Π

75 17 13
                                    


paradiso (ponte ponente, ponte P-)



c'era il plenilunio, quando la puttana parassita si concedeva al piagnisteo sul patibolo [lagrimando oro nero — petrolio — e fumando una delle sue pipe]:

viveva in simbiosi coi suoi patemi, parabole della sua paranoia, e leccava le sue ferite narcisiste allo stesso modo in cui leccava cazzi — lo faceva giusto per ricucire gli squarci dei suoi innumerevoli peccati.


(una magra piaga del paradosso, la nostra tessitrice di pestilenze).



"COSÌ PASSA LA GLORIA DEL MONDO!", diceva tra sé e sé.




lei, pianta di pettegolezzo e pensiero di purificazione,

aspettava, trepidante, il purgatorio,
ché l'inferno non era proprio la sua destinazione.













---






















nota: [non so essere poeticamente volgare come Baudelarie e Catullo, ma vorrei imparare (cambiare le carte in tavola e creare scompiglio)!]

un ringraziamento speciale va a petrovxfire, che ha fatto un lavoro spettacolare con la cover di questa insulsa raccolta di OS.














Autogrill's CrisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora