Capitolo 15

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Arrivò il tanto atteso giorno del concorso di danza. Mi svegliai presto, dirigendomi in bagno raccolsi i capelli in uno chignon ben tirato. Indossai calze e body. Mi truccai in maniera leggera, solo mascara ed ombretto chiaro. Finii di fare la borsa aggiungendo gli scalda muscoli e le punte. Fatta colazione mi lavai i denti, misi giacca e scarpe ed ero pronta per uscire quando al telefono mi chiamò Isabella.

<<Pronto?>>
<<Alex, possiamo parlare? Sei stata da Luca prima che lo dimetessero?>>
Quasi non mi lasciava il tempo di rispondere.
<<Isa, ora non posso, sto andando a fare il concorso. Comunque sì ci sono stata e mi ha baciata.>>
<<Giusto oggi hai il concorso, buona fortuna cara. Aspetta che cos'hai detto, vi siete baciati?>>
Immaginai la sua faccia sconvolta e cominciai a ridere cercando di trattenermi con poco successo. <<Isa, devo andare, ti chiamo dopo.>> Riattaccai prima che potesse ribattere.

                                ***

Arrivai alla scuola di danza dove trovai la mia insegnante. Mi scaldi per bene. Stretching, spaccate, postura. Una volta calda indossai le punte ed iniziai a provare la mia coreografia. Poi tolsi le scarpette per far riposare i piedi e mi sedetti aspettando che si avvicinasse il mio turno. L'ansia cominciava a crescere, come sempre, ma questo concorso era più importante, c'era in palio una borsa di studio.

Quando mancavano poche ragazze prima di me, la mia insegnante mi avvertii, corsi in spogliatoio a mettermi il tutù e infilai nuovamente le punte. Adesso con solo una ragazza prima di me ero davvero agitata. L'insegnante mi abbracciò e raggiunsi il centro in posizione per iniziare.

Partí la musica ed iniziai a muovermi, il mondo intorno a me ogni volta spariva e c'ero soltanto io a danzare. La danza dimostrava ciò che ero veramente, mi sentivo libera, quello era il mio mondo, tutta la mia vita, la mia felicità.

La musica finí ed io mi fermai nella posizione finale e poi uscii, andando dritta tra le braccia della mia insegnante, le ero molto affezionata e mi sosteneva sempre.

Potei finalmente togliermi le punte e medicarmi i piedi. Aprofittai per chiamare Isabella e le raccontai tutto. Ovviamente era sconvolta, ma così felice che con i suoi urletti di gioia quasi mi ruppe i timpani. Mi chiese poi com'era andata e risposi bene, non avevo fatto errori, ma per l'esito dovevo aspettare. Ci salutammo affettuosamente.

                               ***

Il concorso era andato benissimo, eravamo tantissime ballerine ma avevo conquistato il secondo posto ricevendo la borsa di studio, ero al settimo cielo dalla gioia.

Finché uscii sorridente e raggiante dalla scuola, mi trovai davanti due paia di occhi troppo familiari. Vicino alla mia migliore amica sorridente, c'era altrettanto di buon umore lui, Luca. Mi avevano vista danzare? Cavolo, quanto mi mancavano le sue labbra.

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