"Quel maggiordomo, tentatore" Sebastian Michaelis x reader pt.1

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-La caduta del London bridge sarà l'ultimo dei tuoi problemi,adesso hai ben altro a cui pensare

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-La caduta del London bridge sarà l'ultimo dei tuoi problemi,adesso hai ben altro a cui pensare...chiudi la serratura del tuo cuore e gettane la chiave nelle fredde acque del fiume Tamigi-
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È straordinario come i nobili che passeggiano per le strade di Londra giudichino chiunque con aria di superiorità quando loro sono solo un viscido sacco di carne (talvolta) dotato di coscienza. -Quest'oggi le persone sembrano piuttosto tristi,non credi (Y/n)?- mi domando ad alta voce,assicurandomi che tutti mi sentano. -Certo (Y/n),la tristezza nutre l'anima,è una prelibatezza sopraffina- mi rispondo con aria di ovvietà,alzando sempre di più il tono della voce,finché non mi ritrovo ad urlare le ultime parole per poi alzare lo sguardo e osservarmi intorno soddisfatta nell'osservare le loro facce impagabili. Ah se solo esistesse qualche strumento per ritrarle velocemente e poter conservare la loro immagine per sempre. Qui a Londra tutti pensano che sia fuori di testa,che mi manchi qualche rotella,che sia un fenomeno da baraccone,e probabilmente è così...o forse no?E se fossero loro quelli strani?Quelli che spendono migliaia di sterline in vestiti lussuosi e neanche un penny per un mendicante infreddolito in strada,quelli che partecipano a balli in maschera con centinaia di invitati e provano lo stesso un senso di solitudine desolante,quelli che nascondono dietro ad un bel viso ben incipriato i più viscidi e reconditi segreti...non sono forse loro le bestie?Sfortunatamente,sono solo un misero ed insignificante essere umano,di certo non degno di poter giudicare la stomachevole condotta delle persone che mi circondano. Continuo a passeggiare ad andatura misurata e lenta,in particolare lungo la via che conduce al London bridge e non posso far a meno di notare che tutto mi sembra cosi stupidamente futile e superficiale:le persone,gli atteggiamenti,le cose che mi circondano...quanto vorrei radere tutto al suolo. Spesso mi soffermo ad osservare le lussuose town house che attirano la mia attenzione, catturandone ogni dettaglio e immaginando un nome originale per ogni casa. Cammino con aria spavalda con in mano un aggeggio di mia invenzione che permette di identificare entità paranormali e creature nettamente superiori all'essere umano,l'ho legato ad una fascia elastica così da poterlo portare come una di quelle borsette tanto costose che vanno di moda ora tra le nobili oche della signoria inglese. È una specie scatola in legno a cui sono collegati diversi fili in rame che inviano impulsi elettrici,generati dal movimento di una manovella, ad una sottile lente,la quale grazie alla luce azionata definisce lo spettro termico della persona che sto per analizzare,se l'essere non è dotato di determinati requisiti,molto probabilmente non è umano. Il tutto ha un buon 40% di possibilità che non funzioni ma mi piace pensare che sia efficace in maniera impeccabile. Fin'ora ho beccato solo uno stravagante tizio dai fluenti capelli scarlatti ossessionato dal rosso, che va in giro con una motosega e dimostra particolare interesse per gli uomini virili, ma non credo proprio possa essere quello che cerco. Perché quello che cerco non sono semplici spiriti,dei della morte,fedeli servitori di Dio o anime ancorate al suolo terrestre da un patto mai suggellato. Quello che cerco è la feccia dell'oltretomba,le iene tentatrici per eccellenza,i tenebrosi corvi del malaugurio,i seminatori di caos e lussuria inaudita...i demoni. Dannazione darei la mia anima per un solo secondo passato ad ammirare uno dei discendenti del male,lasciando che mi inghiotta nel suo oblio di oscurità e peccato. Sfortunatamente per me, sembra che io non sia all'altezza di poterne incontrare uno. Dopo essere giunta al termine della strada che mi conduce al London Bridge mi ritrovo a fissare quell'imponente struttura. Dicono che le mura del famoso ponte siano costruite con una miscela di calce e cadaveri dei peccatori...niente male come idea,eppure la regina Vittoria sembra una persona così affabile,possibile che celi anche lei un mostruoso segreto? Possibile eccome,quella vecchia strega è una carnefice che si fa manipolare da dei disgustosi angeli con scopi ancora più egoistici dei suoi. Mentre ripenso a tutte le malefatte della nostra Lady incrocio lo sguardo con l'unica persona che non mi considera folle in questa città alla deriva,l'addetto alla sorveglianza,che mi scruta recluso nella sua opprimente cabina. Mi avvicino con cautela e lui accenna un sorriso amichevole mentre con le dita scuote distrattamente i suoi capelli color grano. -Buongiorno signorina!Come mai da queste parti?- biascica con il suo incomprensibile accento irlandese, tipico degli immigrati nell'East End. -Stavo facendo una passeggiata.- rispondo sbrigativa. Seppur quella persona sembra che sia l'unica nei dintorni che mi considera una forma di vita degna di nota,il fatto che sia stata reclusa nella mia dimora per anni mi priva di qualsiasi atteggiamento amichevole. Mente lui si mette a discutere del più e del meno riguardo i futili pettegolezzi del giorno non posso fare a meno di notare con ammirazione le costellazioni lentigginose che la natura ha donato al suo volto,le trovo...incantevoli,e provo un forte senso di invidia nei suoi confronti. -Hai saputo del barone?Quello strambo che abita nella villa più lussuosa di Carnaby Street?Stamattina è passato con la sua sfarzosa carrozza sul ponte e portava con sè un'altra delle sue tante damigelle,che lui definisce "nipoti".Sai,un po' mi sembra strano,perché cambia nipoti ogni stagione e sono tutte donzelle molto avvenenti,e per carità del nostro Lord,non c'è nulla di male...l'unico problema è che non fanno ritorno. Voi che ne pensate,signorina?- farfuglia in modo confuso e nonostante l'incomprensibile velocità con cui vomitava le parole sono riuscita ad afferrare qualche concetto. -Morte.- rispondo risoluta con lo sguardo basso,intenta ad aggiustare la manovella della mia geniale invenzione. Scavando in qualche ricordo inconscio riesco a collegare a quale casa si riferisce,passeggio spesso in  quella strada perché si trova nei pressi del Piccadilly Circus,e credo proprio che si tratti della Trappola Matta. Si,la Trappola Matta è il nome che ho dato a quella villa,e credo che sia il nome che più le si addice. Sembra costruita per intrappolare qualcuno,dispone di numerose stanze posizionate a pentagono,proprio come la tela di un ragno. -Oh santo cielo,avete proprio ragione signorina, suppongo che quello sia stato il loro mero destino. Vi proibisco di avvicinarvi a quella villa fin...signorina!?Dove sta andando?!- urla sventolando la mano.Non ho nemmeno lasciato che finisse la frase e mi sono incamminata a passo svelto, figurati se mi interesso delle sue prediche. -Alla Trappola Matta- concludo con un sorriso appena accennato,che sembra più una contrazione involontaria del viso,ma credo esprima appieno le mie intenzioni.

Fortuna volle che una volta giunta davanti a quella maestosa dimora il cancello fosse socchiuso. Mi affaccio temendo un possibile scricchiolio stridulo del ferro battuto ormai arrugginito,ma è impossibile non fare rumore. Mi avvicino con cautela alla carrozza parcheggiata davanti all'ingresso,e vengo investita da un rivoltante tanfo di morte,tanto pesante da avere quasi la sensazione che sia palpabile nell'aria. Il vano posteriore della carrozza nera e lucida è semisocchiuso e da esso sembra che fuoriesca una lunga chioma bionda...

Continua nella 2ªparte

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