Eleven십일

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La sveglia quella mattina decise di non suonare. Il sole decise di non svegliare Nayoung entrando dalla sua finestra. La città non piú assopita decise di non fare rumore mentre tornava alla sua solita frenesia per permettere alla giovane ragazza chiusa nella sua stanza di dormire un po' piú a lungo. Tutto il mondo aveva scelto di fare piano, di camminare in punta di piedi, solo per permettere a quella innocua ragazzina di dormire. Stessa cosa fece Jungkook.
Il ragazzo era lí in piedi che la guardava indeciso sul da farsi.
Come al solito la ragazza aveva lasciato la porta sul retro aperta dando il via libero a Jungkook per entrare ed uscire a suo piacimento.
Quella mattina il ragazzo rimase ad aspettare Nayoung per dieci minuti buoni sullo zerbino, sotto quel portico mal messo che copriva i ricordi di loro da bambini, davanti a quella porta rossa sbiadita custode dei segreti piú innocui di una diciassettenne. Quando prese l'iniziativa per andare a svegliare la ragazza di certo non si aspettava quella visione.

Nayoung era raggomitolata abbracciata alle coperte nel suo lettone,con un espressione rilassata e un respiro quasi impercettibile.
Jungkook non capiva cosa fosse la causa del suo blocco improvviso; i capelli sparsi, il pigiamino rosa coi conigli o le tende rosa semi trasparenti del baldacchino, quell'atmosfera da ragazza o quella tranquillità che non rispecchiavano affatto tutto quello che girava nella testa di Nayoung, non sapeva cosa fosse a trattenerlo dal svegliarla.
Improvvisamente si accorse di sentire un battito cardiaco diverso.
Era un battito accelerato, pieno di affetto e di emozioni spaventose per un adolescente.
Era il suo battito.
Jungkook si sentiva strano, non capiva cosa stesse succedendo; desiderava fuggire da quel sentimento spaventoso, eppure la sensazione di calore e conforto che gli aveva invaso il petto lo faceva desistere dal correre via.
Rimase a guardare la ragazza assopita, perso nei suoi pensieri, fino a quando il suono gracchiante della sveglia di emergenza lo fece sobbalzare sorpreso.
Si guardò attorno agitato e chiedendosi cosa fosse emglio fare.
Pensò persino di scappare e far finta di non essere mai stato lí, ma gli sembrò troppo infantile e, nel mezzo della decisione, si ritrovò con il fiato mozzato.
Non appena i suoi occhi incontrarono quelli assonnati della ragazza sveglia da poco, capí tutto quello che fino ad allora gli era sembrato confuso e sfocato, senza un filo logico e incasinato.
Lui voleva vederla.
Lui voleva vedere lei. In tutto il suo splendore. In tutte le sue sfumature.
Voleva vederla disperatamente. Voleva vederla appena sveglia, con i brufoli, con gli occhi assonnati e con il segno del cuscino sul viso. Voleva vedere le sue lentiggini e le sue labbra perfette. Voleva vedere i suoi vestiti tragici e i suoi pigiamini ridicoli. Voleva vederla senza trucchi, voleva vedere ogni difetto di quel corpo che lei tanto odiava, e voleva dirle quanto in realtà fosse perfetta.
E voleva vederla ridere. Voleva vederla con quel sorriso che faceva sembrare le stelle opache, quegli occhi sorridenti e allegri. Voleva sentire quella risata rumorosa. Voleva vedere ogni cosa di lei. Voleva vederla nei suoi giorni migliori, e voleva essere con lei nei suoi giorni peggiori. Voleva essere la sua carica, essere nel luogo giusto al momento giusto. Voleva essere il suo porto sicuro, dove potesse attraccare e riposarsi senza pensieri. Voleva vederla in un riflesso accanto a lui,che gli teneva la mano e che lo guardava sorridendo. Voleva vedere un futuro diverso da quello che vedeva sempre. Voleva vedere un futuro con lei dentro. E voleva vederlo il piú presto possibile.

Possibile che fosse davvero quello?
Possibile che il grande e straordinario Jungkook provasse quelle cose?
Possibile che la piccola ed innocua Nayoung avesse acceso, dopo anni, una fiamma ardente dentro al petto di quel ragazzo?
Forse era vero. Forse non si sbaglia. Forse l'amava.

❇❇❇

«Jungkook? Che ci fai qui?» chiese Nayoung al ragazzo che era rimasto in silenzio a fissarla con uno sguardo strano. Aveva gli occhi di chi legge con passione il suo romanzo preferito. Gli occhi di chi ha capito chi é il colpevole in un giallo pienj di colpi di scenza e di cosa é davvero successo nel passato oscuro del protagonista. Aveva degli occhi magnifici. Aveva gli stessi occhi che Nayoung aveva piú volte rivolto con timore a Yugyeom ma che, alla fine, si sono spostati un po' piú in là. Alla figura accanto. Al viso sorridente del suo amico. Al viso sorridente che la rendeva insicura sulla direzione che il suo cuore doveva prendere. Nayoung non sopportava tutte quelle emozioni di prima mattina.
Sì voltò verso la sveglia per vedere l'ora e per poco non cacciò un urlo degno di un soprano esibitosi alla scala di Milano.
«É tardi, ma che dico, tardissimo!» saltò giú dal letto con un agilità che non sapeva di avere e si precipitò all'armadio straripante di vestiti di ogni tipo, prese la divisa della scuola mal riposta al suo interno e poi si voltò verso Jungkook.
Il ragazzo non le aveva staccato gli occhi di dosso neanche per un momento.
«Jungkook! Vedi di svegliarti anche tu! Perché non mi hai buttata giú dal letto come tuo solito?! Una volta che serve la tua insopportabile esuberanza non ne fai uso? Gran bell amico!» disse Nayoung ironica prima di accorgersi che il ragazzo non le stava affatto prestando attenzione, avvolto in una nuvola di pensieri troppo fitta per far passare delle frasi di senso compiuto.
Si avvicinò al ragazzo fino ad essere a pochi centimetri da lui.
Il metro e settantotto del ragazzo la fece sentire piú bassa di quanto in realtà non fosse.
«Kookie!» esclamò Nayoung usando il vecchio soprannome del ragazzo senza neanche rendersene conto.
Gli occhi di Jungkook sembrarono essere attraversati da un luccichio particolare. Il ragazzo allungò una mano fino ad appoggiarla con delicatezza sul viso di Nayoung che, confusa, non fece altro che arrossire come una stupida.
«Jungkook, ma che ti prende?» chiese all'improvviso Nayoung riprendendosi dallo shock iniziale e appoggiando la mano su quella fredda del ragazzo che sentí un brivido lungo la schiena.
Nayoung inconsciamente chiuse gli occhi per godersi il tocco delicato di quelle dita fino a quando, con uno scatto improvviso, il ragazzo si ritrasse distogliendo lo sguardo.
Negli occhi di Jungkook comparve un velo scuro, che coprí quel meraviglioso luccichio particolare che li rendeva unici.
Stessa cosa fece Nayoung, troppo imbarazzata dal suo comportamento.
«Potresti uscire? Mi devo cambiare» disse Nayoung dopo attimi di silenzio ricordando il suo ritardo apocalittico di quella mattina.
Jungkook si risvegliò, per l'ennesima volta quella mattina, dai suoi pensieri piú profondi ed annuí prima di uscire e chiudersi la porta della stanza alle spalle.
Nayoung si lavò nel suo bagno e sì cambiò in fretta e furia. Prese lo zaino e il cappotto e si precipitò al piano di sotto dove Jungkook la aspettava in silenzio.
Era in piedi vicino alla porta che guardava le foto sparse in tutta l'entrata. Foto di famiglia, foto di Nayoung da piccola, foto dei genitori da giovani prima e dopo il loro matrimonio. Nayoung finí di prepararsi in silenzio e, prima di uscire, si accorse dello sguardo malinconico del ragazzo in direzione di una foto in particolare.
Era una piccola foto che Nayoung aveva incorniciato e appeso di persona. Ritraeva Nayoung e Jungkook da piccoli in piedi davanti ad una gelateria mentre si tenevano per mano sorridenti.
«Andiamo?» chiese Jungkook spezzando quel silenzio terribilmente triste.
Nayoung annuí e seguí Jungkook fuori dalla casa per poi chiudere la porta a chiave.
L'inizio di quella giornata non era stato esattamente dei migliori.
Sperare in un miglioramento era l'unica cosa che Nayoung era in grado di fare in quel preciso momento.



I'm back people!
800 letture? WOW SIETE FANTASTICI, MAI STATA COSÍ FELICE.
In ogni caso, é stata dura ma alla fine ci sono riuscita. Il capitolo é uscito ad un'ora indecente, lo so e mi dispiace. É un capitolo abbastanza lungo perché volevo farmi perdonare per la mia lunga (LUNGHISSIMA) assenza. Sono stata davvero impegnata tra la scuola e tutto il resto, e adesso mi sento davvero strapazzata. Ho ancora un miliardo di interrogazioni e verifiche.
Non vedo l'ora che arrivino le vacanze.
Ora me ne vado a letto che ho gli occhi che implorano pietà.
Good night~
Bye bye💕

_bubbleberry_

P.s.
Per Natale ho in mente di fare un capitolo un po' speciale quindi tenetevi prontii~

Cheer Up!¡ || Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora