Mi sono trasferita a Chicago proprio per iniziare una nuova vita, ed è quello che sto facendo.
Chicago non è molto diversa da Miami, il solito caos quotidiano, gente che corre avanti e indietro per ore, persone in ritardo e tanti, tanti clacson.
Io amo Chicago e da poco lavoro al Beck's. Amo questo lavoro, amo prendere ordinazioni e preparare drink.
Sono nuova lì, ma ho già conosciuto Giorgia, che prepara i drink e Sofia che sta alla cassa.
Evan, il capo, oggi mi ha detto di essere al lavoro alle 9.15 e devo muovermi, sono già le 9.00!
All'improvviso sento squillare il cellulare, decido di rispondere, consapevole di dovermi sbrigare.
Spero almeno sia qualcuno di importante!Ah no, è mia madre.
Uff, devo fare in fretta.«pronto mamma»
«ciao tesoro come stai? Tutto bene?
«si, sto bene, devo andare al lavoro, c'è qualcosa di importante che io debba sapere?»
«oh! È vero, scusami Ale, mi sono dimenticata il tuo orario. Volevo solo salutarti, buon lavoro tesoro!».
«grazie, ciao mamma»
Ok, ora devo veramente muovermi.
Mi vesto in fretta e corro fuori casa, in direzione del locale a due isolati da qui.Arrivo al Beck's in cinque minuti e trovo Evan ad aspettarmi.
«Alexa, inizia a prendere ordinazioni!»
Eseguo l'ordine e mi avvicino ad uno dei tavoli occupati.
I ragazzi sono tutti vestiti di nero e nel gruppo spicca una chioma fucsia, dell'unica ragazza del quartetto.
«vo.. volete ordinare?»
Dissi incerta.«oh guarda, una santa in un locale di alcolizzati»
Disse proprio la ragazza.MA COME SI PERMETTE?
«senti cara, ho chiesto solo se volevate ordinare, non ti ho chiesto di farmi salire la colazione di Natale con i tuoi capelli».
Dissi, consapevole di avere innescato una possibile bombaLa ragazza diventa furiosa e gli occhi dei ragazzi sono puntati su di me.
«mh.. simpatica la ragazzina»
Disse uno moro, alto e con gli occhi nocciola.
Alcune persone sanno tirare fuori la mia parte acida.«eddai Dyl, lasciala in pace e ordina quattro birre»
Disse un tipo biondo del gruppo a questo Dyl.Dylan, come credo si chiamasse, alzò gli occhi al cielo e poi mi disse di portare quattro birre.
Ritornai al bancone, riferendo a Giorgia l'ordine.
Intanto che Giorgia preparava le birre, vidi lo sguardo di Dylan su di me. Sembrava arrabbiato.
«Alexa, hai per caso parlato con Dylan? Dylan O'Brien?»
Mi chiese Giorgia.«Ehm.. si perché?»
«No, no! Non devi parlare con lui, tu non lo conosci, lui è il diavolo in persona, devi stargli lontano»
Cosa?
«Non capisco, perché?»«Tu stagli lontano e basta, fidati di me per favore»
Mi disse in tono supplicante.Lei sapeva qualcosa sul suo conto.
Ed io l'avrei scoperto, con o senza il suo aiuto.SPAZIO AUTRICE
Hei gente!!
Questo è il primo capitolo, apprezzate il mio sforzo perché ho dovuto riscriverlo due volte ahahah.
Bye
Alice
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You're My Bad
FanfictionMa come sarebbe se i ruoli fossero: lui il re, lei la regina? Oppure lui il leone, lei la tigre, o lui il vento, lei le nuvole. Be', sta di fatto che lei era diversa. E lui l'aveva capito.