- COME HAI POTUTO? COME? - continuava a urlare James Potter.
Non gli importava se stesse sanguinando, ignorava qualsiasi cosa intorno a sé. Tranne la sua rabbia per Sirius.
Lily, ormai in lacrime, li supplicava di smetterla di picchiarsi e il primo a darle ascolto fu James, che lasciò la presa dalla camicia di Sirius.
Quest'ultimo si mise a sedere, iniziando a tastarsi le ferite. Alternava lo sguardo da James, che si allontanava a grandi falcate, a Lily, che si era accasciata a terra piangendo.
Avevano fatto un'errore dopo l'altro. Non avrebbero dovuto innamorarsi.
Perché lo avevano fatto?!
Sapevano entrambi che James era innamorato di lei da anni e quando anche Sirius - da bravo codardo e meschino qual'era - aveva iniziato a provare qualcosa, non aveva esitato a nasconderlo al suo amico.
Per loro era un sentimento incontrollabile, un'attrazione troppo forte, quasi magnetica che li obbligava a restare vicini. Credevano che non ci fosse niente di male a rubasi qualche bacio, che con il passare degli anni si trasformavano in qualcosa di più.
Quanto si sbagliavano...
Sirius era deciso a sistemare le cose. Aiutò Lily a rimettersi in piedi e la lasciò lì, con la promessa di risolvere tutto.
Probabilmente era un pazzo ad andare incontro a chi in quel momento l'avrebbe voluto morto, ma se ne sarebbe pentito in un altro momento.
Aveva rovinato tutto e doveva rimediare.
- James! - lo chiamò, una volta averlo trovato.
- Vattene - gli urlò dandogli le spalle.
- No.
- Non voglio vederti!
- Okay - disse Sirius alzando le spalle. - Allora ascolta.
James strinse i pugni ma non accennò a voltarsi.
Sapendo che gli prestava ascolto, Sirius iniziò a parlare. - Io e Lily ci siamo amati e io te l'ho nascosto. Ma quando mi ha rivelato che ti amava, mi sono subito fatto da parte. So che vorresti, come minimo, darmi fuoco per quello che ti ho fatto... ma se lo fai non potrò scusarmi.
James sbuffò. - Sei un bastardo - disse voltandosi. La sua espressione era colma di risentimento, i suoi occhi lasciavano intendere che avesse pianto.
Sirius abbassò il capo, sentendosi terribilmente in colpa. La maggior parte di quello che gli aveva detto erano solo bugie, anche se dette a fin di bene. Sapeva di non meritare il perdono del suo migliore amico. Aveva rovinato il loro rapporto di amore quasi fraterno per una ragazza...
I rimorsi lo stavano divorando, nella sua testa era presente la voce di James che lo chiamava ripetute volte "Traditore" o "Bastardo". Meritava anche di peggio, ma non poteva aggravare la situazione dicendogli tutta la verità. Dicendogli che era stato lui a lasciare Lily perché non voleva perdere la sua amicizia.
Ma era stato tempo sprecato...
Dopo aver passato quei minuti di silenzio pensando solo ad odiarsi, non si era accorto di quello che James stava per fare. Sotto lo sguardo confuso e commosso di Lily, che aveva assistito a tutta la scena a loro insaputa, Sirius rimase interdetto quando venne stretto in un abbraccio.
- Ti avrei già ucciso se non fosse che ti voglio bene - disse James lasciandosi andare a una piccola risata.
- M-mi perdoni? - chiese Sirius, stupito fino all'inverosimile.
- Il passato è passato, Felpatuccio mio - ridacchiò scompigliandogli i capelli.
L'eco delle loro risate accompagnò Ginevra in un altro ricordo, dove vide sé stessa appena nata.
Era fra le braccia di Lily che, quando vide i suoi occhietti aprirsi dopo un piccolo sbadiglio, non poté fare a meno di sorridere.
James e Sirius si erano avvicinati in silenzio, per poter ammirare la piccola che da quel momento in poi sarebbe stata circondata dal loro amore.
Appena posò lo sguardo su di lei, Sirius non riuscì a distoglierlo a causa della bellezza che emanava.
- Ciao, principessina - le sussurrò sfiorandole la manina paffuta.
- Come ci si sente, papà? - gli chiese James in tono scherzoso.
Senza smettere di sorridere a sua figlia, Sirius rispose: - Mi sento come se stessi sfiorando il cielo con un dito.
Il tempo tra un ricordo e l'altro mutò in un istante.
Mentre delle ombre prendevano la forma dei suoi genitori, Ginevra sentì riecheggiare la voce di Lily: "Ora papà ti da la pappa!".
Davanti a sé trovò Sirius che cercava di imboccare una bambina di ormai un anno, impresa piuttosto ardua dato che era entrata nella fase "capricci".
- Dai, un'ultimo cucchiaino - la pregava con un broncio pronunciato. - Non vuoi che la mamma mi da botte, vero?
- Gno... - sbuffò la piccola.
- E allora apri la boccuccia.
Le sue labbra rosa e paffute disegnarono una O e il padre la imboccò, ripulendole le sbavature sul mento col cucchiaino.
- Brava la mia piccola! - esultò Sirius sollevando i pugni in aria e lei gli regalò un gran sorriso mostrando le sue irresistibili fossette.
- Ti sei rincitrullito, Felpato? - commentò James appoggiato allo stipite della porta, ridendo della vocetta che aveva emesso il suo amico.
Un ridacchiare acuto attirò l'attenzione dei due uomini.
- Incillullito! - disse la piccola continuando a ridere.
- Ti diverti, eh? - le chiese Sirius allungando le braccia per prenderla nel momento stesso in cui si tendeva verso di lui. Sfilò la sua bacchetta dalla tasca e la offrì a sua figlia: - Facciamo diventare i capelli dello zio James verdi?
La bambina sfoderò un gran sorriso, afferrò la bacchetta e prese ad agitarla contenta.
- Ti odio quando la usi come arma vendicativa! - disse James per poi iniziare a correre.
- Mai chiamare Sirius Black "rincitrullito" - lo canzonò, incoraggiando sua figlia ad agitare la bacchetta fino a farne uscire delle piccole scintille colorate.
La scena cambiò e Ginevra entrò in una stanza buia dove Lily cercava di svegliare sua figlia, che urlava senza sosta.
- Mamma! Mamma!
- Sono qui, amore. Sono qui... - continuava a ripeterle.
Poi, James si avvicinò alla moglie. - Ho avvertito Sirius. Dovrebbe arrivare a momenti - disse. - E ho mandato un Patronus a Silente.
La piccola continuava a urlare, facendo raggelare il sangue ai coniugi Potter.
- Papà!... No... no... Tio James, altati! - strillò per poi spalancare gli occhi e precipitarsi tra le braccia della madre. - Mamma! Tai bene?
- Sto bene, amore - promise Lily, baciandole la testolina. - Non avere paura, era solo un brutto sogno... sei al sicuro.
- E papà? - chiese la bimba allarmata.
- Sta arrivando. Stai tranquilla - disse James accarezzandole la guancia e sorridendo rassicurante.
- Ti vollio bene, tio James - lo abbracciò per poi scoppiare a piangere. - Non te ne andale!
- Non vado da nessuna parte, pulce - le sussurrò James, poi il suo sguardo incrociò quello di Lily e vide riflesso nei suoi occhi lo stesso panico che sapeva presente nei suoi.
- Sono qui! - esclamò Sirius precipitandosi all'interno della stanza. - Cos'è successo?
Non appena la bambina si tuffò tra le braccia di Sirius, lo strinse così forte da spaventarlo. Perché per lui non c'era niente di paragonabile al terrore che gli chiudeva lo stomaco, al pensiero che accadesse qualcosa a sua figlia. E quando la sentì piangere e rannicchiarsi contro il suo petto, ebbe un tuffo al cuore.
Poco dopo, bussarono alla porta e James sfrecciò verso di essa. Lily e Sirius si guardarono in quel silenzio teso. Le labbra di lei impallidirono quando sentì la voce di Albus Silente nel corridoio.
La bambina riuscì a calmarsi tra le braccia del padre, senza mai abbandonare la stretta che li univa. Lui le sussurrava di non avere paura e che l'avrebbe protetta da qualsiasi pericolo, riportando il sorriso sulle labbra di sua figlia.
Il vecchio mago entrò nella stanza, interrompendo quel piccolo attimo d'amore tra padre e figlia. Il suo sguardo vagò nella stanza fino a trovare la fonte della sua ricerca.
Silente si mise di fronte a Sirius, inclinò appena il busto ed esaminò attento il volto della bambina.
- È uguale al papà - disse con voce bassa e calma, poi, come se non potesse farne a meno, le sorrise.
Lei gli lanciò uno sguardo timido da sotto le lunghe ciglia per poi sprofondare fra le braccia di suo padre.
Il vecchio sorrise ancora. - Ho saputo che hai un bellissimo nome. Posso sapere qual'è? - le chiese mantenendo il tono di voce basso.
La bambina si scostò leggermente per guardarlo negli occhi.
- Ginela - sussurrò a un tratto.
- È un nome molto bello - commentò il mago. - Non come il mio! Sai, è così lungo che quasi tutti si addormentano quando lo dico. - Dopo essersi scambiati un sorriso divertito, Silente le chiese cosa avesse sognato quella notte da farla spaventare così tanto.
- Una pelsona cattiva - rispose la piccola scurendosi in volto. - Facea male allo tio James e alla mamma. Non ti altavano più... io li chiamavo ma non ti muoevano - si strinse al petto di Sirius e iniziò a singhiozzare. - Poi mi poltavano via il mio papà! - scoppiò in lacrime, venendo avvolta dal caldo abbraccio del padre.
Silente cominciò a misurare la stanza a lunghe falcate, verso la porta e ritorno, avanti e indietro, come se fosse solo, lo sguardo corrucciato fisso sul pavimento.
- Che cosa può significare, professore? - chiese James, fermandolo.
- Spero solo di sbagliarmi... ma appurerò la faccenda - disse incamminandosi verso la porta d'ingresso. - Se dovesse fare qualche altro sogno come questo, chiamatemi subito.
A quel punto Ginevra tolse la faccia dal piccolo vassoio e il suo sguardo andò subito ai due uomini nella stanza, pronti ad ascoltarla.
Quando provò a fare un solo passo, la testa iniziò a ruotarle e si sentì improvvisamente stanca. Aveva bisogno di dormire.
- Com'è possibile? È tutto così confuso... - disse con voce rauca.
Cercava di mantenente l'equilibrio rischiando comunque di cadere, ma per sua fortuna Remus era lì a sorreggerla.
- Vedi, - iniziò Silente - io credo che tu sia una sorta di veggente. Quando eri solo una bambina, continuavi ad avere incubi sulla morte di tua madre e di James Potter per mano di Voldemort. E che tuo padre veniva portato ad Azkaban.
- Veggente? - mormorò lei passandosi una mano tra i capelli, sempre più confusa.
Perché le stava succedendo tutto questo?
ANGOLO AUTRICE:
Ecco la seconda parte dei ricordi di Lily.
Povero Ramoso... accetta la sua natura di cornuto! Ahahha
*James Potter fulmina con lo sguardo l'autrice*
SCUSAMI TANTO JAMES!!!! T-T
Scherzi a parte. Io amo James e ho cercato di renderlo il più dolce possibile.
Vi confesso che questo capitolo non mi convince molto, ma le scene tra Sirius e Ginevra mi hanno spinta a pubblicare.
Se avete dei dubbi, non esitate a chiedere :D
Ringrazio tutti voi che continuate a leggere e seguire questa storia.
Alla prossima
18Ginny18
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Secrets《THE BLACK CHRONICLES》
Fanfiction🏆#2 nella lista Fanfiction Harry Potter al concorso 𒊹|🦋Butterfly Contest🦋|𒊹 di giulia__melis - 31/01/2021 ATTENZIONE! Questa storia è adatta ad ogni fascia di età. Può contenere tematiche dolorose (morte, separazioni, sofferenze...). ...