foglie di silenzio (andirivieni corvino)
Ping pong. Avanti indietro. Ping pong, avanti indietro.Ti sconquassavi l'animo per finire una partita di flipper a cui sapevi di aver perso in partenza: ping pong, ti perdevi, ping pong, tornavi — ché la luce pensavi di averla ritrovata — ping pong, restavi e ping pong, sparivi perché dovevi prendere parte un'altra volta a quel gioco catatonico.
Sfibrato e incazzato nero, facevi i gradini due a due, spossato e rancoroso, le percorrevi di nuovo, le scale, e ti chiudevi in stanza coll'unico fine di pigliarti un momento d'aria — ché, ad un certo punto, ti serviva proprio quel silenzio strappato con le unghie e con i denti al bastardo cuore di cervo che ti faceva dannare.
Ping pong. Avanti indietro. Ping pong, avanti indietro.
Pensavi che non fosse nocivo tutto 'sto viavai, credevi non gravasse sulle tue ossa piccine e insignificanti e gracili: ping pong, stavi a casa — incagliato tra quelle quattro mura distrutte dall'odio scaturito dallo schifo ch'era la mutua incomprensione — gli occhi tuoi sciabordavano di lacrime, credi che non me ne sia accorta?
E quindi ping pong, non ne parlavi [per orgoglio o inettitudine] e ping pong, pudico (o forse è il caso che dica "nauseato"?), te ne stavi zitto.
Ping pong. Avanti indietro. Ping pong, avanti indietro.
Ce n'è voluto, però, dopo un po' ti sei snaturato: maturato e inviperito sei diventato e hai fatto bene! (forse...)
Le hai forgiate, le insicurezze, l'hai allevato, l'odio, e sei stato bravo, ché l'hai usato a tuo favore: ora quelli che t'hanno fare ping pong, avanti indietro ti temono — perché credono che ci sia qualcosa di subdolo in un soggetto che prova emozioni autentiche.
Ti criticano e allora tu non sai che fare: ti stanno mettendo in confusione e t'hanno fatto salire un'altra volta la nausea...
decidono di tornare a distruggerti perché l'unica cosa che a loro piace fare, alla fin fine, è danzare tra le macerie... e ricostringere te a continuare quell'esasperante partita di flipper dove tu sei la pallina succube e loro i giocatori manipolanti.Non lo trovi snervante, dico io? Voglio dire, non ti svincolerai mai da questi lacci ferrei che ti tengono prigioniero. È a dir poco avvilente. Ma va be', giacché ci siamo, te lo ricordo... è giunta l'ora: da adesso devi essere dedito a quel tuo catartico
Ping pong. Avanti indietro. Ping pong, avanti indietro.
.......
nota: [Le mie parole sono menzogne e sciocchezze che mi consentono di cercare la Verità; scusatemi se non hanno pienamente senso, ma parlare a vanvera, spesso, mi aiuta a comprendere ((comunque questo scialbo filone di significanti è tratto dalla buona, vecchia Wheeling Chaos... ve l'ho riproposto con qualche variante, ma la sostanza, in fondo, quell'è))].

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Autogrill's Crises
RandomLa Noia, con l'occhio di lacrime tutto appannato, fuma la pipa e sogna la forca nel suo tardo cervello. E ora dimmi, caro lettore: conosci bene quanto me questo subdolo, delicato e famelico mostro? (Raccolta di pretenziose OS autoconclusive e prive...