Five오

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Il rumore assordante di due padelle che si scontrano ripetutamente una contro l'altra fece aprire gli occhi di Nayoung.
«Scendi da quel meraviglioso letto e sposta le tue attenzioni su questo straordinario viso, hop hop!»
Jungkook, per qualche strano motivo, aveva deciso che quella mattina avrebbe infastidito ancora di piú Nayoung, e la cosa gli stava riuscendo benissimo.
«Ammutisciti o ti faccio ingoiare intere quelle padelle»
Nayoung si alzò lentamente e lanciò un pupazzo in faccia Jungkook che cadde a terra insieme alle due padelle.
«Aish»
Nayoung guardò a terra a lato del letto e vide Jungkook massaggiarsi il didietro.
«Sei una donna violenta»disse Jungkook ricevendo una cuscinata dalla ragazza che, nel mentre, era sgusciata fuori dalle coperte e aveva iniziato a stiracchiarsi.
«Che giorno é?» chiese poi la ragazza sbadigliando.
«Sabato» rispose Jungkook alzandosi da terra e pulendosi i pantaloni.
«Cosa?! Ma non dovevamo vederci Venerdí per parlare dell'appuntamento?!» esclamò Nayoung afferrando Jungkook per le spalle e iniziando ad agitarlo come una bambola di pezza.
«Si, ma non mi hai lasciato entrare in casa dicendo che il venerdí é la serata film e che non volevo essere  disturbata» disse Jungkook rievocando i ricordi di Nayoung che, per un attimo, volle uccidersi mentalmente.
«Ok, Mea culpa. Ora muoviamoci! Devi dirmi tutto quello che c'é da sapere!»
Jungkook si liberò della presa di Nayoung sulle sue spalle e si schiarí la voce imbarazzato da qualcosa.
Nayoung lo guardò confusa.
«Mettiti dei pantaloni» disse Jungkook voltandosi le spalle e guardando verso il soffitto.
Nayoung abbassò lo sguardo verso le sue gambe notando solo in quel momento di non stare indossando i pantaloni e di portare solo una maglietta dei Blink182 taglia XL che le arrivava a metà coscia.
Cacciò un urlo stridulo e afferrò i pantaloncini per la casa che avrebbe dovuto indossare in quel momento.
«Ok, ora ho i pantaloni» disse Nayoung mentre Jungkook abbassava lo sguardo dal soffitto e si girava per guardare il viso dell'amica.
Nayoung aveva la faccia piú rossa di un pomodoro e sentiva di dover fare qualcosa per cambiare l'argomento.
«Facciamo colazione?» chiese Jungkook all'improvviso.
Nayoung annuí energicamente e si precipitò al piano di sotto.
Jungkook la seguí schiarendosi continuamente la voce per cacciare l'imbarazzo.
Nayoung si mise ai fornelli e iniziò a preparare delle omelette con riso, quelle che a Jungkook piacevano tanto.
«Fai le omu-rice?» chiese il ragazzo sbucando alle spalle di Nayoung che annuí sorridente.
«Mi piacciono le omu-rice» aggiunse Jungkook appoggiando il mento sulla testa di Nayoung che, con una scrollata, se lo levò di dosso e continuò a cucinare.
«Lo so, te le preparavo sempre insieme alle frittelle alle fragole» disse Nayoung facendo morire le parole in gola a Jungkook.
Lei si ricordava di ogni capriccio che lui aveva fatto fin da piccolo, pretendendo di avere subito tutto quello che voleva.
Jungkook era l'unico erede di una famiglia molto ricca e famosa in tutta Seoul.
La famiglia di Jungkook possedeva una catena di alberghi sparsi in tutto il mondo e spesso i suoi genitori erano costretti a rimanere fuori casa per settimane o mesi interi lasciandolo a casa da solo.
Allora la famiglia di Nayoung si offrí di prendersi cura del bambino, anche se alla fine Nayoung era l'unica a passare del tempo con lui perché anche i suoi genitori erano fin troppo occupati con il lavoro all'ospedale.
Per delle strane circostanze Nayoung era diventata la cameriera personale di Jungkook e, anche se litigavano di continuo, erano inseparabili.
Naturalmente tutto cambiò quando iniziarono a crescere e i loro litigi diventarono sempre piú frequenti e pesanti.
La storia del voler conquistare Yugyeom li stava riavvicinando molto e Jungkook non sapeva cosa pensare.
Girando per la casa dell'amica aveva notato molte foto di loro da piccoli, soprattutto nella stanza della ragazza.
E la cosa lo aveva fatto riflettere.
Aveva anche notato che Nayoung si ricordava i suoi gusti e si regolava per i pasti anche in base a quelli.
In piú iniziava a non piacergli la situazione.
Per qualche motivo il modo in cui Yugyeom guardava Nayoung lo infastidiva e non poco.
Passarono la mattinata a parlare di cosa Nayoung doveva fare e cosa invece non doveva.

«Ora pensiamo ai vestiti» disse Jungkook prendendo il suo telefono e facendo uno squillo a qualcuno per poi chiudere la chiamata senza neanche dire una parola.
In meno di un secondo la porta della casa si spalancò e iniziò un via vai di camerieri per tutta la casa.
«Che sta succedendo?» chiese Nayoung confusa dalla situazione.
Jungkook le scompigliò la frangetta.
«Ho fatto portare qui dei vestiti un po' piú femminili dei tuoi per scegliere un outfit per il tuo "quasi appuntamento"»
La bocca di Nayoung formò una O perfetta.
«A volte mi dimentico che sei ricco da far schifo» disse la ragazza ottenendo un sorriso malizioso da parte del ragazzo.
Alzò gli occhi al cielo pronta a rispondere con una delle sue battutine acide quando una cameriera l'afferrò per un polso e la trascinò al piano di sopra seguita da Jungkook.
«Ora possiamo iniziare» disse Jungkook posizionando Nayoung al centro della sua stanza e mettendo un separé in legno tra lei e lui.
Jungkook lanciò un paio di vestiti a Nayoung e le ordinò di provarli mentre lui se ne stava seduto sul letto ad aspettare il risultato finale.
Il primo outfit era da escludere.
Una maglietta marrone abbinata ad una gonna a balze gialla e due sandali ridicoli.
«Facciamo che questo lo buttiamo direttamente nel gabinetto e tiriamo l'acqua due volte per assicurarci che non torni su?»
Chiese Nayoung indicando l'outfit che stava indossando.
Jungkook fece fatica a trattenere le risate e si dovette voltare per non scoppiare a ridere in faccia alla ragazza.
Passarono circa due ore prima di trovare l'outfit giusto e Nayoung si sentiva già stanca.
Alla fine Nayoung si scelse da sola i vestiti e il risultato non era neanche tanto male.
Indossava una maglietta gialla larga tre volte lei con le maniche lunghe e un scritta cinese stampata davanti, un cappellino da tennis rosa pastello, dei pantaloncini di jeans chiari, calze di spugna fino al ginocchio bianche con una striscia rossa e delle scarpe da tennis bianche.

«Ta-dan!» disse la ragazza spostando il separé e facendosi vedere da Jungkook.
Il ragazzo rimase sorpreso da quanto fosse carina la sua amica.
Solitamente non pensava neanche a Nayoung come ad una ragazza però vederla provare cosí tanti vestiti gli aveva fatto notare che la sua mica non era affatto brutta.
Era un bella ragazza che non si sapeva volorizzare per niente, e lui per qualche motivo si sentiva felice di essere il primo a vederla cosí bella.
Jungkook la guardò senza dire niente annuendo e basta.
«Quindi come sto?» chiese la ragazza girando su se stessa per poi avvicinarsi al ragazzo che ancora non aveva aperto bocca.
Agitò una mano davanti ti al viso del ragazzo che sembrava essersi incantato e si abbassò per avere il suo viso alla stessa altezza.
«Sei molto carina» disse Jungkook lasciando Nayoung di sasso.
Non si aspettava un complimento di quel tipo, soprattutto non da Jungkook.
Si aspettava un "Può andare" o un "Non fa tanto schifo".
Ma di sicuro non si aspettava che le dicesse di essere carina.
Nayoung si accorse solo in quel momento di essere fin troppo vicina all'amico.
Si allontanò con uno scatto inciampando sul tappeto e perdendo l'equilibrio.
Si aspettava di cadere come un sacco di patate ma Jungkook l'afferrò in tempo per evitarle una caduta alquanto dolorosa.
La tirò a sé e caddero entrambi sul letto.
Nayoung non sapeva cosa fare.
Non erano mai stati cosí vicini e poteva sentire il suo viso andare a fuoco.
Voleva spostarsi ma gli occhi di Jungkook incastrati nei suoi le impedivano anche il piú piccolo movimento.
«Sei pesante» disse Jungkook riportandola alla realtà.
La ragazza si alzò il piú velocemente possibile e si sistemò i vestiti troppo imbarazzata per guardare Jungkook negli occhi.
«Direi che qui abbiamo finito» esordí Jungkook alzandosi dal letto e lisciandosi la maglietta bianca che si era stropicciata.
«Vado a prendere un bicchiere d'acqua» disse per poi lasciare Nayoung da sola in stanza in preda ai suoi pensieri.
Le gambe le cedettero e in un istante si ritrovò a terra.
-Ok. Calmiamoci. Cosa diavolo é piena successo? E perché il mio cuore batte cosí forte? Non dovrebbe battere cosí. Di questo passo mi verrà la tachicardia-
Nayoung si guardò attorno come se, tra le parete di quella stanza potesse trovare una risposta.
«Cosa diavolo mi sta succedendo?»
•••
BONJOUR!!!
Come state?
É un capitolo lungo lo so, ma é un regalo per voi •-•
Io sto bene e sto per partire per il maree•^•
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Tanti saluti e al prossimo capitolo!
•-•
*Scusatemi per gli eventuali errori grammaticali*

Cheer Up!¡ || Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora