Capitolo 21

73 3 18
                                    

La piccola sveglia che tengo appoggiata sul comodino suona rumorosamente, facendomi fare un salto sul letto.

«Cristo santo!» urlo mentre quasi cado dal letto. Fortunatamente riesco ad evitarlo.

Mi rimetto dritta e cerco di svegliarmi per bene. Difficile visto quanto ho dormito anche stanotte...

Oggi è giovedì, e a quanto mi ricordo ho test di matematica. Per fortuna è una materia in cui vado bene, visto che non ho aperto libro. Forse non prenderò il massimo dei voti, ma ad una B+ dovrei arrivare senza problemi.

Mi alzo dal letto e cammino fino in bagno come uno zombie. Arrivata, mi guardo allo specchio e prendo paura. Ho due occhiaie bluastre che fanno spavento, sono spettinata e ho la faccia rossa come un pomodoro. La testa mi gira un po', e qui mi sorge il dubbio: che abbia preso l'influenza? Anche perchè non sento alcun senso di appetito, cosa molto molto strana per me.

Mi bagno la faccia e mi lavo i denti, osservandomi fissa allo specchio. Alla fine non sono proprio malaccio. Ok, ora sono orrenda, però ho due begl'occhi verdi brillanti, ciglia nere e folte, e capelli mori, lucidi e lunghi. Mi avvicino ancora allo specchio. Naaah sto delirando, bella dove.

Rido di me stessa e vado a vestirmi. Prendo dei capi comodi, oggi proprio non ho voglia di infilarmi dentro un paio di jeans. Dei leggins e la felpa che ho rubato a Cole ancora un anno fa andranno più che bene. 

Prendo le solite pillole blu e mi siedo un secondo a letto sentendo la testa girare. Ho davvero preso l'influenza, accidenti! Mi distendo e chiudo gli occhi, senza appoggiare le scarpe sul letto.

Inizio a vagare con la testa, pensando a ieri sera. Era stato divertente, Aryan è stato, inaspettatamente devo dire, dolce e simpatico. Abbiamo riso, cosa che ancora non avevo fatto con lui. Ci ho litigato, mi ci sono arrabbiata, più volte, e abbiamo condiviso dei momenti... particolari. Tipo il bacio. Se lui si fosse sempre comportato come ieri sera, quel bacio sarebbe stato davvero ben accetto. E ricambiato, credo. Invece lui mi aveva fatta infuriare parlando di Alek. Ieri sera l'ho davvero visto con occhi diversi, e... mi è piaciuto. Mi è piaciuto sul serio.

Un leggero bussare alla porta interrompe il flusso dei miei pensieri. 

«Eccomi qui nanetta!» sento dire Alek mentre apre di poco la porta e infila la testa. Ha alcuni ciuffi biondi che gli ricadono sulla fronte , mentre altri sono sparati in aria. La barbetta corta sta crescendo a chiazze. È ridicolo!

Mi metto a ridere mentre lo guardo, e la sua faccia perplessa mi fa ridacchiare ancora più forte. È così carino con quella faccetta! 

«Io sarò anche una nanetta, ma tu sei una gru sgangherata» . Faccio la finta offesa e incrocio le braccia al petto.

«Ma guarda che musetto!» dice raggiungendomi e pizzicandomi una guancia.

«Mi fai male scemo!». Gli tiro qualche sberletta sulla mano.

«Aspetta, aspetta...».

Mi appoggia la mano sulla fronte mentre mi fissa con sguardo preoccupato.

«Credo tu abbia la febbre», dice sedendosi vicino a me sul mio letto.

«Lo sospettavo»  sussurro alzando gli occhi al cielo.

Mi prende per il mento e mi avvicina al suo viso.

«Ma che diavolo fai?».

«Ti avevo detto che mio padre è medico?». Scuoto la testa mentre lui continua ad osservarmi attentamente.

«Apri la bocca e tira fuori la linguetta». Faccio ciò che mi dice senza fiatare.

«Sto morendo?» gli chiedo ironica.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 23, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Mutations' Academy (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora