DYLAN'S POV
Ero fuori da quella maledetta stanza d'ospedale da un'ora.
Una fottutissima ora.
Ma per lei avrei aspettato miliardi di anni.Due medici uscirono dalla stanza discutendo tra di loro.
«Come sta la ragazza? Cos'ha? È grave? Ditemi!!»Dissi frustrato.
«Ragazzo, la paziente sta bene, ha riportato solo una semifrattura alla gamba sinistra, ma purtroppo, per il trauma subito, è in coma, ma siamo quasi sicuri che si risveglierá»Il mio cuore uscì dalla gabbia toracica e fece quattro piroette quando sentii quella frase.
«posso vederla?»
«certo, ehm...»
«Dylan»
«certo Dylan, l'orario è di fianco alla porta appena entri»
Non risposi e corsi verso la porta.
Oddio.
Era straziante vederla cosi...
Debole.Era come un pezzo di vetro, che da un momento all'altro poteva cadere e rompersi.
Feci velocemente una foto agli orari, anche se non mi sarebbe servita perché sarei stato lì giorno e notte.
Per lei.Avevo fatto una cazzata.
Minchia quanto mi odiavo.
Che coglione.
L'avevo fatta soffrire.
E non poco.Mi sedetti vicino a lei e le presi la mano.
Era fredda.
Lei era bellissima.Amavo quegli occhi grigio-azzurri.
«Ale, Ale, scusami. Scusami di essere uno stronzo. Scusami di averti fatto soffrire.
Ma la verità è che ho paura di ciò che provo per te. Mi spaventa.
Mi hai fatto prendere un infarto quando ti ho vista.
Per terra, immobile.
E li ho capito veramente di amarti.
Ti prego, devi svegliarti Alexa.
Fallo per me. Devi aprire gli occhi»Ci misi tutti me stesso per dire ciò che avevo detto.
Restai con lei e mi appisolai, anche se cazzo, non volevo.ALEXA'S POV
Era un incubo.
Era come se ....
Ero viva, ma non potevo aprire gli occhi, muovermi e parlare.Sentii delle voci e poi dei passi che si dirigevano verso di me.
Qualcuno mi prese la mano e poi iniziò a parlare.«Ale, Ale, scusami. Scusami di essere uno stronzo. Scusami di averti fatto soffrire.
Ma la verità è che ho paura di ciò che provo per te. Mi spaventa.
Mi hai fatto prendere un infarto quando ti ho vista.
Per terra, immobile.
E li ho capito veramente di amarti.
Ti prego, devi svegliarti Alexa.
Fallo per me. Devi aprire gli occhi»Oddio.
Dylan.
Cosa?Lui... lui mi amava.
Ma perché cazzo aveva fatto tutta quella cosa dei 5 mila dollari..Che casino.
Ma ero felice. Felice di sapere che Dylan mi amava.Peccato che non potevo saltargli addosso, non potevo abbracciarlo, guardarlo.
Mi prese il viso tra le mani.
«Per favore Alexa, fammi vedere i tuoi occhi»Ritornò a prendere la mia mano e io riuscii poco a muoverla, cercando di fargli capire che avevo sentito tutto.
«mio dio Alexa, svegliati, so che ci sei, so che hai sentito. Ti amo»
Aveva capito, ci ero riuscita.
Sentii il suo fiato sul collo.
«ce la farai, te lo prometto»Era così sicuro.
Mi aveva promesso una cosa che non poteva fare.Ma lui credeva in me.
E anche se ero sul filo, tra la vita e la morte, lui mi avrebbe tenuto in bilico.
Di questo ne ero sicura.SPAZIO AUTRICE
Alexa sta meglio.. e Dylan si è dichiarato!
Non potevo non farlo innamorare dai.
Bye
Alice
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You're My Bad
FanfictionMa come sarebbe se i ruoli fossero: lui il re, lei la regina? Oppure lui il leone, lei la tigre, o lui il vento, lei le nuvole. Be', sta di fatto che lei era diversa. E lui l'aveva capito.