Luca era impietrito a fissarmi e per un po' mi persi in quegli occhi verde acqua, ma in seguito la timidezza e la vergogna presero il sopravvento e abbassai lo sguardo. Questo gesto sembrò risvegliarlo dai suoi pensieri: <<Venite avanti...e godetevi la festa.>> ci disse Luca e noi entrammo.
Isa mi trascinó verso l'angolo della casa trasformato in bar, dove incontrò una nostra compagna e le chiese un consiglio su cosa bere. La ragazza le consiglió la vodka, elencando i vari gusti che c'erano: pesca, fragola e ciliegia.
Isa ordinò al ragazzo dietro a quella specie di bancone, che scoprii chiamarsi Leo, una vodka alla pesca ed anche una vodka alla fragola per me.
Non avevo mai bevuto, e non avevo neanche pensato al bere durante la festa fino a quando mi ero ritrovata quel bicchiere davanti. "Forse non dovrei farlo, sono troppo piccola." pensai. Ma la voglia di divertirsi e di provare quell'esperienza prese il sopravvento.
Portai il bicchiere alle labbra e sentii il liquido scendere dentro di me scaldandomi e bruciandomi la gola; chiusi gli occhi con una smorfia ma subito dopo assaporai il gusto della vodka unita alla fragola.
<<Buono eh?!>> ridacchió Isa.
<<Sì...>> ammisi; e sorrisi per il mio primo alcolico.***
Molte persone si muovevano nel salotto a ritmo di musica, altri bevevano, chiacchieravano e qualche coppia si baciava. Ormai avevo constatato da sola che non c'era solo la nostra classe.
Mentre guardavo sorridendo Isabella che ballava scatenata, un ragazzo più grande di me e un po' ubriaco, mi venne addosso rovescindo il contenuto del suo bicchiere sulle mie gambe.
<<Oh, scu...sami.>> mi disse il ragazzo con un singhiozzo.
Avrei voluto insultarlo, o almeno provarci, ma decisi di lasciar perdere: <<Non importa.>>Andai in bagno per pulirmi un po' da quel liquido che constatai essere birra, purtroppo l'impresa non andò a buon fine e finii solo per in grandire la chiazza bagnata, anche se almeno tolsi un po' l'odore. Fui tentata di togliermi le calze dato che poteva sembrare chissà cosa e mi davano un po' fastidio, ma alla fine decisi di tenerle lo stesso.
Quando uscii dal bagno mi ritrovai davanti Luca. "Cosa ci fa qui? Mi stava cercando o gli serve solo il bagno?"
<<Ciao...ehm...ti stavo cercando.>> confessó grattandosi la nuca.
<<Davvero?>> dissi con un po' troppa sorpresa di quanto volessi. <<Cioè sì...perché mi cercavi?>>
<<Bhe mi stavo annoiando e pensavo di...>>
Lasciò un attimo la frase in sospeso ed io non potei trattenere un <<Oh.>> da una parte ero un po' triste perché era lì solo perché si stava annoiando, ma dall'altra ero felice che fosse venuto da me.
<<...volevo farti vedere una cosa, se hai voglia.>>
<<Certo.>> risposi, e lo seguii.Salimmo una scala ed entrammo in una camera al piano superiore, dove si trovava una porta con dietro un'altra scala che salimmo. Alla fine della scala eravamo arrivati su una specie di terrazzo sul tetto.
Rimasi senza parole, non mi sarei mai aspettata una cosa del genere e il panorama era bellissimo; c'era una panchina, dove ci sedemmo, ed era pieno di fiori. L'aria di quella sera di fine novembre mi accarezzava il viso, muoveva i ciuffi di capelli fuori dallo chignon, ma anche mi faceva sentire freddo dove avevo le calze bagnate. Quel luogo mi trasmetteva calma e serenità, non so bene perché.<<Ti piace?>> sentii la voce di Luca che mi distolse dalla mia ammirazione.
Mi girai a guardarlo. <<Sì, moltissimo.>> Poi mi rigirai verso l'orizzonte con gli occhi chiusi e il vento che mi accarezza il viso.
<<Vengo sempre qui quando ho qualche problema.>> mi confessó.
<<Sei fortunato, anch'io vorrei un posto così.>> e richiusi gli occhi.Poco dopo sentii Luca dietro di me che mi cinse i fianchi ed io sussultai.
<<Bhe puoi venire qui.>> disse mentre venivo inebriata dal suo respiro caldo e non capii cosa intendesse.
<<Quando hai dei problemi.>> aggiunse come se mi avesse letto nel pensiero che non avevo capito.Io non seppi cosa rispondere e mi voltai.
<<Dovremmo rientrare.>> dicemmo nello stesso momento. Io arrossii, poi tornammo alla festa in silenzio.***
<<Vi va di fare un gioco?>> propose un ragazzo che non conoscevo.
<<Sì, potremmo giocare a "obbligo o verità" oppure a "vodka verità".>> aggiunse un altro.
Luca abbassò la musica e disse: <<Meglio un gioco senza alcool, facciamo "obbligo o verità". Chi vuole giocare si sieda in salotto.>>Io inizialmente non volevo giocare, ma Isabella riuscì a convincermi con il suo umore allegro, rafforzato dalla vodka.
Quasi tutte le persone presenti alla festa pareciparono al gioco.
Cominciò un giro di soliti obblighi e verità.
Scelsi verità e mi chiesero se ero ancora vergine e io risposi di sì.Il gioco continuava e arrivò il turno di una mia compagna di classe che chiese a Luca: <<Luc, obbligo o verità?>>
<<Obbligo.>> rispose lui.
<<Devi baciare Alexandra sulle labbra. Solo a stampo.>> disse lei con un sorrisetto compiaciuto.
Non potei trattenere un <<Cosa?>> e diventare rossa.
Luca non disse nulla e senza esitare si avvicinò a me mettendosi in ginocchio, mi posò una mano sulla guancia e tenne l'altra sul pavimento. Poi pose le sue labbra sulle mie e un vortice di emozioni mi travolse.Anche se non era un vero e proprio bacio, ma solo a stampo, fu una cosa stupenda. Avevo le farfalle nello stomaco e il viso in fiamme, quel momento bellissimo mi sembrò durare un'eternità ma allo stesso tempo finì troppo presto. Potevo sentire ogni parte delle sue labbra morbide e ogni suo respiro. In quel momento capii di essere davvero innamorarata di lui.
SPECIALE: IL BACIO (A STAMPO) DAL PUNTO DI VISTA DI LUCA
LUCA'S POV
Non esitai un attimo, anzi ringraziai quella ragazza per avermi fatto quell'obbligo. Unii le nostre labbra in un bacio a stampo che sprigionó tutte le nostre emozioni. Potevo sentire le sue guance rosse, i sui respiri, le sue fantastiche labbra. Ero innamorarato di lei ed avrei voluto baciarla davvero schiudendo le sue labbra con la mia lingua, ma dovevo fermarmi lì. Quando mi staccai vidi la cosa più bella di sempre: lei...con i suoi occhi verdi, le labbra carnose e le guance rosse.Spazio autrice
Scusate l'attesa, spero che il capitolo vi piaccia poiché ci ho messo molto per scriverlo. Baci
~Dile
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Tu: La Mia Ossessione.
RomansaAlexandra, 15 anni, ragazza timida e dolce, al secondo anno di liceo incontra Luca, 16 anni, ragazzo solare e amorevole. Inizialmente per lei sarà l'unico ragazzo disposto a parlare e stare con lei, poi un amico, ma dopo si innamorerá di lui che div...