Una settimana.
UNA SETTIMANA!
Dylan non si era fatto vedere per una settimana.L'ho cercato ovunque, al Beck's, in casa sua, ho chiesto a Giorgia, Evan, Sofia, persino ad Harry e ad Ashley.
Nessuno sapeva dov'era finito.
Nessuno.Demoralizzata andai al lavoro dieci minuti prima dell'inizio dell'orario e arrivai in anticipo.
All'ora di apertura iniziai a prendere ordinazioni, come sempre.
Andai nuovamente da Ashley, volevo sapere.
«Dylan si è fatto vivo?»
Dissi acida.«Non sono cazzi tuoi»
Rispose altrettanto.Ordinazione su ordinazione, continuavo a sbirciare verso la porta, aspettando un potenziale arrivo di Dylan.
Mi sembrò di vederlo dalla vertata del locale così uscii di fretta.
La figura aveva girato l'angolo, così decisi di seguirla.«Dylan, Dylan aspetta!»
Non ero sicura fosse lui, ma qualcosa mi diceva di seguirlo.Svoltai ancora a sinistra e mi resi conto di essere di fronte alla casa abbandonata dove avevo trovato Dyl.
La figura attraversò la strada ed entrò in casa.
Feci lo stesso e quando aprii la porta scricchiolante vidi Dylan disteso sul divano.Avevo il fiatone, ho corso per due isolati.
«Già stanca?»Sbuffai.
«dove cazzo eri finito? Ti ho cercato per una settimana intera!»«Avevo da fare»
Lo guardai sbalordita.
«avevi da fare? Non ti sei neanche degnato di scrivermi o cose del...»Si avvicinò pericolosamente, tanto che i nostri nasi si toccavano.
«del.. genere»
«non credevo di diverti avvisare ogni volta che faccio qualcosa o vado da qualche parte»
Arrossii e lui iniziò a lasciarmi una scia di baci lungo il collo.
«io non... non ho detto questo..»
Sfiorò i miei fianchi con le mani fredde e il mio corpo fu ricoperto dalla pelle d'oca.
Lo amavo?
Bho.
Non lo sapevo neanche io.Mi sollevò facilmente e mi fece allacciare le gambe al suo bacino, posandomi sul tavolo della sala.
Gli tirai i capelli d'istinto per avvicinarlo a me e lui mi sollevò per portarmi in quella che doveva essere la sua camera.
Mi posò sul letto e chiuse la porta, per poi ritornare da me..
Salì sopra di me, si tolse la maglietta lasciando in bella mostra il suo fisico.
Il mio stomaco stava facendo salti incredibili e le farfalle non tardarono ad arrivare.
Mi tolse la maglietta e finalmente mi baciò.
Un bacio passionale, desideroso.
O almeno credevo.Mi tolsi i pantaloni.
«Dyl, sono vergine»Mi baciò ancora.
«dimmi se fa male ed io rallento, piccola»Si tolse i pantaloni, restando in mutande.
Mi sfilò il reggiseno e si leccò le labbra.
«so che lo vuoi, so che MI vuoi»
Premettele mani sui miei seni ed urlai dal piacere.
«shh... aspetta, tienili per dopo»
Arrossii totalmente.
Con una lunga scia di baci scese fino al mio ventre e mi tolse le mutande.
Non ero in imbarazzo, anzi, lo volevo, lo desideravo.
Mi mordicchiò la pelle lungo le cosce fino ad arrivare al mio punto più sensibile.Gli tirai nuovamente i capelli e mi abbandonai completamente a lui.
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«vado a farmi una doccia»
Dissi.
Dylan annuì e io andai in bagno.La mia prima volta era stata fantastica, con il ragazzo che desideravo, con il ragazzo che amavo.
Mi feci velocemente la doccia e ritornai in camera, ma Dylan non c'era più.
SPAZIO AUTRICE
È stato imbarazzante scrivere questo capitolo quindi apprezzatemi ahaha.
Perché Dylan non c'era?
Avrà provato le stesse cose che ha provato Alexa?
Alice
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You're My Bad
FanfictionMa come sarebbe se i ruoli fossero: lui il re, lei la regina? Oppure lui il leone, lei la tigre, o lui il vento, lei le nuvole. Be', sta di fatto che lei era diversa. E lui l'aveva capito.