20. Marchio

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Ci svegliammo la mattina presto per colpa della mia sveglia. Io ed Alex eravamo abbracciati. Così,  dopo un bel po' di tempo, gli lessi nel pensiero e vidi il suo sogno. Due parole per descriverlo:

Scena hot.

Ma è un pervertito!

Concordo!

Sssssh! Lasciatemi continuare!

Ok...

Grazie

Allora... eravamo? Ah sì.

Arrossii. Ok, non guarderò mai più i sogni di questo ragazzo.

《Perché? 》
《Ah allora sei sveglio!》
《Già. Bella presa in giro.》

Era sul punto di dire qualcos'altro. Ne ero certa.

《Almeno adesso sai cosa vorrei fare con te》
《Ma, Alex! Sei un pervertito!》
《Lo so, grazie. Tanto scommetto che non sei nemmeno vergine》
《...》
《Vero?》
《...》arrossii.

No. Mai fatto.

《Ah... scusa...》

Diventai ancora più rossa. Che imbarazzo! Non volevo dirglielo in quel modo. Sperai che non avesse letto il pensiero.

O aveva fatto lo gnorri sul mio pensiero, o non lo aveva letto.

《La prima》
《Ah》

Ancora più imbarazzo. Presi un colorito che i capelli del ragazzo-pomodoro di Miraculous Ladybug può compagnare solo (solo i veri fan possono capire).

Ok, basta imbarazzarsi.

Brava! Una buona Alpha non si imbarazza facilmente!

Ok. Se lo dici tu...

Alex P.O.V.

Ok. Sta parlando con il suo stesso pensiero? Comincio a pensare che sia strana, ma la amo così com'è.

《Awwww grazie!》
《Prego cucciola
《Comunque parlavo con la mia coscienza e con la mia lupa interiore》
《Passeggiata nel bosco?》
《Ok》
《Posso aggregarmi?》disse Emily.

《No, mi spiace Emily, ma è una passeggiata romantica
《Uff... ho capito. Io torno a casa allora, ciao!》
《Emily! Il mio pigia-》

Troppp tardi. Era già andata.

Durante la passeggiata...

Stavamo facendo un giro per il posto più tranquillo della città. Un ponte ampio e sopra un fiume cristallino.

Ci eravamo soffermati per fare una sosta, appoggiati allo scorrimano.

Passammo l'intera giornata in giro per la città.

La sera, di nuovo, andammo a dormire entrambi a casa mia.
Quella sera era la Luna piena, quindi non dormimmo un granché.

《Oh, basta! Non ce la faccio più!》
《Eh?》

Mi prese a modi sposa e mi portò in riva al mare. O almeno, un lago talmente grande che sembrava il mare.

《Non resistevo più! Questo è il posto in cui di solito di marchiano le proprie compagne, alla Luna piena》

I suoi occhi erano appannati dalla voglia di marchiarmi.

《A-alex... f-fai i-il bravo l-lipacchiotto... a cuccia》

Inietreggiai.

Ero abbastanza nervosa. Non avevo mai visto Alexander in quello stato, e mi faceva paura.

Mi saltò addosso. Tentava di marchiarmi il collo.

《Alex! Basta, ti prego!》

Era accecato dalla voglia di fare quel maledetto marchio distintivo.

《Alex, finiscila!》

Ancora niente. Dovetti usare la voce da Alpha.

《ORA BASTA!

D'improvviso si calmò.

《S-scusami... mi dispiace... ho perso il controllo》

Dispiaceva pure a me, ma se mi doveva marchiare doveva farlo quando era tranquillo.
In quel modo mi spanventava.

《Non volevo spaventarti》
《Vuoi marchiarmi sì o no adesso che sei tranquillo?》

Fece la faccia da cagnolino contento.

Piano piano si avvicinò a me e fee una specie di succhiotto dolorossisimo sul mio collo.
Gemetti.

《Lo so... il marchio fa male. Ora tocca a te》

Feci la stessa cosa, un po' più delicatamente.

Ora eravamo ufficialmente compagni di vita.

Luna che mi hai creatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora