27-PIÙ DI UN BACIO pt.1

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La settimana giunge in fretta e non sapendo in che giorno sia il mio compleanno, decido di organizzare la festa per il sabato vicino. Ammetto che in fondo per me, un giorno vale l'altro e inoltre, la vergogna di dover domandare a qualcuno, compreso mio padre, quale sia il giorno della mia nascita, è troppo forte.

Opto per un party nella mia dimora e il pomeriggio prima di sabato stilo un 'lista dei desideri':

- Desidero un parco più largo e una piscina al centro;

- Carretto del gelato, dello zucchero filato e dei waffles;

- Desidero un enorme tavolo colmo di patatine, dolci e alcolici di ogni tipo;

- Un barista esperto e carino;

- Desidero un DJ;

- Desidero che tutti vengano vestiti in modo elegante;

- Desidero che mio padre abbia il turno di notte;

- Desidero un armadio in cui mettere all' interno tutto ciò che c'è di prezioso, compreso il libro, per evitare eventuali casini.

Ogni cosa sembra essere al suo posto, tranne il mio vestito: io e Cora ci siamo date appuntamento per andarlo a comprare insieme; non voglio togliermi il piacere di fare shopping con un'amica.
Quando sento suonare il citofono mi fiondo verso la porta con il micio bianco che mi segue:

"Tu puoi restare qui", dico fermamente, ma con un sorriso,

"Tranquillo Ian, mi prenderò cura io di Emma. Vai a fare le tue cose da gatto", concorda Cora e divertite, ci allontaniamo.

***

Mentre la mia amica sceglie un abito e io mi sto cambiando, afferma: "È stata davvero un'idea brillante quella della piscina. Sono orgogliosa di te, ma...",

"Non devo esagerare con i desideri, lo so. Non c'è bisogno che me lo ricordi una volta ogni dieci minuti",

"Una volta ogni cinque andrebbe meglio?", mi punzecchia lei.

Intanto esco dal camerino: indosso un abitino lilla che cade a metà coscia: la gonna si presenta svolazzina mentre il tessuto semi trasparente che la riveste è caratterizzato da onde serpenteggianti. Il top che mi avvolge il busto, fino ai fianchi è dipinto da tante piccole pietre, disposte a fantasia e da sottili linee che dal seno convergono sulla vita.

"Forse era meglio quello blu...", bofonchio quanto basta per farmi sentire dalla mia amica,

"Ma stai zitta scema! È quello che ti sta meglio in assoluto. Non è possibile che non ti accorgi di quanto tu sia bella.", mi rimprovera,

"Be... di certo non sarò mai elegante come te. Quindi prendo questo?".

Dopo un'altra ora, riusciamo a trovare il vestito adatto a Cora e le mie scarpe.
Risultato finale?

Lei è bellissima e come sempre il vestito sembra esserle stato cucito addosso: è rosso, ma delicato. La struttura è simile a quella del mio: top con una fascia di pietre luccicose e gonna svolazzina. Il rosso le mette in risalto il suo sorriso mozzafiato e nel complesso è semplicemente perfetta.

Risultato finale:

Cora:

Cora:

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