19- LA NOCE

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Il messaggio di Audrey mi fa raggelare il sangue nelle vene e senza perdere altro tempo, corro insieme al gatto nella direzione opposta

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Il messaggio di Audrey mi fa raggelare il sangue nelle vene e senza perdere altro tempo, corro insieme al gatto nella direzione opposta.
Non mi volto e non ascolto, penso solo a correre.
Ad ogni passo sento accelerare il battito del mio cuore e ad ogni espirazione si forma una nuvola di condensa appena fuori la mia bocca.

In questi pochi secondi, mi accorgo di essere effettivamente sola e l'ultima volta che è successo, il micio era sparito e una donna dagli occhi assatanati, voleva uccidermi.

Vedo la villa di Jeff in lontananza, sulla destra della strada, quando all'improvviso sento un'auto sgommare alle mie spalle. Corro più veloce che posso, quando sento il telefono vibrare nella mia mano, che però è troppo impegnata a seguire l'andamento dei passi.
La macchina mi sorpassa e si ferma a qualche metro più avanti.
Rallento leggermente.

"Ehi, ragazza", riconosco l'omone colossale che oggi era posto all'entrata della palestra,

"C'è qualcosa che non va? Hai bisogno di un passaggio?".

Mi fermo e senza pensarci due volte annuisco mentre riprendo fiato, poi mi avvicino ringraziando il signore.
Non appena mi siedo apro la chat con Audrey: "Non accettare passaggi dagli sconosciuti!".

Non poteva dirmelo prima?
Ma Audrey come fa a sapere quello che sta succedendo?

L'omone sta per mettere in moto e vedo dallo specchietto retrovisore, una figura umana correre nell'ombra, ma non appena partiamo questa sembra inciampare e cade.

Non capisco cosa stia succedendo, così mi volto verso il conducente, che però mi fissa a sua volta con uno sguardo feroce. Urlo non appena i suoi occhi diventano neri.

Forse per l'adrenalina o forse per l'istinto di sopravvivenza, stringo il piccolo animale con un braccio, apro la portiera con l'altro e mi lancio fuori dal veicolo.
Non appena tocco l'asfalto vedo l'auto prendere velocità e uscire fuori strada, andando a schiantarsi contro un albero.
Questa situazione ha dell'incredibile.

Il conducente non esce e questo riesce in parte a tranquillizzarmi, ma nel guardarmi intorno noto alle mie spalle che la figura che era caduta poco prima, inizia lentamente a rialzarsi.

Ma che diavolo sta succedendo?!

Mi rimetto in piedi e riprendo la corsa verso la casa ormai vicina. Ad un certo punto, vedo di fronte al cancello una donna alta e dai capelli lunghi, sbracciare. Sembra Audrey. No, non può essere lei: questa è più grande.

"Finalmente! Temevo di non aver fatto in tempo. Afferra la noce!", dice in fretta mentre quell'essere si avvicina sempre più,

MAKE a WISH and GO TO SLEEP #wattys2017 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora