Oggi devo essere al lavoro alle 11.00, ho tutto il tempo che mi serve per fare ciò che mi serve.
Decisi di andare a fare una passeggiata nel bosco, per poi andare direttamente al Beck's.
Mi siedetti sulla prima panchina che trovo, guardando il panorama e ascoltando la musica.
Alberi e foglie ovunque.Alle 10.30 decisi di dirigermi verso il Beck's, in modo da fare la strada con calma.
Uscì dal piccolo boschetto, ma inciampo in un rametto.
Pensavo di cadere ma due braccia possenti mi afferrarono prima di cadere.Dylan era qui.
«mi segui per caso?»
Gli chiesi.«probabile»
Disse sorridendo maliziosamente.Mi rimise in piedi e mi sorrise.
Sembrava che con me la sua crosta da duro e stronzo si rompesse.
Sembrava.«Siamo a due favori ragazzina»
Sbuffai e lo lasciai li, senza neanche voltarmi per vedere la sua reazione.
Camminai per andare al Beck's e lo raggiunsi in dieci minuti.Presi ordinazioni e mi avvicinai ad un tavolo di 40enni probabilmente alcolizzati.
«cosa volete ordinare?»
«mh.... »
Il più giovane, 35 anni forse, mi guardò leccandosi le labbra.
Che schifo.«portaci.... quattro birre, piccola»
Vidi il gruppo di Dylan entrare nel locale.
«hei Bob, lei è la tipa di Dylan, trattala bene!»
Ma cosa?
«io non sono la tipa di quello stronzo»
Ammessi.«Ahhhh, lui è un mio caro amico... ti andrebbe di fare un giro in casa nostra? Magari te la facciamo vedere per bene...»
«si certo, ma non con te, morto di figa»
Gli dissi.
Tiè ultranovantenne!«ahi, mi fa male il cuore»
Non volendo più ascoltare me ne andai e continuai il mio lavoro.
-------
Erano le undici, quindi avevo finito il turno, posai la mia divisa e uscii dal locale.
Chiusami la porta alle spalle, alzai lo sguardo e vidi i quarantenni del tavolo di oggi.
Oh cristo santo.
«guarda, guarda chi si vede»
Disse quello con cui avevo "parlato".Venne verso di me ed io inditreggiai fino a sbattere contro il muro.
«ora non fai più la bastarda, vero?»
Mi prese per i polsi e iniziò a stringere.
«Ahh, mi fai male lasciami!»
«Eheheh, non posso ragazzina, il tuo amico O'Brien mi deve un po' di contanti e tu sei la corda che unisce le cose!»
Gli diedi un calcio nelle palle e lui si accasciò a terra permettendomi di scappare.
Feci tre passi per scappare ma l'uomo mi prese per i capelli, facendomi cadere a terra.
Urlai per il dolore e lui mi tappò la bocca.
Respirai a fatica e la sensazione non era affatto piacevole.«ora ti porto a fare un giretto va bene? Cosi puoi ammirare la mia abitazione molto chic, cara»
Mi spinse verso la sua macchina e mi aprì la portiera, spingendomi dentro.
Ero nel sedile in mezzo, con l'uomo alla guida e i due scagnozzi di fianco a me.
«dove mi state portando? Lasciatemi!»
«oh no tesoro, devo far venire il tuo amichetto a salvarti»
Mi dimenai dalla presa degli scagnozzi ma ovviamente fu tutto invano.
Arrivammo a destinazione dopo poco e la "casa" di cui parlava il guidatore era un enorme magazzino blu.
«Herb, le chiavi»
Disse uno dei duo uomini che mi stavano tenendo.Lui le prese al volo e aprì la porta in fretta.
Mi prese un braccio e, strattonandomi, mi portò dentro.
L'enorme sala principale era quasi vuota, con un tavolo al centro.
Poi c'erano le scale che portavano al piano di sopra.Herb mi spinse per le scale, facendomi quasi cadere.
C'era un corridoio con sette stanze, tre da una parte e tre dall'altra, con l'ultima alla fine del corridoio.Noi entrammo nell'ultima stanza, che assomigliava ad un ufficio abbandonato.
C'era una scrivania vecchia e alla sua destra c'era un... paletto?
«dammi il telefono ragazzina»
«no aspet...»
Non feci in tempo a finire la frase che mi diede uno schiaffo.«dammi il telefono ho detto!»
Eseguii l'ordine e, prima di fare il numero, l'uomo mi guardò e poi sposto il suo sguardo sul paletto.«no»
Gli dissi, invano.Mi spinse verso il palo in legno e mi legò le mani dietro di esso.
Poi, siccome infastidito dalle mie lamentele, mi mise lo scotch sulla bocca.Che umiliazione.
«allora ragazzina, il tuo amichetto risponderà al telefono?»
Disse sghignazzando.
Mi dimenai tentando di fare chissà cosa, ma fu tutto inutile.SPAZIO AUTRICE
Mh.... la situazione sta degenerando in fretta... cosa farà Dylan?
Ed Herb riuscirà ad averla vinta?
Seguite la storia!
Ciaooo
Alice
STAI LEGGENDO
You're My Bad
FanfictionMa come sarebbe se i ruoli fossero: lui il re, lei la regina? Oppure lui il leone, lei la tigre, o lui il vento, lei le nuvole. Be', sta di fatto che lei era diversa. E lui l'aveva capito.