Fifteen십오

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«Possiamo parlare di quello che é successo ieri? Tu che salti lezioni, dopo essere tornata scompari di nuovo per tornare con un Jungkook pieno di lividi? Ma che sta succedendo?» chiese SunHee dopo essersi trattenuta fin troppo, quasi metà del tragitto per la scuola che avevano deciso di fare insieme quel giorno.
O almeno, cosí aveva deciso Nayoung per riuscire ad evitare Jungkook senza sembrare troppo stupida.
«Non é successo niente di grave, Jungkook e un altro ragazzo con cui ho fatto "amicizia" se le stavano dando nel cortile cosí sono andata a separarli»
SunHee annuí pensierosa alla risposta dell'amica.
Proseguirono lungo il tragitto chiacchierando di qualsiasi cosa non avesse nulla a che fare con Jungkook e con la faccenda del giorno precedente, per pura gioia di Nayoung.
Arrivarono in classe ridendo per una delle stupide battute di Nayoung ma, una volta arrivate ai loro banchi, avrebbero preferito non essere andate a scuola; o almeno cosí era per Nayoung.
Gli occhi della ragazza non riuscivano a staccarsi dal banco imbrattato di scritte offensive sul suo conto e sulla sua famiglia.
Parole come "Puttana" e "Falsa" la colpirono nel profondo.
Lei che aveva dato il suo primo bacio il giorno prima senza neanche volerlo.
Lei che preferiva rimanere nell'ombra dei popolari per poter studiare in pace.
Lei alla quale non importava cosa succedesse al di fuori della sua vita e che si era impegnata a non infastidire nessuno fin tanto che nessuno infastidiva lei.
Allora perché era diventata improvvisamente una falsa puttana?
SunHee, che era rimasta piú che sorpresa delle condizioni del banco dell'amica, si mosse prima che Nayoung potesse alzare anche solo un dito.
Corse dagli inservienti a prendere uno straccio bagnato e tornò con il fiatone pronta a cancellare le cattiverie che quei stupidi dei suoi compagni avevano scritto sulla sua amica.
Nayoung la guardò spruzzare il sapone sul banco e si risvegliò dal suo trance.
«Dammi, faccio io» disse con un filo di voce la ragazza afferrando il sapone e lo straccio, iniziando a strofinare con forza sul banco per cancellare quelle parole che sembravano essersi stampate sulla sua pelle da quanto si sentiva schiacciata da esse.
«Che sta succedendo?» chiese una voce alle spalle di Nayoung che la portò definitivamente alle lacrime.
Non si accorse neanche di star mischiando il sapone con le sue lacrime quando una mano si posò sulla sua spalla spostandola leggermente di lato rendendo visibile il banco ancora mezzo coperto da scritte che si erano trasportate indelebili nella mente della ragazza.
Il ragazzo sembrava essere caduto in uno stato comatoso per qualche secondo, ma quando si risvegliò da quello stato era chiara l'ira dipinta nei suoi occhi.
«Chi cazzo é il responsabile di questa porcata?!» urlò Jungkook lanciando lo zaino (praticamente vuoto) contro il muro della classe opposto a dove si trovava lui.
Il silenzio piú totale cadde in classe mentre Nayoung, senza fiatare, continuava a strofinare lo straccio su quella parola.
«Nayoung, lascia, faccio io» sussurrò SunHee vedendo la ragazza passare piú e più volte sulla stessa parola con sguardo vuoto.
Nayoung non rispose neanche continuando quello che stava facendo sperando internamente che tutto quello fosse solo un brutto scherzo e niente di piú.
Prima ancora che potesse aprire bocca venne afferrata al polso da Jungkook che la trascinò fuori portandola in infermeria.
La ragazza si guardò attorno pensando a quanto tempo ancora avrebbe dovuto passare in quello stanza.
Dopo una manciata di secondi che parvero infiniti Jungkook avvicinò lentamente la mano al viso della ragazza.
Le mani del ragazzo erano calde e rassicuranti, piú grandi di quanto Nayoung pensasse e delicate allo stesso tempo.
Con un movimento leggero asciugò le guance bagnate di lacrime della ragazza.
«Mi dispiace» disse il ragazzo con voce rotta per poi alzare il viso della ragazza per farsi guardare negli occhi.
Si morse il labbro quando vide gli occhi rossi di Nayoung e si costrinse a non correre a picchiare chiunque in quella maledetta classe.
«Mi dispiace» ripeté il ragazzo spostando le mani dal viso alle spalle sottili della ragazza che sembrava dovesse spezzarsi da un momento all'altro sotto quella presa.
Senza che Jungkook potesse dire nulla Nayoung lo strinse in un abbraccio inaspettato che, in qualche modo, commosse il ragazzo.
Jungkook appoggiò la fronte sulla spalle della ragazza piegandosi leggermente in avanti mentre la ragazza gli dava leggere pacche sulla schiena senza comunque dire nulla.
«Mi dispiace davvero»
Nayoung dovette prendere piú di un respiro profondo per non scoppiare di nuovo in lacrime ed evitare cosí che Jungkook facesse pazzie.
«Lo so» disse la ragazza in un sussurro leggero mentre il ragazzo tratteneva i singhiozzi.
Sapeva che quello era solo l'inizio di qualcosa che non sarebbe fino facilmente, in più era consapevole che lui e Taehyung erano la causa di quel comportamento.
Fare quella stupida rissa era stata l'idea peggiore che fosse venuta ad entrambi.
Perché alla fine l'unica a pagare le conseguenze delle stupide scelte di Jungkook era sempre Nayoung?
«Non ti preoccupare per me, so badare a me stessa» disse la ragazza accarezzando delicatamente i capelli del ragazzo in lacrime.
Jungkook alzò il viso per incontrare gli occhi lucidi della ragazza.
«Smettila di mentire. Non adesso. Non a me»
Nayoung sentí un groppo in gola che si trasformò velocemente in singhiozzi accompagnato da lacrime.
«Io non sono tutte quelle cose. Perché le persone devono essere cosí cattive? Non capisco» disse la ragazza piangendo come non aveva mai fatto prima.
La situazione si ribaltò in un attimo e Nayoung si ritrovò stretta tra le braccia di Jungkook con il viso nascosto nella camicia del ragazzo.
«Lo so, passerà in fretta» disse Jungkook sperandolo con tutto sé stesso, sapendo comunque la parziale impossibilità di quel desiderio.
Voleva solo proteggerla da tutto quel male.
Voleva proteggerla dai suoi compagni, da Taehyung e dal mondo che avrebbe sicuramente divorato una ragazzina così sensibile.
Ma piú di tutto,voleva proteggerla da sé stessa.
Voleva fermare quella forma di autodifesa che la ragazza aveva, ovvero riuscire ad adattarsi ad ogni situazione.
Non voleva che si adattasse a quello.
Perché quello non era ciò che lei si meritava dal mondo.
E non avrebbe permesso che la buttassero giù in quel modo.
Avrebbe fatto qualcosa.
Qualunque cosa.



Hei hei hei people of wattpad!
Come state? Non ci vediamo da un po' vero? Come va la scuola? Io sono in alternanza scuola lavoro al momento e davvero i bambini mi distruggono -.-
Anyway, spero che il capitolo vi sia piaciuto e credo che alcune di voi si stiano anche chiedendo dove io abbia cacciato quell'adorabile bambinone a.k.a Kim Yugyeom, non vi preoccupate, tornerà presto :D
Scusatemi per eventuali errori grammaticali (non ho ricontrollato perché sono pigra :3 )

P.s
Lasciatemi qualche commento e stellina se volete! Mi fa sempre piacere sapere cosa ne pensate della storia! E se avete domande non esitate a chiedere! :3

Byebye💕
Chanjixx🌌

Cheer Up!¡ || Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora