Three삼

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La mattina seguente, dopo essersi finalmente addormentato,Jungkook venne svegliato dal profumo di caffé e frittelle proveniente dal piano di sotto.
Raggiunse la cucina trascinandosi fino al tavolo cercando di non addormentarsi mentre camminava.
«Non hai dormito ieri sera,vero?» chiese Nayoung girandosi verso di lui e appoggiandosi al bancone della cucina.
Jungkook si strofinò gli occhi per mettere a fuoco la ragazza che gli stava parlando.
Indossava un grembiule a fiori tanto ridicolo quanto carino, e sotto aveva già la divisa della scuola.
Per qualche motivo Jungkook la trovò estremamente carina, ma diede la colpa alle ore di sonno perse quella sera.
«Yah! Mi stai ascoltando?» chiese Nayoung piantadosi a pochi centimetri da Jungkook sventolando la mano davanti al suo viso.
Jungkook la guardò senza parlare cercando di togliersi dalla testa l'aggettivo "carina".
"Nayoung" e "carina" non potevano coesistere nella stessa frase.
«No» rispose dopo un po' il ragazzo.
Nayoung sospirò e tornò ai fornelli.
Dopo pochi minuti, sotto al naso di Jungkook, Nayoung aveva messo una tazza di caffé fumante e un piatto con le sue famose frittelle alla fragola di cui il ragazzo era sempre stato ghiotto.
«Mi hai preparato le frittelle» disse Jungkook stupito.
«Non mi prepararvi le frittelle da almeno tre anni» aggiunse guardando il piatto di frittelle calde che emanavano il dolce profumo di fragola che aveva invaso l'intera cucina.
Nayoung iniziò a giocherellare con il lembo del suo grembiule.
«É un regalo, per ringraziarti» disse Nayoung quando Jungkook iniziò a mangiare.
«Ieri hai accettato di punto in bianco una missione praticamente impossibile, ho pensato che avrei almeno dovuto dimostrati la mia gratitudine» spiegò la ragazza evitando lo sguardo di Jungkook che era fisso su di lei mentre si riempiva la bocca di frittelle.
«Spero mi dimostrerai la tua gratitudine piú spesso» scherzò lui facendo ridere la ragazza.
«Dobbiamo lavorare sulla tua autostima» disse il ragazzo tornando a concentrarsi sul piatto di frittelle.
Nayoung non fiatò per tutta la durata della colazione limitandosi a bere il suo succo di frutta.

«Per prima cosa: I capelli» disse Jungkook facendo sedere Nayoung alla sua toletta e afferrando un pettine.
«Primo: Facciamo sparire queste trecce» disse il ragazzo slegando i capelli che Nayoung aveva già raccolto nelle sue solite trecce.
Jungkook le pettinò i capelli con la spazzola assicurandosi di non rovinarli.
«Perfetto» disse sistemando i capelli sciolti sulle spalle della ragazza.
Nayoung aveva dei lunghi capelli castani chiari ereditati dalla madre e, fin da piccola, si ostinava a tenerli legati in due trecce che crescendo divennero il suo marchio.
«Ora passiamo al make-up» disse Jungkook girando la seggiola della ragazza verso di sé.
«Non sono un genio con i trucchi quindi non ti aspettare di sembrare come Yona delle Girl's Generation o Hyuna» disse Jungkook prima di far chiudere gli occhi a Nayoung la quale fiducia nell'amico era scesa drasticamente quando lo aveva visto prendere in mano il fondotinta.
Nayoung solitamente non si truccava, ma la madre era in fissa con gli accessori per il make-up quindi la casa ne era piena.
Dopo vari minuti di torture al suo viso Jungkook le diede il permesso di guardarsi allo specchio.
Era un trucco sobrio, e quasi impercettibile.
Aveva un po' di lucidalabbra, fondotinta e mascara.
«Per fare questo mi hai quasi accecato?» disse Nayoung indicando un arnese che, da quello che Jungkook le aveva detto, si chiamava piegaciglia.
«Chi bella vuole apparire un poco deve soffrire» disse Jungkook sistemando i trucchi cercando di nascondere un sorrisino divertito.
«Mi hai torturato e preso a pizze in faccia con quel cuscinetto, ricordami di non chiederti mai piú di truccarmi» disse Nayoung alzandosi dallo sgabello e prendendo i suoi enormi occhiali da vista.
Quegli occhiali erano il suo orgoglio.
Era un paio di occhiali dalla montatura sottile e dorata con una striscia argentata quasi invisibile, e due lenti enormi.
Lo indossò e poi si girò verso Jungkook che la studiò da capo a piedi.
Le sistemò il cravattino della divisa e poi le sorrise.
«Sono un artista»
Jungkook si fece i complimenti da solo per tutto il tragitto tra la casa di Nayoung e la scuola.
«Per colpa tua mi sono dovuto preparare in fretta e furia» disse Jungkook sistemandosi la camicia nei pantaloni.
«Come se una cosa del genere ti danneggiasse, il tuo fan club comprende tre quarti della scuola» disse Nayoung con una smorfia prima di entrare in classe.
«Gelosa?» chiese il ragazzo con un sorrisino prima di andarsi a sedere al suo banco.
«Ti piacerebbe» rispose Nayoung con una smorfia.
Si andò a sedere e aspettò pazientemente che la lezione iniziasse.

❇❇❇

Il suono della campanella fece chiudere di scatto il libro di matematica di Nayoung che, esasperata, guardava con odio pure il professore e la miriade di esercizi che aveva assegnato.
Stava giusto per mettersi le cuffiette in attesa che finisse l'intervallo ma una voce le impedí ogni movimento facendole saltare il cuore in gola.
«Jungkook-ah!» urlò Yugyeom entrando nella classe dei due amici facendo girare lentamente Nayoung verso il banco del suo amico d'infanzia.
Gli occhi di Nayoung e Jungkook si incontrarono per un secondo e la ragazza si voltò di scatto sperando che non venissero in mente idee strane al ragazzo.
«Nayoung!» la chiamò Jungkook facendo avverare i timori della ragazza.
Nayoung fece finta di non sentirlo ma, dopo tre volte che la chiamava, Jungkook, si decise ad alzarsi e raggiungerla.
La costrinse ad alzarsi ignorando le proteste della ragazza e la trascinò al suo banco.
La fece sedere al suo posto e la guardò sorridente.
«Conosci Yugyeom, vero?» chiese con un tono piú alto del solito.
Nayoung si limitò ad annuire.
«Idiota. Ieri é venuta con noi, ovvio che mi conosce» disse Yugyeom al ragazzo con uno sguardo infastidito dal comportamento dell'amico.
«Ah giusto» disse Jungkook con una risata fin troppo forzata.
«Allora non sarà un problema se ti tiene compagnia mentre sbrigo un paio di faccende» aggiunse dando una pacca sulla spalla a Nayoung che sembrava avesse perso la parola.
«Non infastidire la gente» disse Yugyeom lanciando un'occhiataccia a Jungkook che sorrise prima di correre fuori dalla classe.

«Scusalo, é un po' strano oggi» disse Yugyeom rivolto a Nayoung che ancora non si era ripresa dalla distanza ravvicinata alla quale si trovavano.
«Se ti crea problemi puoi anche tornare a fare quello che stavi facendo, quando fa cosí é meglio ignorarlo e non dargli corda»
Yugyeom sorrise e il mondo di Nayoung si dipinse di rosa.
«Non c'é problema, piuttosto, rimanendo qui ho paura di annoiarti. Non sono una tipa divertente come lo é Jungkook» disse Nayoung abbassando lo sguardo sulle sue mani strette sul ventre.
«Dici?»
Nayoung annuii forzando una risata.
«Non ho molti amici, non so come comportarmi con le persone» spiegò la ragazza.
«Non é grave,cbasta trovare qualcuno con il quale ti senti a tuo agio»disse Yugyeom facendo alzare lentamente lo sguardo di Nayoung.
«Con te mi sento a mio agio» disse la ragazza facendo sorridere Yugyeom.
«Anche io mi sento a mio agio» disse lui facendo sorridere di rimando Nayoung.
Il suono della campanella costrinse Yugyeom ad alzarsi dalla sedia accanto a Nayoung per tornare nella sua classe.
«É stato un piacere» disse Nayoung con un sorriso.
«Lo stesso per me e, per la cronaca, non sei noiosa, ti trovo interessante»
Lui se ne andò agitando la mano per poi scomparire fuori dalla classe ed essere sostituito da Jungkook che la tempestò di domande senza ricevere risposta dalla ragazza perché troppo impegnata a fantasticare sul sorriso di Yugyeom e sul come fosse stato gentile e cortese con lei.
Non c'era alcun dubbio.
Era cotta a puntino.
•••
Annyeong!¡
jal jinesseoyo?:3
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento^^
Non dimenticatevi di commentare o mettere una stellina, cosí posso sapere se piace o no la storia ^^
Al prossimo capitolo👋👋

*Aggiorno tutte le volte che l'ultimo capitolo postato arriva a 19/20 visualizzazioni•-•*

Cheer Up!¡ || Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora