Capitolo 6

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Il giorno dopo a scuola le mie emozioni erano un misto tra felicità, agitazione, gioia, ansia...ero agitata perché era la mia prima festa, a casa di Luca inoltre, ma per questo ero anche molto contenta.

E quel giorno avevo anche interrogazione di storia ovviamente, fantastico!

<<Hey, tutto bene?>>
<<Sì, Luca. Sto bene, sono solo... agitata per l'interrogazione, se il professore mi chiama.>>
<<Non preoccuparti, tu sei brava. Non ci pensare fino all'ora di storia e starai meglio.>>
Mi sorrise e io gli feci un timido sorriso, quindi fu lui a rompere il silenzio.
<<Pronta per sta sera?>>
<<Sì più o meno. Diciamo che non so cosa aspettarmi, ma sono contenta.>>
<<Tranquilla, non c'è niente di cui preoccuparsi sta sera, è solo una festa per divertirsi un po'.>> disse facendo spallucce.
<<Okay...>> "Mi fido" aggiunsi dentro di me.

                           ***

Mancavano pochi minuti al suono dell'ultima campanella e quindi tutta la classe era in fermento per sistemare gli zaini.
Chiusi il mio zaino poco prima che la campanella suonasse e poi uscii con Isa per andare a casa sua.

Arrivata a casa della mia migliore amica pranzammo con la pasta preparata da suo fratello Tommaso.

<<Ti va di guardare un film?>> propose Isabella.
<<Sì, ma prima facciamo i compiti.>> decisi io.
<<Ma dai no! Guardiamo Twilight.>>
<<Stai cercando di convincermi, tentandomi con il mio film preferito?! Eh no cara, prima i compiti.>>
<<E va bene, secchiona.>> disse Isa esasperata.
<<Ho vinto io!>> urlai prima di andare in camera sua.
Non è che mi andasse di fare i compiti, avrei volentieri visto prima il film, ma ero fatta così: l'avevo detto e andava fatto, e questo faceva impazzire la mia cara amica.

Era sempre stato difficile fare i compiti con Isabella, dato che non faceva che distrarsi e lamentarsi e il più delle volte dovevo farglieli copiare perché finivo molto prima di lei. Avrei dovuto farle il solito "discorsetto" per farla concentrare ma non ne valeva la pena: avevamo pochi compiti e niente da studiare poiché oggi ero stata interrogata in storia con un buon risultato e Isa invece lo stesso la settimana prima.

<<Isa io ho finito.>> annunciai. <<Te li faccio copiare se per la festa mi fai indossare i pantaloncini e non il vestito.>> Isa mi guardava malissimo, cercando di capire qual era l'ipotesi migliore.
<<E va bene niente vestito.>>
<<Ho vinto ancora io.>> dissi con un sorrisetto.
<<Già.>> sbuffó Isa.
Scoppiai a ridere e lei si uní a me.

Quando finì di copiare i compiti scendemmo al piano di sotto per guardare il film.
Twilight era il mio film, ed anche libro, preferito: amavo quella meravigliosa storia d'amore che durava per sempre, era l'amore che sognavo.

In seguito scegliemmo i vestiti ed anche borse, scarpe, trucchi ed acconciature, per quella sera.

Tra le cose che avevo portato e quelle di Isa scelsi un paio di pantaloncini neri a vita alta con sotto le calze dato che eravamo a fine novembre, con un top argento che lasciava appena un po' di pelle scoperta, un maglioncino nero, degli stivaletti chiari con un po' di tacco e una borsettina nera.

Isa invece aveva un vestito abbastanza aderente blu lungo fino a metà coscia con una cintura argentata, le calze, un maglioncino blu, una borsetta blu con le paitte e delle scarpe con il tacco argentate che riusciva ad usare benissimo al contrario di me.

Dopo cena indossammo i nostri outfit e poi penssammo anche a trucco e capelli.

Io mi truccai con matita nera, mascara e lucidalabbra rosa.
Anche Isa si truccó così, ma usò il rossetto rosso al posto del lucidalabbra.

Per l'acconciatura ci pensó Isa. Mi fece uno chignon con dei ciuffi lasciati fuori che mi incorniciavano il viso.
Lei si fece uno chignon basso sul lato destro.

Eravamo pronte, mi piaceva davvero com'eravamo preparate.
Ma io ero completamente in ansia in quel momento.

Alle 21:00 salimmo in macchina e Tommaso gentilmente ci accompagnò a casa di Luca.

                            ***

LUCA'S POV
Avevo già fatto delle feste a casa mia ed avevo partecipato ad altre, ma non ero mai stato tanto agitato come quella sera.
Continuavo a passarmi le mani tra i capelli, a tamburellare i piedi a terra e il cuore batteva più veloce. L'agitazione mi stava divorando. Tutto questo per lei? A quanto pareva sì.

Andai di nuovo a controllare se all'angolo di casa mia trasformato in bar ci fosse ancora da bere, anche se c'ero stato poco prima, e nonostante la musica alta sentii suonare un campanello.

Mia sorella andò ad aprire e mi urló dalla porta: <<Luc c'è qualcuno per te.>>
Così mi avvicinai e vidi quello che avevo aspettato tanto di vedere ma che allo stesso tempo non avrei voluto.

Mi persi in quegli occhi verdi, quella sera valorizzati dalla matita nera e dal mascara.
Quasi non mi accorsi della sua amica e per un tempo che a me parve un eternità, anche se in realtà saranno stati pochi secondi, rimasi lì imbambolato a guardarla nella sua bellezza: il viso, i vestiti, i capelli e ancora gli occhi.
Probabilmente ero davvero innamorarato.

Spazio autrice
Ciao, scusate se ci ho messo tanto per questo capitolo. Nel prossimo saremo nel cuore della festa, spero di pubblicarlo al più presto.
~Dile


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