Parte 22

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Chiedo scusa se sto aggiornando poco, ma attualmente sto svolgendo due lavori, così non ho tempo per aggiornare. 

Grazie ad una tromba d'aria sono potuta rientrare prima. 

Amiamo le trombe d'aria insieme <3

Taemin aveva perso il conto dei messaggi mandati al maggiore. Erano ormai diversi giorni che non aveva sue notizie e, nonostante fosse dura ammetterlo, l'attesa lo stava uccidendo.

Si era reso conto di sta dando di matto, peggio di Key davanti alla nuova collezione della sua marca preferita e, la cosa lo preoccupava. Sapeva che non avrebbe risolto nulla per via telematica, optò per lo stalkeraggio di Jonghyun, ma non riuscì ad ottenere le risposte che cercava. Così, in estremis, passò alla maniere forti.

Percorse il tratto che lo separava dalla scrivania del ragazzo, troppo occupato con delle scartoffie per notare la sua presenza, con passi pesanti e rumorosi, batté forte le mani sul legno del piccolo mobile facendolo sobbalzare fino a farlo cadere dalla sedia.

<<Taemin ma sei matto? Mi hai prendere un colpo, che ti prende?>>

<<Lui dov'è?>> chiese utilizzando un tono sicuro e serio. Nulla avrebbe potuto farlo demordere. Era intenzionato a parlare con quell'idiota, e non sarebbe andato via senza delle risposte.

<<Non so di chi stai parlando>> rispose, lasciando però trapelare la sua indecisione. Il maggiore era preoccupato per il suo amico, aveva provato in tutti i modi di staccarlo da suo divano, ma nulla aveva funzionato. Per un momento pensò che la cura per il suo malessere fosse proprio Taemin. Ma aveva fatto una promessa, non poteva rivelare la sua identità.

<<Oh avanti, piantiamola con questa storia. Tu sei preoccupato per lui, e si vede. Io sono preoccupato per lui, l'idiota non risponde ai miei messaggi, non ho il suo numero per chiamarlo, ma dubito risponderebbe. Quindi ora mi dirai, gentilmente, dove posso trovarlo in modo che possa prenderlo a calci>>

<<Pensi che ti direi il suo indirizzo dopo averlo minacciato?>> ridacchiò.

Taemin sapeva quanto leale potesse essere il maggiore verso il suo amico, conosceva bene il suo carattere, decise così di giocarsi la sua ultima carta. Convinto di aver la vittoria in pugno ghignò malefico, facendo deglutire fortemente il maggiore. Poteva sembrare tenero e coccoloso, ma quando voleva era capace di portare un senso di inquietudine nella sua preda. Lo prese per il colletto e lo sollevo da terra, quel tanto da portarlo alla sua altezza.

<<Oh mi dici dove trovo l'idiota pervertito, o...porto...Key...in...uno...strip-club...per...soli...uomini>> puntualizzò le ultime parole quasi fossero un pugnale nel petto.

<<E perché questo dovrebbe preoccuparmi?>>

<<Non fare il finto tonto. So tutto sulla vostra relazione, il perché lo nascondiate ancora non l'ho capito, ma siete due idioti ed è comprensibile. Ma non credo ti faccia piacere che io lo porti in certi posti. Sarebbe della carne fresca in una gabbia di leoni>>

Il castano deglutì ancora più rumorosamente, se possibile. Staccò le mani di Taemin dalla sua maglia per tornare con i piedi per terra, prima di sospirare arrendevolmente.

<<Come lo sai?>>

<<Ti ho stalkerato>>

<<E lo dici come se fosse la cosa più normale del mondo>> nonostante la frase, anche la sua reazione fu totalmente tranquilla a quella scoperta. Forse era quello che voleva. Forse finalmente avrebbe potuto amare il suo ragazzo alla luce del sole. Ma come l'avrebbe presa key? Sicuramente avrebbe dato di matto, come suo solito, ma si sarebbe tranquillizzato dopo aver parlato con Taemin.

<<Volevo scoprire dove si trova, pensavo andassi da lui>>

<<Allor fai schifo come stalker>>

<<Perché?>>

<<Perché sono andato da lui ogni giorno>>

<<Ah>> quelle poche parole furono come una doccia fredda, ma nonostante questo non tollerò a lungo il cambio di discorso<< Allora? Parla! O l'indirizzo o Key in uno strip-club. Magari abbracciato ad un palo in tanga fa il suo effetto>>

<<Ok parlo>>

Poco tempo dopo, Taemin lo salutò trionfante dopo aver ottenuto ciò che voleva. Si diresse verso casa di Minho inizialmente a passo svelto, poi, non sapendo nemmeno lui come, si ritrovò a correre, come se ne dipendesse la sua stessa vita. 

Kakao (sweet) talk~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora