Mi sento crollare il mondo sotto i piedi nel momento in cui vedo Michael arricciare il naso e storcere la testa da un lato. Ha una faccia impassibile e proprio questa sua impenetrabilità mi destabilizza.
Cazzo.
Il resto del parco scompare e rimangono solo Michael e le mille spiegazioni che già mi costruisco nella testa. Guardo lui e poi guardo Matteo, ma le parole non escono e si fermano in gola.
-Andiamo?- Mi dice Michael serio.
A quella parola spalanco gli occhi per l'incredulità e inizio a pensare che Matteo sia solo frutto della mia immaginazione e che nessun altro possa vederlo oltre me.
Ma subito lui, come in risposta alla frase di Michael, da bravo stronzo qual'e', decide di intrecciare le nostre dita stringendomi da un lato, come se dovessimo camminare mano nella mano per qualche secondo e poi la toglie.
Quella stretta di mano, è una condanna a morte e lo sguardo di sfida che fa al mio ragazzo ancora di più.
Arrabbiata per quel gesto, lo spingo via e corro immediatamente in macchina da Michael che già si è avviato.
Non tengo conto della gente e travolgo due signore con un passeggino.
Ho paura. Passo dopo passo, man mano che mi avvicino alla macchina il battito accelera e nella mia testa balenano scuse, promesse e addii che mi sembrano sempre meno credibili.
Mi siedo accanto al mio fidanzato, che con la sua polo bianca della Ralph e l'orologio nuovo al polso ha un'aria così matura e distaccata. Tiene le braccia sul volante completamente distese e parte appena mi metto la cintura.
I secondi di silenzio sembrano durare anni.
- Ci vieni domani sera alla cena del quartiere?- Mi domanda, e io sono sbalordita.
Come può farmi una domanda del genere quando mi ha appena vista appiccicata ad un altro ragazzo? Possibile che non gli importi?
-Ehm..sì- Rispondo io incredula.
Il silenzio successivo è troppo imbarazzante, non è da noi, quindi prendo coraggio.
- Non mi chiedi niente?- Faccio io, senza però ricevere una risposta.
-Mi hai sentita?- Continuo slacciandomi la cintura per girarmi verso di lui e scrutare bene il suo viso dolce appena ricoperto di barba.
La sua misera risposta è preceduta da uno sguardo sbrigativo e quasi scocciato verso di me.
- Mi fido di te, Serena.- Dice tranquillo, poi si rigira immediatamente verso la strada e noto con sorpresa che il contachilometri segna i 120 km orari.
A quel punto socchiudo gli occhi e faccio un lungo sospiro.
- Se lo fa un'altra volta, gli spacco la faccia.- Fa lui infine.

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LOST KISSES
RomanceSe doveste scegliere tra passato e presente, voi cosa scegliereste? Michael è un presente fiabesco e perfetto, Matteo un passato scottante e un amore mai nato del tutto. "Nell'ordine della mia totale confusione, avevo la certezza che avrei sempre a...