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Perché a Hanji e Petra interessava tanto sapere quelle cose di lui?
Si fece coraggio e si preparò a bussare alla porta delle ragazze.

Ma proprio mentre stava per farlo, qualcuno glielo impedì:

‹Aspetta›.

Con la fortuna che aveva Eren in quella vacanza, la persona in questione non poteva che essere Levi.
Ultimamente era come se Levi volesse seguirlo ovunque andasse.

‹Ehi, moccioso. Perché vuoi andare a disturbarle?›

Moccioso? Disturbarle?

‹Senti, non sono un moccioso e non sono venuto qui per disturbarle o... o per importunarle. Voglio solo parlarci, va bene?›

Per qualche breve istante, Levi lo guardò pensieroso.

‹No, vieni in camera mia› disse, dopo qualche attimo di silenzio.

In camera sua? Be', questo sì che era inaspettato.
‹Perché? A dire il vero volevo parlare con Hanji Petra...›

‹Non ha importanza, vieni da me e basta›.

Anche se un po' titubante, Eren pensò che forse era meglio seguire Levi. Quando mai gli sarebbe capitata nuovamente un'occasione come quella?

In fondo, anche se  doveva ancora capire che tipo di persona era Levi, poteva ammettere che gli piaceva la sua compagnia.

Il fatto che Levi – persona difficilmente avvicinabile – avesse chiesto ad Eren di andare in camera con lui era un po' un onore, per quest'ultimo.

In silenzio, Eren seguì Levi fino alla sua camera, ed una volta dentro, una cosa che non poté non colpirlo fu la pulizia di quel posto.

I vetri delle finestre erano praticamente specchi, mentre il pavimento in legno scuro quasi risplendeva.

‹Ma chi è che pulisce, qui? Cioè, guarda. Neanche un granello di polvere›.

‹Io› rispose semplicemente Levi.

Levi? Questo lasciò Eren un po' di stucco. Certo, sembrava sicuramente un tipo ordinato e pulito, ma non così pulito.
Non al punto da pulire un'intera camera a fondo, da solo.
Dove lo trovava il tempo, poi?

Eren cercò di nascondere lo stupore e si sedette sul bordo di uno dei letti di sotto, mentre Levi andava a sdraiarsi comodamente su quello di sopra, alla parete opposta.

Eren era stato in quella stanza ormai diverse volte, però lì per lì si sentì particolarmente a disagio.

Questo era forse dovuto al fatto che era stato Levi stesso ad inviarlo, nella sua camera. Lui è Levi, da soli.

Infatti, non c'era nessuno nella stanza. Si sentiva solo il rumore della pioggia che batteva sui vetri all'esterno.

Eren rimase così per un po', in silenzio, a guardare il vuoto, mentre Levi prendeva un blocchetto nero da sotto il cuscino.

Il silenzio si stava facendo decisamente imbarazzante, ormai, ragion per cui Eren si decise a parlare per primo: ‹Allora› borbottò, schiarendosi la voce subito dopo ‹Perché volevi che venissi qui?›

My Other Half • EreRiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora