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Levi bevve il suo thè a fatica. Ogni volta che alzava la tazza per bere, le sue dita si stringevano sempre di più sul bordo.

Fissando il vuoto, gli tornò alla mente la conversazione che aveva avuto la sera prima.

«Quattrocchi» aveva detto lentamente, irrompendo in camera dell'amica senza neanche bussare.

Petra, vedendolo entrare, era praticamente morta di vergogna nel suo pigiama a orsetti, mentre Nanaba e Rico, le loro compagne di stanza, erano semplicemente sorprese di vedere un ragazzo lì, e a quell'ora.

«Tu» aveva detto Hanji, picchiettando l'indice sul petto di Levi «Non dovresti essere qui a quest'ora».

«Sai che me ne importa» le aveva risposto pigramente Levi. Aveva cose più importanti a cui pensare a quel momento.

«Se io non posso stare qui, allora sarai tu a venire fuori».

E senza aspettare la risposta di Hanji, l'aveva trascinata fuori dalla stanza prendendola per il polso. Lei non aveva neanche tentato di opporre resistenza. In fin dei conti, era abituata a Levi.

«Allora» le aveva detto, una volta che furono da soli, nel corridoio «Che diavolo è questa stupida festa di cui stanno parlando tutti?»

Hanji lo aveva guardato come se le avesse  fatto la domanda più stupida del mondo: «Ma dove vivi? Come fai a non sapere di che cosa stanno parlando tutti se sono tutti a parlarne?»

«Meno giochi di parole, Quattrocchi, e vedi di renderti utile per una volta».

«Uffa, va bene» aveva sospirato Hanji «Hai presente quel ragazzo del quarto anno?»

«Jean».

«Sì, lui. Per rendere questa vacanza meno noiosa, ha deciso di organizzare una festa. In realtà... non è proprio una festa, è più una semplice uscita. In un locale qui vicino. E sai qual è il suo piano? In pratica, si è accorto che ogni notte-»

«Zitta, non mi interessano i dettagli. Continua a spiegare».

«Ahh, sei impossibile» aveva sbuffato ancora Hanji «Dicevo: Eren ce ne ha parlato stamattina. Ha chiesto a Petra, a me e agli altri se saremmo andati...»

Era esattamente lì che Levi voleva arrivare.

«E quindi? Chi ci andrà?»

«Be', noi ci saremo tutti, anche se ho i miei dubbi su Nanaba e forse anche su-»

«Sì, sì, certo. E poi, chi altro viene?»

«Be', quelli del quarto anno...»

«Tutti?»

«Credo di sì. Dunque Jean, Armin, Marco, Sasha, il suo amico coi capelli corti...»

«E poi?»

«Quella ragazza bionda che sta sempre con quello alto e quello grosso...»

«...E poi?» aveva ripetuto Levi con invadenza «Nessun altro?»

«Oh, non lo so! Non li conosco neanche tutti!»

«Quindi sei sicura che ci saranno tutti?» aveva chiesto il corvino, ansioso.

«Sì, te l'ho det- Ah, aspetta» aveva detto Hanji, posando il dito indice sulle labbra, pensierosa.

«Parla» l'aveva esortata Levi.

My Other Half • EreRiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora