Parte 15

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<<Taemin>> lo chiamò Key dandogli delle piccole gomitate per richiamare la sua attenzione.

<<Mh?>>

<<Guarda un po' chi c'è li?>> disse indicando un punto ben preciso della palestra. Il più piccolo si tolse l'asciugamano che aveva premuto sul viso, spostandolo sulla testa e facendolo ricadere per i lati, per guardare nella direzione indicata dal suo Hyung.

Appena inquadrò il soggetto del loro discorso, si bloccò di scatto, gli occhi fissi su quella figura che tanto apprezzava, il cuore che batteva all'impazzata. Vide quel ragazzo, per la prima volta, quando decise di iscriversi alla "Sport House" e da quel momento, ogni qual volta se lo trovasse dinanzi, non riusciva a togliergli li occhi di dosso. Lo trovava perfetto, in ogni suo particolare, i capelli scuri che ricadevano sui suoi occhi grandi, la pelle ambrata, la sua strana e contagiosa risata, il suo dolce sorriso. Tutto di lui riusciva ad ammaliare Taemin, ma il più piccolo non era mai riuscito a scoprire nulla sul suo conto. Sapeva che il moro era ben conosciuto da tutti nella struttura, ma il piccolo era troppo timido per chiedere.

<<E ti pareva che non si incantava>> disse Key ridacchiando al discapito del minore. <<Pianeta terra chiama Taemin. Taemin. Oi. Razza di idiota riprenditi>> cominciò a scuoterlo fino a risvegliarlo dai suoi pensieri.

<<Ma quanto è bello Hyung>> piagnucolò aggrappandosi al suo braccio.

<<Già, è proprio un bel ragazzo. Peccato pensi di non essere abbastanza>> ridacchiò prima di bloccarsi sul posto, "merda ho parlato troppo pensò", si voltò lentamente fino a notare il biondo osservarlo attentamente.

<<E...tu...questo...come...lo...sai>>

<<Ehm...vedi...io...ehm...l'ho solo sentito dire in giro>> disse in preda al panico. <<Oh ma guarda quanto si è fatto tardi, devo scappare Taemin devo dar da mangiare al pesce rosso>> disse precipitandosi verso la porta degli spogliatoi per scappare da quella situazione.

<<Tu non hai un pesce rosso Hyung, torna qui non scappare>> urlò seguendolo ma non riuscì mai a raggiungerlo, perché nemmeno lui seppe come, ma si ritrovò di faccia sul pavimento. Si alzò velocemente sperando che nessuno lo avesse visto, diede una rapida occhiata intorno a lui, ma sfortunatamente, trovò il moro ad osservarlo curioso. Tutte le possibili tonalità di rosso attraversarono la sua faccia mentre raggiungeva gli spogliatoi più veloce che mai, deciso a uccidere Key.

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