra di legno beige con un cerchio marrone e ritornò allo sgabello.
-Allora quale canzone cantiamo?- mi chiese esultando con un sorriso smagliante. Era un bellissimo sorriso,nel quale mi sarei persa per non seppi quanti minuti.
-Ehm...-ero indecisa e alla fine fu lui a rubarmi la parola.
-Che ne dici della canzone che hai ascoltato questa mattina? Never be alone?- okay. Non sarebbe male ascoltarla dal vivo,soprattutto da lui,che ne era il compositore.
I promise that one day I'll be around
I'll keep you safe
I'll keep you soundRight now it's pretty crazy
And I don't know how to stop
Or slow it downHey
I know there are some things we need to talk about
And I can't stay
Just let me hold you for a little longer nowTake a piece of my heart
And make it all your own
So when we are apart
You'll never be alone
You'll never be aloneYou'll never be alone
When you miss me close your eyes
I may be far but never goneWhen you fall asleep tonight
Just remember that we lay under the same starsAnd hey
I know there are some things we need to talk about
And I can't stay
Just let me hold you for a little longer nowAnd take a piece of my heart
And make it all your own
So when we are apart
You'll never be alone
You'll never be alone
You'll never be alone
You'll never be alone
You'll never be alone
You'll never be aloneAnd take a piece of my heart
And make it all your own
So when we are apart
You'll never be alone
You'll never be aloneAlla conclusione della canzone battei le mani soddisfatta e lui fece un piccolo inchino ridendo. Per tutto mi limitai ad osservarlo,a scrutarlo da capo a piedi. I capelli giocavano sul suo volto,gli occhi diretti e concentrati sulla chitarra e sui miei allo stesso tempo,le sue mani leggere che tenevano in mano quella chitarra si potevano notare le vene che gli pulsavano dai palmi. Il suo sorriso smagliante con denti bianchi e lucenti mentre canzonava. Era uno spettacolo di cantante che non avevo mai visto dal vivo. Era il primo cantante che non avevo mai visto dal vivo. Me ne diede la conferma.
Dopo un paio di minuti ci rimettemmo alle nostre posizioni e riprendemmo ciò che avevamo fatto,ovvero scrivere. Elaborammo diverse idee sulla relazione e alcune erano geniali sia da parte mia che da parte sua.
All'improvviso non provai più ad ascoltarlo ma ad ammirare dietro di lui il possente e nero pianoforte attaccato al muro. Mi allontanai da lui,ignorando tutto e mi sedetti vicino. Contemplai l'infinità dei tasti bianchi e neri. Allungai le mie mani e le posai su di essi e mi venne in mente una melodia facile da suonare.
Applaudì dietro di me,sapevo che sarei riuscita, che sarei rientrata a suonare senza ascoltare i pregiudizi degli altri sulle mie abilità
-Non sapevo sapessi suonare. È una melodia davvero triste.- mi alzai dalla seggiola e mi avviai verso di lui e improvvisamente mi abbracciò senza indugiare.
-Sò ciò che stai passando e farò di tutto per vederti felice.- quella frase rimbombava nella mia testa migliaia di volte e senza che potessi dire qualcosa,mi abbandonai all'abbraccio.
To be continued...
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Bad Reputation » Shawn Mendes
FanfictionLa vita fa schifo. Non ha senso. E poi arrivi tu. E tutto ha un senso. "Non mi importa cosa gli altri dicono di te,tutto quello di cui ho bisogno sei tu." "Shawn,ti prego,sono troppo per te!" "Non sei troppo per me, e se non ti ho,non lo sarai mai...