12-fuck you

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Quella notte non dormii per niente.
Continuavo a pensare alla telefonata misteriosa di Dylan.

Erano le 5.00.
Non riuscivo a dormire.
Continuavo a girarmi e rigirarmi nelle coperte.

C'era qualcosa che mi turbava, qualcuno che mi turbava.
Riuscii ad addormentarmi ma mi risvegliai alle 6.00.

Dovevo essere al Beck's alle otto quindi decisi di alzarmi.
Mi feci un caffè, mangiai la mia solita brioche e mi vestii.

Mi riposai ancora siccome non avevo dormito molto e alle 7.45 uscii di casa.

Ero assente, pensierosa.
Arrivai al Beck's in orario e incominciai il mio lavoro.

Il tempo volò perché amavo il mio lavoro, ma nonostante questo, tutti mi dissero che ero da tutt'altra parte.

Alle 13.00 uscii dal locale e decisi di cambiarmi, andando a casa.
Pantaloncini a vita alta e top di Calvin Klein erano perfetti.

Finii di prepararmi alle 2.30 e uscii di casa.
Arrivai alla casa.
Sentivo la vice di Dylan e di Ashley, mischiate ad altre.
C'era anche Harry.
Mio dio.

«Ahah, si si, me la sono fatta per bene!»
Disse Dylan.

«Chi? La mora occhi azzurri?»
Mi si gelò il sangue nelle vene.
Stavano parlando di me.

Di me.
«come cazzo si chiamava?»
Questa era Ashley..

«Alexa»
Dylan.

«Dovevate sentire come urlava!»
Disse sempre il moro e tutti risero.

No.
Non poteva avermi fatto questo.

«Aaah, devo ammetterlo, sono stato sconfitto...»
Harry.

No, no aspetta.
Cosa centrava Harry?

«sgancia i 5 mila dollari, coglione»
Dylan.

Oh.
Lui.. mi..
Tutto per 5mila dollari.
Lui mi aveva... l'avevamo fatto.
Solo per 5mila fottutissimi dollari!

Non sopportai il colpo ed entrai di scatto in quella maledetta casa.
Dylan sbiancò quando mi vide.
Ashley rise e tutti gli altri restarono in silenzio.

Piansi come una fontana.
«TU! MINCHIONE DEL CAZZO, TU!»
Piansi, ancora e indicai Dylan.

Lui abbassò lo sguardo per un momento e poi  spostò lo sguardo altrove.

«GUARDAMI NEGLI OCCHI COGLIONE!»

Lui fece come dissi.
«TU MI HAI USATO, MI HAI USATO PER DEI FOTTUTI 5MILA DOLLARI!»

Dissi completamente in lacrime.
«Alexa..»

«NO, TACI.
VAFFANCULO STRONZO!»

Dissi uscendo da quella casa, sbattendo la porta.

DYLAN'S POV
«Ahi, ahi amico»
Disse Harry.

«vaffanculo, coglione».
Dissi e rincorsi Alexa per tutto il giardino di quella stramaledetta casa.

Mi sentii morire dentro vedendola così.

Cosa cazzo avevo combinato?
Alexa era seduta sul marciapiede, completamente il lacrime.

La guardai.
Mi sentii svenire.
Aveva quel dolce viso completamente rigato di lacrime.
Per colpa mia.

La raggiunsi, ma lei scappò ancora.
Riuscii a prenderla per un polso e al solo tocco sentii una scossa ardere nel mio corpo.

«Cosa vuoi ancora! Non ti è bastato quello che hai già fatto?»
Disse cercando di scrollarmi di dosso.

«Alexa... io non»

«Tu non cosa? Sei solo un coglione Dylan, vaffanculo!»

Disse e mi sfuggì dalla presa, sorprendendomi.
Avevo fatto una cavolata.
Anche molto grossa.

La vidi attraversare la strada.
«Alexa, asp...»
Si girò a guardarmi ma nel frattempo una macchina arrivava alla sua sinistra.

«ALEXA!»
Corsi verso di lei ma non feci in tempo a prenderla e la macchina la andò contro.
Mio dio.
No, no, no, no.

È TUTTA COLPA MIA!
Sono un'idiota!

Lei era li, stesa sull'asfalto.
Corsi subito da lei e le presi la testa tra le mani.
Era immobile.
«Alexa, no, no, non mi lasciare, è solo colpa mia! È tutta colpa mia!»

Chiamai l'ambulanza e la presi come una sposa, mettendola sopra le mie gambe.

«Come sta la ragazza?»
Mi chiese un uomo sulla cinquantina che era l'altro conducente.

«Come crede che stia? Ma dove li aveva gli occhi? In culo?»

Dissi con gli occhi umidi.
Mi avvicinai al suo orecchio.
«Non ti preoccupare, piccola, sei con me ora»

Dopo poco arrivò l'ambulanza.
«Ragazzo, cosa è successo esattamente?»
Mi chiese un'infermiera.

Le spiegai tutto e caricarono Alexa in ambulanza.

SPAZIO AUTRICE
MH.. le cose si mettono male...
Come starà Alexa? Si riprenderà?
Dylan come reagirà?
Al prossimo capito!
Alice

You're My BadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora