r.o.t.s.

66 16 20
                                    



sacro fuoco (gelosia che prende per il collo)




Finché il vino sta nel fiasco, è inutile fare ipotesi sulla sua qualità: questa è la conclusione a cui sono giunta ora che cammino, funambola, nuda e ubriaca, su questo spago sfilacciato

(e che sia persa nel circuito cieco delle tue insulse parole, o che sia criptata nell'intonaco scrostato di questo palazzo, ti giuro che ci sono veramente in piedi su questo spago).



Finché il vino sta nel fiasco, poi, sento sollievo al mio dolore — te ne potrei parlar per ore: la cornice delle colpe di Giuda ha tipici fiori rosa, mentre la mia ha solo un candelotto verniciato [faccio pena anche come peccatrice]

(e che sia la regina, o che sia l'ignava, mi sento comunque la tua schiava).



Finché il vino sta nel fiasco, io non mi brucio: ma topazio — ti sto personificando nei tuoi occhi —, sta' attento, ché giochi col fuoco

(e che sia la candela, o la miccia, andrà lo stesso a finire che c'incendieremo tutt'e due).


E poi, finché il vino sta nel fiasco, io non mi butto: tu sei là sotto e sei tentazione, è vero, ma so che averti per una vita intera non mi gioverebbe

(però mi divertirebbe l'idea di morire solo per strapparti dalle sue braccia).





















E dimmi solo questo — dimmelo ora che cammino funambola, nuda e ubriaca, su questo spago sfilacciato —: l'amore che provi verso di lei è pantomima o verità?






















---






nota: [benvenuti nel meraviglioso mondo della gelosia! con il prezzo del biglietto, ottieni un notevole mal di testa, un impulso quasi irresistibile di commettere un omicidio, e un notevole complesso di inferiorità].












---











Autogrill's CrisesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora