Il ragazzo si svegliò tossendo, mentre un forte profumo arieggiava nella stanza. Guardò l'ora: le cinque e mezza. Si mise seduto sul letto ed indossò le ciabatte ai suoi piedi, scuotendo la testa.
«Ah... che brutto sogno...»
Poi, annusò l'aria. Che cos'era quel profumo? Proveniva dal bagno. Incuriosito, Armin decise di andare a vedere.
Gli altri erano ancora profondamente addormentati sotto le coperte... Be', tutti, tranne Eren.
In effetti, sembrava proprio esserci qualcuno in bagno... Armin sentiva una voce cantare, stonando di tanto in tanto, e quel qualcuno sembrava essere proprio Eren.
Seccato, andò a bussare alla porta del bagno: «Eren...?»
Non ottenne risposta: anzi, fu quasi come se Eren avesse cominciato a cantare più forte. Era ovvio che stava facendo la doccia: questo giustificava il rumore dell'acqua che scorreva ed il soffocante profumo che si stava pian piano diffondendo tutto intorno.
«Eren?» Disse, bussando ancora.
«Eren?» E bussò.
«Eren?»
Finalmente, l'acqua smise di scrosciare ed Eren smise di cantare.
«Armin?» disse la voce da dentro il bagno «Sei tu?»
«Ma certo che sono io...» ribatté Armin, sempre più seccato «E chi mai potrebbe essere?»
«Non saprei... Jean? Marco?»
«Certo...» sbuffò il biondo, lanciando un' occhiata a Jean, che stava sbavando sul cuscino.
Sbadigliando ed ancora un po' insonnolito, appoggiò la fronte sulla porta del bagno.
Purtroppo però, proprio in quel momento, la porta si aprì di colpo, rivelando un Eren tutto bagnato e con solo un asciugamano addosso.
Armin cadde in avanti, proprio sul petto bagnato di Eren, bagnandosi così a sua volta le mani.
«Ma che...?» mormorò il biondo, guardandosi le mani «Potresti anche avvertire prima di uscire!»
«Tu potresti avvertire prima di appoggiarti sulla porta» fece spallucce Eren.
Armin stava forse per dire qualcosa, dal momento che aveva puntato un dito contro Eren con aria minacciosa, ma con i capelli spettinati e con ancora il pigiama addosso non sembrava nelle condizioni di farlo. Così, si rinchiuse in bagno e si diede una sistemata, mentre Eren si rivestiva.
Qualche minuto dopo, dal bagno uscì un Armin con i capelli biondi tutti pettinati, e con il piccolo viso ancora bagnato.
«Avanti, spiega» disse, rivolgendosi ad Eren, che se ne stava comodamente sdraiato sul proprio letto a sfogliare una delle riviste di Jean.
«Spiegare? Cosa dovrei spiegare?»
«Be', ecco, andiamo per ordine» disse allora Armin, cercando di assumere un'aria di autorià «Uno: che ci fai sveglio a quest'ora? Due: perché ti sei fatto una doccia a quest'ora? Tre: che cos'è tutto questo profumo? Quattro-»
«No, no, basta così» lo interruppe Eren «Tre domande sono abbastanza. Dunque... diciamo che sono sveglio a quest'ora perché non riuscivo a dormire. Semplice, no? Per rispondere alla tua seconda domanda» continuò, mentre Armin incrociava le braccia al petto «Mi sono fatto una doccia a quest'ora perché non avevo niente da fare. E questo profumo proviene dal mio shampoo. È mughetto, ti piace? Vuoi annusare i miei capelli?»
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My Other Half • EreRi
FanfictionEren e Levi, due semplici studenti di una scuola superiore, si conoscono da tempo. Eppure, in tutto questo tempo, si sono solo osservati, senza mai parlarsi. Il destino, però, decide di dare loro due settimane per innamorarsi. Ce la faranno ad innam...