Parte 6

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Minho si trovava nello spogliatoio della struttura sportiva che ormai da anni frequentava. Suo padre era un importante e conosciuto allenatore sportivo, per questo motivo aveva spronato il figlio all'attività sportiva sin dalla tenera infanzia. Frequentava la "sport house" ormai da diversi anni, quelle mura erano ormai contenitrici dei suoi sfoghi. Suo padre desiderava una carriera sportiva per il figlio, da concludersi poi come allenatore e un'amorevole famiglia. Ma Minho desiderava qualcosa di diverso, ma non ha mai avuto il coraggio di dirlo, se non a sua madre con cui riteneva fosse più facile parlare, poiché lo aveva sempre incoraggiato a seguire il suo cuore e non le parole del marito.

Ricorda ancora quando le confessò di essere attratto dai ragazzi e le sue parole "Figlio mio, non darti pene. Chiunque sia la persona che tu scelga di avere accanto, che sia un ragazzo o una ragazza, per me l'importante è che ti renda felice".

Ricorda ancora le lacrime versate quando capì veramente cosa volesse fare nel futuro, e la paura di parlarne con la figura maschile che riponeva così tante speranze in lui. Minho infatti voleva diventare un idol, ma nonostante fossero anni da quel giorno, ancora non era riuscito a farne parola.

Era appena uscito dalla doccia dopo il suo allenamento giornaliero quando le voci di due ragazzi attirarono la sua attenzione.

<<Oh Oh il nostro Taemin si è preso una cotta??>> lo canzonò Key.

<<Non dire idiozie Hyung, è solo un idiota pervertito>>

<<Eppure parli sempre di lui>>

<<Ne parlo solo per renderti partecipe dei suoi discorsi senza senso>>

<<Certo certo, e io non ne capisco un tubo di moda>>

<<Beh...>> lo prese in giro il più piccolo sapendo quando l'argomento fosse caro al suo Hyung.

<<Ma almeno sai come si chiama?>>

<<Minho>>

Rimanendo nascosto dietro lo sportello del suo armadietto,osservo i ragazzi allontanarsi velocemente per raggiungere la sala di danza. Pian piano si vide comparire davanti le poche chat di quei giorni, unendosi come pezzi di un puzzle al suo nome appena pronunciato e al nome del ragazzo. Quindi quel tenero ragazzino innocente frequentava la sua stessa struttura, si chiese come fosse stato possibile non averlo mai visto dato il fisico e quel bel faccino che si ritrovava. 

<<Ti ho trovato piccolo Taemin>>  disse mentre un sorriso malizioso si faceva strada sul suo viso.

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