Sixteen십육

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«Non penserete di cavarvela con così poco anche la prossima volta spero» disse Jungkook con lo sguardo più serio che i suoi compagni avessero mai visto.
Vedendo le intenzioni di rispondere da parte di Seohyun, il ragazzo la zittí con un gesto rapido della mano.
«Non mi interessa quello che hai da dire. Non importa quello che pensi, quello che credi o che immagini. Quello che importa qui è quello che ti dico io, e se ti dico che alla prossima ne subirete le conseguenze non sto scherzando»
Jungkook si avvicinò pericolosamente al viso di Seohyun che non aveva il coraggio di ribattere.
«E giuro su tutto ció che mi è più caro che se un'altra parola su Nayoung esce dalle vostre sudice bocche, non solo vi annienterò psicologicamente ma avrete contro tutta la scuola. Voi non sapete quello che io sono in grado di fare»
Fece scorrere lo sguarda sui visi dei colpevoli di quella mattina per poi intimarli di andarsene alla svelta.
Una volta che se ne furono andati tutti, il ragazzo si allontanò con passo spedito per raggiungere l'entrata della scuola dove Nayoung lo aspettava impaziente.
Jungkook la vide da dietro e rallentò leggermente la sua corsa per poterla osservare meglio.
Era sempre stata una ragazza abbastanza minuta e bassina, lunghi capelli morbidi e un buonissimo profumo al limone che ogni tanto alternava a quello alla menta piperita.
Prima di allora non si era accorto di quanto Nayoung fosse cambiata in realtà. Prima di quel periodo nel quale si erano riavvicinati non gli era passata neanche per l'anticamera del cervello l'idea che Nayoung potesse essere vista come una ragazza a tutti gli effetti. Prima la vedeva semplicemente come parte di quel grande quadro generale che era la sua vita, ora la sentiva talmente importante che quel quadro, senza di lei, non sarebbe più stato lo stesso.
Scacciò quei pensieri fin troppo sdolcinati e, con un balzo, raggiunse l'amica facendole venire un mini attacco cardiaco.
«Yah! Ma sei impazzito? Vuoi uccidermi per caso?»
Jungkook fece finta di pensarci su prima di rispondere.
«Accidenti, mi hai scoperto» confessò il ragazzo ridendo ottenendo un sospiro rassegnato da parte dell'amica.
«Mi stavi aspettando?» chiese Jungkook contento mentre osservava il viso di Nayoung tingersi leggermente di rosso.
«Hai detto tu che ti sarebbe piaciuto tornare a casa insieme» borbottò lei prima di tendere il braccio fuori dal portone della scuola.
Solo in quel momento Jungkook si accorse che fuori stava piovendo a catinelle.
«Dimmi che hai un ombrello»
Nayoung guardò Jungkook con sguardo disperato.
«Secondo te sarei ancora qua se avessi avuto un ombrello? Contavo su di te per quello»
Jungkook sospirò sentendo le parole di Nayoung rassegnandosi all'idea di dover correre sotto alla pioggia.
«Ok,allora faremo una piccola corsetta» disse Nayoung sospirando mentre, con espressione rassegnata, si slegava le solite treccine e le sostituiva con una pratica coda di cavallo.
«Facciamo che chi arriva prima vince tre desideri?» propose Jungkook con un sorriso furbo.
Nayoung sapeva che sarebbe finita male, ma non poteva certo tirarsi indietro!
Lei non rifiutava mai una sfida.
«Ok, ci sto» disse la ragazza elaborando in mente un piano per riuscire a rallentare il ragazzo chs, ne frattempo, si era tolto la giacca della divisa e l'aveva infilata nello zaino.
«Pronta?» chiese Jungkook finendo di rimboccarsi le maniche della camicia.
Nayoung annuí prina di mettersi in posizione di partenza.
«Pronti...partenza...VIA!»
I due ragazzi iniziarono a correre come dei forsennatti ignorando la pioggia fredda che li colpiva in pieno viso.
Jungkook prese fin troppo vantaggio e Nayoung, con un ultimo sforzo, riuscì ad afferrarlo per lo zaino iniziando a tirarlo all'indietro constringendo il ragazzo a togliersi lo zaino abbandonandolo nelle mani dell'amica.
«Vallo a prendere!» disse Nayoung abbandonando la borsa in mezzo al marciapiede per guadagnare tempo.
Quando ormai casa sua era a pochi metri di distanza sentì una presa salda intorno alla vita e cacciò un urlo per lo spavento.
Prima ancora che se ne accorgesse si ritrovó sollevata da terra tra le braccia di Jungkook che, con il fiatone, rideva della faccia terrorizzata della ragazza.
«piccola vendetta» disse poi il ragazzo prima di afferrare una scarpa di Nayoung.
Lanciò la scarpa dalla parte opposta a dove si trovava la casa della ragazza e poi mise a terra Nayoung che lo guardò con puro odio negli occhi.
Jungkook proseguì con tutta calma verso la porta della casa di Nayoung per poi fermarsi sotto al portico ad aspettarla con un sorriso sornione in viso.
Nayoung comparve poco dopo sul vialetto con un'espressione orribile ed una scarpa in mano.
«Ho vinto» disse Jungkook quando la ragazza raggiunse la porta di casa.
«Ti odio»
Il ragazzo scoppiò a ridere mentre seguiva Nayoung in casa.
«Vai pure a farti una doccia nel bagno dei miei, io uso quello vicino alla mia stanza» disse Nayoung prima di abbandonare le scarpe gocciolanti all'ingresso.
«poi dammi tutti i tuoi vestiti bagnati che li metto in lavatrice e poi nell'asciugatrice»
Jungkook annuì senza smettere di sorridere.
«Agli ordini Ma'am» disse il ragazzo facendo alzare gli occhi al cielo a Nayoung.
«Vai va, che se ti guardo in viso ancora per un secondo giuro che ti prendo a schiaffi»

ㅇㅇㅇ

«Mi ci voleva proprio una bella doccia» esclamò la ragazza stiracchiandosi nel mezzo della cucina.
Aprì il frigo in cerca di qualcosa da mangiare sia per lei che per il suo "ospite".
Prese delle uova e delle bistecche che aveva messo a scongelare quella mattina.
«Speriamo basti per quel pozzo senza fondo»
Bobottó la ragazza mentre si metteva i fornelli.
Preparó anche del riso e lo mise nel bollitore a cuocere.
Iniziò a cucinare le bistecche facendo attenzione a non bruciarle.
«Che mi prepari di buono?» chiese Jungkook comparendo alle spalle della ragazza che sopprimendo un urlo sbuffò stufa dei confinui spaventi causati dal ragazzo.
«uova e bistecca» disse Nayoung girando le bistecche nella padella.
«Ha un buon profumo»
«Quello che preparo io ha sempre un buon pro-»
La voce della ragazza le si fermò in gola quando sentì una leggera pressione sui fianchi.
«Che stai facendo?»chiese la ragazza cercando di nascondere il rossore sul viso con i capelli ancora bagnati.
«Cerco calore corporeo» mormorò il ragazzo vicino all'orecchio di Nayoubg che sentiva di star per scoppiare dall'imbarazzo.
«Smettila di fare il bambino e staccati che non riesco a cucinare»
Disse Nayoung agitando leggermente i fianchi tentando di levarsi di dosso il ragazzo che ridacchiò divertito dalla sua reazione.
«Dai, solo un pochino»
Fece scivolare le mani sulla pancia di Nayoung e la chiuse in un abbraccio affettuoso.
La ragazza, presa alla sprovvista, fece cadere la spatola sui fornelli e, nel tentativo di recuperarla toccò con la mano la pentola bollente.
Cacciò un urlo al contatto con la superficie bollente e ritrasse in fretta la mano.
«Che hai fatto?»chiese Jungkook sciogliendo l'abbraccio per afferrare la mano di Nayoung e controllare il dito arrossato.
«Ho toccato la pentola, niente di che» disse la ragazza ritraendo la mano da quella di Jungkook.
Il ragazzo strinse la presa per poi avvicinare la mano al suo viso e soffiare sulla parte arrossata.
«aspetta, ti prendo del ghiaccio» disse Jungkook prima di allontanarsi e andare a frugare nel freezer alla ricerca del pezzo di ghiaccio perduto.

«Ok, è tutto pronto!» esclamó Jungkook voltandosi verso Nayoung che aspettava seduta al tavolo apparecchiato.
«come va il dito?» chiese Jungkook mentre sistemava il cibo pronto sulla tavola.
Nayoung sollevò il pacco di piselli surgelati per modtrare al ragazzo che il dito stava benissimo.
«Dai, ora mangiamo»
Jungkook si tolse il grembiule rosa che Nayoung gli aveva gentilmente prestato e si sedette a tavola di fronte alla ragazza.
«Quindi adesso sai anche cucinare?»
Chiese Nayoung ridendo mentre prendeva un po' di riso.
«Zitta e mangia» disse Jungkook con una smorfia ottenendo solo una risata ancora più divertita da parte di Nayoung
Passarono la cena a punzecchiarsi con commenti antipatici e a ridere per le stupide battute di Jungkook.

In poco tempo si ritrovarono seduti sul divano a guardare un film vecchio di una vita.
«Dobbiamo davvero guardare Will Hunting? Non vorrei dire ma il dvd è talmente rovinato che mi sorprende che funzioni ancora»
Nayoung fulminò con lo sguardo Jungkook che si era sitemato sul divano accanto a lei.
«Tu non capisci la sottile arte presente in ogni film di Robin Williams, zitto e guarda il film, mi ringrazierai più tardi»
Il ragazzo si zittì spaventato dalla possibile reazione di Nayoung ad un'ulteriore interruzione.
«Vieni qui» disse Jungkook all'improvviso nel bel mezzo del film.
Nayoung si voltò verso il ragazzo cercando di capire cose intendesse con quella frase.
Jungkook si limitó ad afferrarla e la tirò a sé facendo sì che si trovassero a pochi centimetri di distanza.
«Puoi smetterla di cercare calore corporeo? Ho il cuore debole» disse Nayoubg sarcastica tentando di staccarsi dal ragazzo che, in un silenzio religioso, la strinse di più per poi coprire entrambi con una coperta.
«Zitta e guarda il film, mi ringrazierai più tardi»



Hoyahoyahoya!
Come state? Spero bene!
Spero che mi perdonerete l'inattività but, ehi, i go to school boii.
Ho in serbo anche qualche altra storia che potrei pubblicare se mi gira di farlo quindi be ready to be supportive pls.
Mi scuso per eventuali errori grammaticali (Sí, sono le 00:36, io ho appena concluso il capitolo e col cavolo che lo rileggo ora :D )
Se il capitol vi è piaciuto lasciate un commento e una stellina! :3
Ci "vediamo" nel prossimo capitolo!¡

Chanjix~

Cheer Up!¡ || Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora