Non mi controllo. Mentre si spinge contro di me, la testa grida "Che cazzo stai facendo?!" Ma il corpo dice tutt'altro.
Sono completamente avvolta da un incendio che divampa mano a mano che lui mi tocca, dai fianchi fino a salire alle spalle e al collo. Ogni suo movimento è così deciso che sembra essere stato covato in uno scrigno per anni fino ad essere rilasciato interamente di getto ora.
Sembriamo esplosi tutto insieme.
Non ci credo che sta succedendo.
Penso che il cuore esploderà se continua mordicchiarmi i lobi delle orecchie e sussurrarmi quanto mi ha voluta. Non dovrei avere queste sensazioni, dovrei frenarmi eppure le sue mani mi immobilizzano, non riesco a non provare piacere nel suo corpo che preme contro il mio e nelle sue mani che mi strattonano i capelli.
Lo prendo anche io dietro il collo e lo spingo a me, devo sentirlo, voglio sentirlo.
La passione divampa dentro me, dentro noi, ma qualcosa ci interrompe di botto e appena sento i passi ho un tuffo al cuore.
Entrambi ci giriamo dalla parte opposta di quel muro del peccato e ci stacchiamo, io più velocemente, lui sembra scocciato.
Mi viene da sorridere perché siamo stati colti in flagrante da uno di quei bambini che prima stavo facendo divertire.
- Serena vieni a giocare?- dice il piccolo di cui non riesco a ricordare il nome. Ha una voce da cucciolo indifeso e so che lo fa apposta.
Metto una mano davanti alla faccia rossa e imbarazzata rivolgo lo sguardo a Matteo che con molta disinvoltura cerca di ricomporsi.
-Si tesoro, qualche minuto e sono da voi, vai a fare la conta per decidere a chi tocca nascondersi intanto. - Dico cercando di trattenere le risa.
- Si piccolo, vai, ora te la libero!- Dice Matteo sarcastico.
Quando il bimbo se ne va zompettando contento, Matteo fa due colpi di tosse finti e io rimango immobile ancora con la mano sul viso vergognandomi per cosa potrà aver pensato quel piccoletto.
-Ma chi te lo fa fare anche in queste serate a giocare con i bambini? Divertiti ogni tanto, te lo dice un animatore! - Consiglia lui mettendosi le mani nelle tasche dei jeans e accendendosi una sigaretta.
- Mi diverto così!- Faccio.
- Lo so. - Dice aspirando e poggiando un gomito al muro. - Come so che ti è piaciuto baciarmi.-
A queste parole la mia mente finalmente realizza cosa è appena successo, e tutte le certezze che mi ero costruita nella vita, sembrano crollare.
Crollano insieme a me, che senza nemmeno accorgermene inizio a bagnare le guance con lacrimoni da coccodrillo. In meno di cinque secondi sto piangendo come una bambina che si è appena sbucciata il ginocchio, e Matteo mi guarda incredulo, non sa che fare.
-Se..Serena ma cosa..-
Mi metto le mani davanti al viso e inizio a singhiozzare senza voler farmi vedere, ma so perfettamente che Matteo è lì davanti a me e mi sta guardando perfettamente.
Come ho potuto fare una cosa del genere a Michael? E perché sto così? È stato davvero un errore?
- Ti prego smettila, non riesco a guardarti così!- Dice Matteo buttando la sigaretta appena accesa per terra per abbracciarmi. -Scusami ti prego, sono stato un cretino, non credevo avresti reagito così.-
Aspetta una mia risposta ma io sono immersa nei miei pensieri, nei miei dubbi, nei miei sensi di colpa.
- Parlami ti prego, sono sempre il tuo migliore amico. - Dice stringendomi fortissimo, sembra volermi stritolare e riesco a sentire davvero la sua frustrazione.
Queste sue parole mi risuonano nella testa e subito sono dentro a un dajavu, quando davvero Matteo con un semplice abbraccio riusciva a farmi passare tutte le frustrazioni adolescenziali, dalle litigate con le mie amiche a quelle con i miei.
Era il mio migliore amico, ma poi non mi bastava più.
Era il mio migliore amico , ma poi mi ha allontanata per Lucrezia.
-Levati!- Faccio scostandomi da lui. - Ho fatto uno sbaglio Matteo! Non è contato niente, non è successo niente!-

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LOST KISSES
RomanceSe doveste scegliere tra passato e presente, voi cosa scegliereste? Michael è un presente fiabesco e perfetto, Matteo un passato scottante e un amore mai nato del tutto. "Nell'ordine della mia totale confusione, avevo la certezza che avrei sempre a...