Capitolo 8 - SCOPERTE

479 36 13
                                    



LA CAMERA DEI SEGRETI È STATA APERTA 

TEMETE, NEMICI DELL'EREDE

Queste erano le parole scritte col sangue, sul muro del corridoio del primo piano, dove la notte di Halloween venne trovata la gatta del custode.
Mrs Purr era lì, rigida come uno stoccafisso e gli occhi spalancati che fissavano il vuoto.
Silente sosteneva che fosse stata pietrificata e che gli studenti dovevano mantenere la calma. Ma la paura non faceva altro che manifestarsi in ogni mezzosangue.
Draco ripeteva a Ginevra che l'erede di Serpeverde non avrebbe mai aggredito un componente della sua Casa e che doveva rilassarsi. A quel punto, mentire le sembrava la via più facile, così si limitava a sorridergli ogni volta che lo diceva.
Molti dei suoi compagni di Serpeverde non provavano una particolare simpatia nei suoi confronti a causa della sua familiarità con i Grifondoro. Gli unici che poteva chiamare amici erano Draco, Blaise, Theodore Nott e Daphne Greengrass. Quindi per lei era impossibile non pensare che l'erede - chiunque esso fosse - non l'avrebbe risparmiata.
Man mano che i giorni passavano, alla lista delle vittime si aggiunse anche uno studente di Grifondoro: Colin Canon, un fan di Harry, che giaceva come morto in infermeria.
Ginny Weasley, compagna di banco di Colin, aveva l'aria disperata e dopo che Fred e George avevano cercato più volte di farla ridere, corse via piangendo.
- Abbiamo fatto qualcosa di sbagliato? - chiese Fred dispiaciuto.
- Secondo voi è divertente sbucare all'improvviso davanti a una persona, rischiando di farle venire un infarto? - chiese loro la giovane Serpeverde con una punta di sarcasmo.
- Però, detto così non sembra divertente - si lamentò George, dispiaciuto quanto il fratello.
- Non preoccupatevi, - disse Ginevra - le parlo io.
E detto questo seguì i passi della sua omonima.
La trovò nel bagno di Mirtilla Malcontenta, accovacciata sul pavimento, che piangeva.
- Ehi - la salutò esitante e la Weasley trasalì. - Tutto okay?
Non ricevendo alcuna risposta dalla sua amica, la Serpeverde le si sedette accanto.
- Sei sconvolta per il tuo amico?
- Ho paura - ammise con voce rotta.
- Come tutti - Ginevra sorrise amaramente mentre le accarezzava i capelli rosso fuoco. - Devi essere forte, Gingy.
Sentendo il soprannome che la Serpeverde usava fin da quando erano bambine, sorrise e l'abbracciò.
- Ti voglio bene - le sussurrò all'orecchio.

Quel giovedì pomeriggio la lezione si svolse nel modo consueto. Venti calderoni fumanti erano stati sistemati fra i banchi di legno, su cui erano poggiati bilance d'ottone e i barattoli degli ingredienti necessari. Piton si aggirava in mezzo a tutto quel fumo, facendo osservazioni pungenti sul lavoro dei Grifondoro, come sempre.
Draco, il compagno di banco di Ginevra, continuava a lanciare occhi di pesce-palla addosso a Ron e Harry. (-Mi annoio...) diceva alla ragazza che, dopo averlo pregato più volte, riuscì a farlo smettere.
Quando le loro pozioni furono ormai pronte e perfette sotto ogni aspetto, il professor Piton assegnò venti punti a Serpeverde e chiese loro di aiutare gli studenti che avevano qualche difficoltà con la preparazione, come Theodore Nott.
La sua pozione era diventata troppo liquida.
- Non ci sai fare, eh? - ghignò la ragazza derisoria e lui sorrise impacciato.
- Puoi aiutare un'incompetente?
- Posso provarci - gli rispose fingendosi altezzosa per poi ridacchiare. - Dai, ricominciamo daccapo. Allora, aggiungi due misurini di ortiche secche nel mortaio.
- Fatto.
- Aggiungi tre occhi di pesce-palla e frantuma fino a ottenere una polvere medio-fine - disse e Theodore seguì le sue istruzioni alla lettera.
- Tu lo rendi molto più facile! - commentò il ragazzo.
Ginevra gli sorrise, poi vide che qualcosa si infilò nel calderone di Pansy Parkinson ma non riuscì ad avvertirla in tempo e la sua pozione esplose, inondando la classe.
Riuscì ad abbassarsi in tempo e portò con sé Theodore, evitando di essere colpiti da quel composto che cominciò a far gonfiare il viso di Pansy come un pallone. Purtroppo Ginevra non riuscì a trattenersi dal ridere e la Parkinson la fulminò con lo sguardo.
- Sei stata tu! - esclamò quest'ultima, accanendosi su di lei che continuò a ridere seguita dal compagno.
Piton cercava di riportare la calma e di capire cosa fosse successo.
Nella confusione Ginevra vide Hermione sgattaiolare furtiva fuori dall'aula.
- Silenzio! SILENZIO! - tuonò Piton. - Tutti quelli che sono stati colpiti dagli schizzi, qui da me per farsi fare uno Sgonfiamento. Se pesco chi è stato...
Mentre una massa di Serpeverde e qualche Grifondoro si precipitava dal professore, Hermione tornò in aula e alla Serpeverde non sfuggì che sotto gli abiti si intravedeva un grosso bozzo.
Finita la lezione Harry, Ron e Hermione uscirono dall'aula quasi correndo e alla grifona cadde qualcosa, ma non se ne accorse.
Ginevra la raccolse. Era pelle di Girilacco.
'Ma che stanno combinando quei tre?'
Li seguì fino ad arrivare al bagno di Mirtilla Malcontenta che, a quanto pareva, era molto frequentato negli ultimi tempi!
Una volta entrata cercò di non far rumore e si nascose dietro la porta di uno dei bagni, origliando la loro conversazione.
- Piton sa che sono stato io - sentì dire a Harry mentre in sottofondo qualcuno (che molto probabilmente era Hermione) gettava gli ingredienti nel calderone. Poi ci fu silenzio.
- Cos'hai, Hermione? - chiese Ron.
- È sparita! La pelle di Girlacco è sparita!
- Come?
- Tranquilli - Ginevra uscì allo scoperto e i tre trasalirono. - Ce l'ho io. Devi stare più attenta la prossima volta, Herm. Pensa se vi avesse scoperto qualcun'altro... Pozione Polisucco, vero? - chiese, un po' risentita dal fatto che non l'avessero coinvolta, mentre giocava con l'ingrediente che aveva tra le mani.
- Non lo dirai a nessuno, vero? - balbettò Ron.
- Non vi preoccupate. Il vostro segreto è al sicuro con me. Ma se avete bisogno d'aiuto fatemelo sapere, chiaro? - disse restituendo l'ingrediente alla riccia.
- Grazie, Gin - disse Harry, prima che lei potesse raggiungere la porta.

Natale passò e Ginevra venne a sapere che i tre grifoni avevano approfittato delle vacanze per scoprire chi fosse l'erede di Serpeverde grazie alla Pozione Polisucco. Ma, stando alle conclusioni da loro ottenute, nessuno lo era; o almeno non si era fatto scoprire, come disse Harry quando le raccontarono tutta la vicenda.
Dopo qualche settimana, tutti gli studenti si riunirono per assistere alla partita tra Grifondoro e Tassorosso. Invece Ginevra e Hermione erano in biblioteca a cercare informazioni su quale potesse essere il mostro, che più di mille anni fa Salazar Serpeverde aveva nascosto nella Camera dei Segreti.
- Trovato niente?
- No.
Era da più di mezz'ora che cercavano un libro che spiegasse cosa fosse in grado di pietrificare le vittime. Avevano dedotto subito che la creatura (che solo l'erede di Serpeverde poteva controllare) fosse un serpente, quindi presero quanti più libri potevano sull'argomento ma non riuscirono a trovare nulla.
Si erano quasi arrese, poi Hermione urlò: - Trovato!
- Non scherzare. Di che si tratta? - le chiese la Serpeverde e lei iniziò a leggere ad alta voce.
- Dei molti, spaventosi animali e mostri che popolano la nostra terra, nessuno è più insolito e micidiale del Basilisco, noto anche come il Re dei Serpenti. Questo serpente, che può raggiungere dimensioni gigantesche e che vive centinaia di anni, nasce da un uovo di gallina covato da un rospo. Esso uccide in modo portentoso: oltre alle sue zanne, che contengono un potente veleno, anche lo sguardo del Basilisco provoca la morte istantanea.
Per un attimo cadde il silenzio tra le due ragazze, poi Ginevra esclamò: - Ma certo! Come abbiamo potuto essere così stupide?!
Hermione la guardava frugare nella sua borsa non sapendo cosa stesse cercando ma quando vide uno specchio capì.
- Ma certo! - ripeté la Grifondoro. - Il Basilisco uccide le persone con lo sguardo, ma nessuno è morto perché nessuno l'ha guardato dritto negli occhi!
- Esatto - disse Ginevra. - E probabilmente viaggiava attraverso le tubature, per questo nessuno poteva accorgersene!
E mentre tutto assumeva un senso logico, Hermione fece qualcosa che non si sarebbe mai aspettata in vita sua: strappò la pagina dal libro e vi scrisse in calce"Tubature".
- E con questo speriamo che quei due ci arrivino da soli, nel caso che noi... - lasciò la frase in sospeso mentre piegava accuratamente la pagina più volte.

Le ultime due vittime del mostro furono Hermione Granger e Ginevra Black, entrambe mezzosangue.
Ogni notte Fred Weasley andava a trovare la sua amica in infermeria, attento a non farsi scoprire dal gemello o da qualche professore che girava per i corridoi.
Quando raggiunse l'infermeria aprì la porta con calma e si avvicinò al letto di Ginevra.
La scena era piuttosto inquietante ma le accarezzò la mano fredda come il ghiaccio che era poco distante dal suo viso. Sulle sue labbra c'era un leggero sorriso.
- Sei sempre la solita - commentò Fred ridendo amaramente. - Ti lascio sola un secondo... e guarda cos'è successo.
Sospirò e i suoi occhi iniziarono a pizzicargli.
Dopo aver fatto un sospiro lunghissimo Fred decise di fare quello che, da qualche tempo, desiderava fare ma che non aveva mai avuto il coraggio di compiere. Si chinò verso la ragazza e le diede un casto bacio sulle labbra fredde.
- Ah, guarda che mi fai fare, Blacky - si finse esasperato. La guardava in attesa che lei parlasse o arrossisse. Si sarebbe accontentato anche di una sfuriata, ma non successe nulla. - Non so se puoi sentirmi, ma io te lo devo dire... Mi manchi, Ginevra - sorrise e avvertì che i suoi occhi si facevano sempre più umidi. - Mi mancano i tuoi sorrisi, il suono delle tue risate, i tuoi scherzi... Voglio che torni da me. Ti prego... svegliati.
Sentì un rumore aldilà della porta e per paura che fosse Madama Chips, se ne andò dopo averla guardata un ultima volta.
I giorni seguenti furono molto intensi per i Weasley. La piccola Ginny era stata rapita e portata nella Camera dei Segreti, ma fortunatamente venne salvata da Harry che aveva sconfitto il Basilisco.
Tutti gli studenti attendevano con ansia che i ragazzi che erano stati pietrificati facessero il loro ingresso nella Sala Grande.
E quando Ginevra e Hermione vi entrarono vennero letteralmente assalite dai loro più cari amici. George strinse forte a sé la Serpeverde e le diede un bacio sulla guancia che irritò un po' il gemello. Ma quando la ragazza lo vide e gli regalò uno dei suoi sorrisi più belli, Fred l'abbracciò con così tanto vigore da sollevarla da terra.
- Ben tornata - le sussurrò.



ANGOLO AUTRICE:
Allora... Che ne pensate? >w<
Fred ha baciato Gin! \OoO/
Se avete domande, chiedete pure, vi risponderò molto volentieri e magari farò qualche spoiler... forse.
Vi do appuntamento al prossimo capitolo dove introdurrò il terzo anno.
Fatto il misfatto!
18Ginny18  

Secrets《THE BLACK CHRONICLES》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora