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Il portale ci porta davanti questa porta di questa casa enorme.

Sascha si fa avanti e apre la porta.

Vedere da un occhio è leggermente complicato.

Sascha entra e io lo seguo.

Non ci siamo ancora scambiati nemmeno uno sguardo.

Lui pare così insicuro e senibile.

"Il maestro ha detto che dovrebbe essere qui da qualche parte la pozione"Dice mentre cerca con lo sguardo.

"Sascha, mi guardi un attimo? "Chiedo.

Mi guarda con sguardo triste.

"Hai paura di me?"chiedo.

"No, non è quello... "

"Lo so, l'occhio bianco esteticamente fa davvero schifo, hai ragione"dico.

Sospira e alza le spalle.

"Stefano io ho paura di starti vicino perché temo di farti soffrire nuovamente"Risponde.

"Hai rovinato la mia vita, hai tentato di uccidermi in più occasioni, mi hai mentito più volte, hai ucciso le persone a cui tenevo di più, hai messo incinta colei che considero come mia sorella minore, mi hai fatto diventare cieco per un occhio"Dico tutto in un fiato.

Lui abbassa lo sguardo visibilmente a disagio.

"Ma sai che ti dico? Non mi importa, sono pazzo perché non mi importa "Dico gesticolando come un imbecille.

"Non ti importa? Dimmi che non sei serio"

"Tanto tutto quello che ci diremo te lo dimenticherai domani, voglio essere sincero con te, fino alla fine Sascha "Dico.

"Tu non hai hai mai avuto problemi ad esserlo con me, mi hai detto di essere un mago sapendo benissimo a cosa saresti andato incontro se fossi stato la persona sbagliata..."dice lui.

"Perché mi fidavo di te, avevo capito che per te ero diventato qualcuno di importante, non avrei mai fatto il rito di connessione tra di noi altrimenti"Dico.

"Ancora mi chiedo perché hai scelto me..."Dice abbassandosi la maglietta verso la spalla  guardando il suo marchio.

Mi avvicino a lui il quale viene colto di sprovvista dal mio bacio sulle labbra.

"Ero perdutamente innamorato di te"gli dico a pochi centimetri dalle sue labbra.

"E il ragazzo rosso? "Mi chiede.

"Non iniziare a fare il geloso"

Alza le mani.

"Ho una brutta sensazione, come se veramente mi fossi innamorato di entrambi"Dico sospirando.

"Allo stesso modo? "

"Allo stesso modo"

"Io le cose a tre non le ho mai provate, ma per te pos-"Lo zittisco immediatamente.

"Non avevo dubbi sul tuo conto, schifoso pervertito bavoso del cazzo, è per lui... "Dico.

"Non sei in grado di fare una scelta? "Chiede mentre spoglia dei libri polverosi.

"Esattamente"Rispondo senza troppi giri di parole.

"Preferisci lo stronzo ma non troppo o il dolce piccolo amorevole torta di carote? "

"Il tuo brutto vizio di fare battute di merda non finirà proprio mai, eh? "Chiedo.

"No, non credo"Dice sorridendo finalmente.

Camminiamo sotto lo stesso cielo 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora